Seppur non inattesa, la notizia della scomparsa di Francesca Gentile Camerana, diramata venerdì pomeriggio dai comunicati stampa di Lingotto Musica e della De Sono, ha scosso gli ambienti culturali e, in particolare, musicali torinesi. I nostri pensieri sono immancabilmente andati al ricordo della sua presenza, cortese e discreta, ai maggiori eventi cittadini, a quella singolare eleganza fatta di una sobrietà educatamente ravvivata e resa intrigante dalle sgargianti giacche colorate e arabescate.
Nipote del celebre e sfortunato filosofo ministro della pubblica istruzione durante il Ventennio, figlia di un diplomatico che viaggiava per tutt’Europa, Francesca Gentile nacque a Londra nel 1939 in una famiglia aperta alla cultura e all’incontro e sin dalla prima infanzia mostrò una particolare predisposizione per la musica (chitarra classica prima e flauto traverso successivamente). Cresciuta e formatasi a Roma, nel 1962 si sposò con Oddone di Camerana, intellettuale e manager cugino di Gianni Agnelli, trasferendosi a Torino dove - come confidava in un’intervista alcuni anni fa - nei salotti dell’operosa e ricca borghesia sabauda trovò un ambiente severo e, con ironico sbeffo, era chiamata “la pifferaia”. Era solo questione di tempo e nel giro di pochi anni anche a Torino si sarebbero ricreduti sul conto di quella intraprendente ragazza romana e sulle sue capacità organizzative.
Grazie anche al costante appoggio del marito e dopo la nascita dei tre figli, la Gentile Camerana continuò ad impegnarsi in prima linea nell’ambito musicale alternando l’attività didattica a quella concertistica, sia come solista sia con orchestre sinfoniche e da camera. I giovani e una una progettualità culturale di ampio respiro sono stati i due settori nei quali ha potuto mettere a disposizione della città la propria intelligenza ed entusiasmo in oltre quarant’anni di attività culturale. Per la didattica, tra il 1978 e il 1980, organizzò gli “Incontri con la Musica”, iniziativa finanziata dalla Fiat, che portò al Conservatorio di Torino per lezioni concerto artisti come Antonio Janigro (violoncello), Piero Farulli (quartetto d’archi), Carlo Pozzi (musica da camera) e Roberto Veyron La Croix (clavicembalo). Prime prove di quello che sarà il grande progetto formativo avviato nel 1988 con la fondazione dell’Associazione De Sono, istituzione creata con lo scopo di riconoscere borse di studio, curare la pubblicazione di tesi di laurea e saggi e la realizzazione di concerti e incontri finalizzati alla diffusione della conoscenza musicale per un pubblico più ampio possibile.
A questa realtà si affiancò, a partire dal 2005, l’Accademia di perfezionamento per strumenti ad arco con masterclasses tenute da noti strumentisti e solisti al fine di contribuire alla formazione degli orchestrali del futuro. La promozione dei nuovi talenti fu la linea guida che portò la Gentile Camerana a dirigere dal 2012 la Fondazione “Renzo Giubergia” di Torino con proposte musicali che intendevano promuovere luoghi di particolare interesse culturale e artistico del territorio piemontese.
Nel ruolo di organizzatore musicale, fu lei a vincere la sfida di potare la musica negli spazi ormai dismessi della vecchia fabbrica del Lingotto. Grazie alla collaborazione con le formazioni dell’allora Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, programmò i numerosi cicli di concerti di musica contemporanea: “Giornate di Nuova Musica” (1987-88), “Eco e Narciso” (1988) e “Concerti di Primavera” (1989-90). Iniziative che profetizzarono la riconversione culturale che a partire dal 1994 diedero nuova vita allo stabilimento di Via Nizza.
Con l’apertura del nuovo auditorium “Giovanni Agnelli” del Lingotto, insieme a Giorgio Balmas e con la costituzione dell’Associazione Lingotto Musica, la Gentile Camerana riuscì a proporre una programmazione concertistica internazionale e di prestigio. Claudio Abbado, il giovane Daniel Harding, James Levine, Valerij Gergiev, Riccardo Muti, Mariss Jansons, Simon Rattle, Daniele Gatti, John Eliot Gardiner sono solo alcuni dei nomi dello sterminato elenco di artisti ospiti che negli ultimi decenni abbiamo potuto ascoltare nella sala progettata da Renzo Piano insieme alle maggiori formazioni sinfoniche, cameristiche e vocali e ai solisti del panorama musicale internazionale. Nomi illustri che tornano anche per la prossima stagione musicale del Lingotto, l’ultima con la firma della Gentile Camerana, presentata poche settimane fa. Otto prestigiosi appuntamenti concertistici oltre a specifici appuntamenti dedicati ai giovani, alle scuole e alla musica da camera. Un testimone di grande responsabilità che la “pifferaia” londinese venuta da Roma lascia oggi alla città e alle sue istituzioni.