Il prossimo 23 luglio 2024 inizia la prima fase della X edizione del Concorso Lirico Internazionale Portofino, ormai comunemente noto con l’acronimo di CLIP.
Dando un’occhiata al bando notiamo che la struttura è ormai consolidata e, come di consueto la giuria, varia di pochissimo rispetto alle edizioni precedenti. Pertanto, ne approfittiamo per porre qualche domanda a Francesco Daniel Donati, direttore artistico e autentico deus ex machina del Concorso, per fare il punto della situazione e capire se ci sono novità rispetto all’anno passato.
Francesco, innanzi tutto siamo lieti ri ritrovarti a distanza di qualche anno dalla nostra precedente chiacchierata. Questa tua creatura giunge quest’anno al suo decimo compleanno e si afferma sempre più nel panorama internazionale dei concorsi di canto lirico. Voltandoti indietro e buttando uno sguardo sul passato, quali sono gli aspetti del concorso che ti danno maggiore soddisfazione? In generale, quali sensazioni provi?
Gli aspetti che mi danno maggior soddisfazione sono quelli umani. Ascoltare le testimonianze degli ex vincitori che raccontano di come CLIP abbia cambiato le loro vite e abbia dato un forte impulso alle loro carriere mi commuove e mi riempie di gioia. Noi teniamo particolarmente alla qualità dell’esperienza, sia per i cantanti che per la giuria, e su questo punto diamo il massimo.
L’edizione 2024 presenterà delle novità rispetto alla edizione dello scorso anno?
Qualche novità c’è sempre ma stando attenti a non esagerare. Il concorso non deve essere stravolto dalle novità ma deve esserne arricchito, senza andare ad intaccare una struttura che funziona e un’atmosfera unica e autentica, che merita di essere protetta. In occasione della decima edizione abbiamo deciso di arricchire i premi in denaro che ormai sfiorano i 40 mila euro. Inoltre, il nostro desiderio è quello di mettere sempre di più i cantanti in condizione di mostrarsi al loro meglio. Per questo motivo l’intenzione di quest’anno è di offrire loro la possibilità di cantare due arie già dal primo turno dal vivo.
Inoltre, continua la politica di cambiare direttore d’orchestra ogni anno. Dopo le prime edizioni guidate musicalmente da Aldo Salvagno, si sono alternati sul podio Sesto Quatrini, Michele Gamba e Alessandro Bonato. Quest’anno a dirigere l’Orchestra del Teatro Carlo Felice sarà invece Enrico Fagone, nominato ai Grammy Awards nel 2023 insieme alla London Symphony Orchestra per l’album “Aspire”.
Sei uno dei pochissimi direttori di concorso a non fare parte della giuria. Per altro, della giuria fanno parte solamente figure professionali dei teatri che hanno un ruolo attivo nella definizione dei cast. Non vi sono ex-cantanti, direttori d’orchestra, giornalisti, ecc. Come mai questa scelta?
Sono felice che tu mi abbia posto questa domanda perché questa scelta rappresenta il cuore del progetto. Prima di CLIP ho avuto l’occasione di frequentare moltissimi concorsi lirici in Italia e all’estero e c’erano alcuni aspetti che ogni volta mi colpivano: quello della trasparenza e quello dell’efficacia di un concorso. Ogni volta che un concorso finiva iniziava il solito fastidioso valzer di polemiche: “…ha vinto quello perché fa parte di quell’agenzia…ha vinto quell’altro perché studia con il tal insegnante…”. Nella maggior parte dei casi probabilmente le critiche non corrispondevano alla verità ma, fatto sta, che la polemica c’era sempre. Per questo ho deciso di invitare in giuria solo figure che potessero firmare dei contratti. Da un lato si creavano concrete opportunità lavorative e dall’altro era garanzia di trasparenza. Che interesse ha infatti un direttore di un teatro o un casting director a favorire la vittoria di un cantante piuttosto che di un altro? Nessuno! L’unico scopo è quello di trovare nuovi talenti per il proprio teatro. Questo meccanismo ad essere sinceri ha funzionato meglio di quanto potessi sperare e oggi non solo i teatri più prestigiosi sono rappresentati a Portofino ma aprono le loro porte ai nostri cantanti. In occasione della prima edizione condivisi questa idea con Dominique Meyer a Vienna che aveva lo stesso pensiero e mi aiutò a realizzarla. Detta così forse sembra facile ma ti assicuro che all’epoca fu una piccola rivoluzione.
Per quanto riguarda me, non ho mai pensato di far parte della giuria perché i contratti che posso firmare io non sono certo dello spessore di quelli della Scala o di altre grandi istituzioni liriche. In secondo luogo, CLIP ha una macchina organizzativa molto complessa e io devo avere la concentrazione per sovraintendere ad ogni suo aspetto durante la settimana del concorso per assicurarmi che tutto venga organizzato al meglio. Da qualche anno però Monique Pudel, presidente onorario ed io affianchiamo Gianni Tangucci nelle preselezioni attraverso i video. Una palestra straordinaria per me e Monique, che, come due allievi, ci trasformiamo per qualche giorno in spugne e cerchiamo di trattenere il più possibile dagli insegnamenti del Maestro!
Ci descriveresti in dettaglio la giuria di quest’anno?
Anche quest’anno torneranno i due giudici che hanno preso parte a CLIP sin dalle origini, mettendo la propria esperienza a disposizione dei giovani talenti in tutte le edizioni: Dominque Meyer, Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro La Scala di Milano, che rivestirà anche il ruolo di Presidente di Giuria, e Peter de Caluwe, Sovrintendente e Direttore generale e artistico del Teatro La Monnaie/De Mont di Bruxelles. A loro si unirà proprio Gianni Tangucci, Coordinatore Artistico dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, che da nove anni a questa parte non fa mai mancare la sua presenza. Hanno riconfermato la loro disponibilità anche Claudio Orazi, Sovrintendente del Teatro Carlo Felice di Genova; Carolin Wielputz, Direttore dell’Amministrazione artistica del MusikTheater an der Wien; Jonathan Friend, Consulente Artistico del Metropolian Opera di New York e dell’Irish National Opera, e Casting Advisor presso la Dutch National Opera; e Cristiano Sandri, Direttore Artistico del Teatro Regio di Torino. Novità assoluta è invece l’arrivo di Eline de Kat, Delegato artistico dell’Opera di Monte Carlo: siamo felici di accoglierla per la prima volta nella giuria del nostro concorso.
Sul territorio nazionale ed internazionale i concorsi di canto si moltiplicano in maniera quasi, oserei dire, esagerata. Cosa deve fare un giovane cantante per destreggiarsi tra tutti questi concorsi ed evitare quelli che rischiano di fargli perdere solamente tempo e soldi?
La verità è che nessuna esperienza è da buttare via. Anche quando si prende qualche cantonata s’impara qualcosa. È difficile consigliare, ho visto cantanti che hanno vinto ottimi premi a CLIP senza aver avuto altre esperienze in precedenza, ma sono l’eccezione. La componente emotiva in un concorso incide sulla prestazione e nella maggior parte dei casi un po’ di allenamento può far bene. Non mi sentirei quindi di escludere qualche concorso più piccolo all’inizio per poi crescere. Quello che conta è la serietà, aspetto non sempre facile da individuare.
Rispetto alle primissime edizioni, già da qualche anno, hai introdotto alcune cooperazioni. Ci sovvengono quella col teatro di Camogli e quella con la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova. Ci vorresti dire due parole su queste collaborazioni e perché ritieni che siano importanti?
CLIP vuole valorizzare i giovani talenti offrendo loro un’esperienza che possa arricchire concretamente lo spessore del loro curriculum artistico e favorire le opportunità di lavoro: per noi è quindi essenziale collaborare con Istituzioni di pregio, a partire da quelle che si trovano in loco. È una filosofia che abbiamo attuato per tutti i nostri concorsi, anche in un’ottica di promozione del territorio: non dimentichiamo infatti che la maggior parte degli iscritti a CLIP proviene da Paesi esteri. Ci sembra quindi un’occasione preziosa consentire loro di esibirsi in un teatro storico come quello di Camogli, o insieme a un’orchestra di qualità come quella del Teatro Carlo Felice: è uno scambio reciproco, che arricchisce tutti.
Inoltre, dallo scorso anno, abbiamo instaurato una collaborazione anche con il Premio Paganini e la città di Genova: a luglio sarà con noi il vincitore dell’edizione 2023, Simon Zhu, in un’emozionante esibizione durante il concerto in piazza che chiuderà CLIP.
Ci ricorderesti quali sono le modalità di partecipazione al Concorso e qual è la data di scadenza delle iscrizioni?
Il concorso è aperto ai cantanti lirici di tutti i registri vocali e di tutte le nazionalità tra i 18 e i 30 anni; ai bassi sarà invece consentita la partecipazione fino ai 32 anni. Vi sarà una fase di pre-selezione, durante la quale verranno valutate le esibizioni in video inviateci dagli artisti; al termine della stessa, la nostra segreteria contatterà i cantanti ammessi alle audizioni, che si svolgeranno a Portofino il prossimo luglio.
Le iscrizioni alle pre-selezioni termineranno lunedì 29 aprile: tutte le informazioni in merito sono riportate nel bando del concorso, consultabile sul sito ufficiale www.portofinoclip.it.
Sappiamo che l’organizzazione di CLIP è a cura dell’Associazione Bottesini di Crema, una realtà molto attiva e che non si occupa solamente del Concorso di Portofino. Quali sono gli eventi principali che ogni anno quest’associazione porta avanti e che ritieni possano interessare i nostri lettori?
Nel 2017 la nostra Associazione ha rilanciato il Concorso Bottesini, creato dal M° Franco Petracchi nel 1989 in onore del più grande contrabbassista della storia, il cremasco Giovanni Bottesini. La competizione si svolge su base biennale, e ad ogni edizione registriamo un incremento dei giovani partecipanti: l’edizione 2024 si terrà tra Crema e Cremona dal 21 al 27 ottobre, e vedrà una giuria di assoluto pregio formata dai massimi esperti e musicisti nazionali e internazionali di questo strumento; le iscrizioni sono già aperte, e chiuderanno il prossimo 9 settembre. Il calendario del concorso sarà arricchito da tanti altri eventi collaterali, al fine di promuovere la figura di Bottesini e il mondo degli strumenti ad arco: un programma che abbiamo deciso di mantenere in seguito alle celebrazioni che abbiamo organizzato tra il 2021 e il 2022 per il bicentenario della sua nascita.
Lo scorso anno, per non lasciare la nostra città orfana di iniziative, abbiamo invece creato insieme al Teatro Ponchielli di Cremona CMC – Cavalli Monteverdi Competition: un concorso biennale per incentivare i giovani cantanti a dedicarsi al canto barocco, di cui Monteverdi e Cavalli (anche loro originari, rispettivamente, di Cremona e Crema) sono stati i creatori e tra i massimi esponenti nella storia. Tale concorso intendeva quindi sottolineare l’unione di tutta la provincia nel segno di questo comune patrimonio musicale. Come puoi notare, siamo sempre attenti a creare ponti tra i territori, e queste collaborazioni con Cremona ci danno particolare soddisfazione, in controtendenza rispetto alla storica rivalità che esite da secoli tra le nostre città.
Attualmente la nostra Associazione sta lavorando anche ad altri progetti: ma per ora non svelerò di più.
Grazie per la chiacchierata e in bocca al lupo per tutto.
Grazie a voi per la disponibilità.
Danilo Boaretto