Fra gli eventi lirici che ogni estate animano, con densità capillare, la nostra penisola merita particolare attenzione ed encomio il Bitonto Opera Festival, una rassegna musical-culturale che è giunta quest’anno alla sua XIX edizione.
Il Festival si è aperto lo scorso 6 agosto con un “Concerto per la pace” tenutosi nel suggestivo atrio del Vescovado e che ha visto l’esibizione di artisti lirici provenienti da varie parti del mondo riuniti, come da titolo, contro la guerra in Ucraina ma anche contro i vari conflitti che purtroppo divampano nel mondo.
Gli eventi musicali sono poi proseguiti durante tutto il mese e prevedono per domenica 28 agosto alle ore 19 un appuntamento a Masseria Lama Balice intitolato "Voglio vivere così…".
Il Festival si concluderà il prossimo 4 settembre 2022 con la serata di punta che si terrà alle 20.30 nel Chiostro dell'Istituto Sacro Cuore, imperniata su due opere diversissime tra loro: Rita di Gaetano Donizetti e Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni. Due nuove produzioni firmate dal direttore artistico del Festival, l’affermato regista Carlo Antonio De Lucia, che sarà affiancato da Daniele Piscopo, validissimo regista emergente e docente del locale laboratorio lirico.
Questi sono giorni particolarmente caldi, non solo dal punto di vista climatico ma anche per il dibattito sorto intorno alle dichiarazioni di Ludovic Tèzier in tema di regia; pertanto, ne approfittiamo per chiedere direttamente a Carlo Antonio De Lucia, che tipo di spettacolo sarà quello che ha pensato per il dittico che andrà in scena a Bitonto il prossimo 4 settembre.
"Sarà uno spettacolo classico, parola che meglio esprime più di ” tradizionale” il concetto di una messa in scena rispettosa della volontà dell’autore."
Come sono stati selezionati i cast delle due opere?
"Attraverso audizioni tenutesi a Bitonto e Milano. I selezionati hanno avuto accesso ad un master (completamente gratuito) articolatosi in 4 incontri, attraverso i quali poi sono stati scelti i protagonisti."
Dirige da molti anni in molti importanti teatri del mondo: quali sono le ragioni fondamentali che la spingono a portare la sua esperienza ed il suo entusiasmo al Bitonto Opera Festival?
"Sono stato giovane e non lo scordo! Dare spazio ai giovani attraverso la pratica teatrale è la formula più efficace per offrire loro una occasione per mettersi alla prova ed in evidenza, al di fuori di ogni speculazione o di fidelizzazione a sistemi didattici."
Un Festival che ha importante valenza, culturale e sociale, soprattutto per il territorio di Bitonto e limitrofi; l’impegno dell’Associazione “La Macina” nei confronti dei giovani meno abbienti è addirittura commovente. Che ne pensa?
"Le motivazioni originarie degli amici di Bitonto che hanno dato vita al Coro ed al Festival continuano a far sentire la loro eco dentro di me. Non mi sento tenuto come artista ad aderire a manifesti politici, ma se la mia attività può avere risvolti pratici e morali alti perché non farlo?"
A questo punto non ci resta che invitare tutti a Bitonto il prossimo 4 settembre.
http://www.bitontooperafestival.org/
Danilo Boaretto
Motore organizzativo del Bitonto Opera Festival è l’Associazione Socio - Culturale “La Macina” che da anni opera a Bitonto e in tutta la provincia di Bari, affiancando l’attività di recupero e reinserimento sociale dei minori provenienti da situazioni socio - familiari disagiate alla produzione artistica nel campo dell’opera lirica. La conoscenza, lo studio e la realizzazione di opere liriche, attraverso un’attività di formazione artistica e musicale sul campo è divenuta, soprattutto attraverso le produzioni del Bitonto Opera Festival, lo strumento privilegiato sia per avviare alle professioni dello spettacolo decine di giovani provenienti da tutta la regione, sia per diffondere e salvaguardare il patrimonio lirico italiano in una terra ricca di tradizione musicale come la Puglia. Organizzato dall’associazione La Macina, il Festival ha saputo accostare alla sicura professionalità di figure di riferimento del panorama pugliese l’entusiasmo di nuove generazioni di cantanti, strumentisti, artisti del coro, scenografi, nella prospettiva di avviarli alle professioni del palcoscenico all’insegna della più solida preparazione e dell’esperienza maturata sul campo. La finalità di questa azione culturale è quella di affiancare alla performance – spettacolare, la riscoperta e la valorizzazione di veri e propri capolavori di musicisti pugliesi e di essere promulgatori del patrimonio lirico italiano.
Le manifestazioni promosse dall’Associazione vedono coinvolti musicisti e professionisti dello spettacolo lirico della provincia di Bari, apprezzati in vari teatri italiani ed internazionali, i quali si sono avvalsi della collaborazione di un gran numero di giovani e giovanissimi nell’allestire le opere liriche nella loro imponente complessità. L’indispensabile contributo di questi ragazzi alla realizzazione delle scene, dei costumi e del trucco, come pure il loro inserimento nel coro lirico giovanile “Città di Bitonto”, ha dato loro la possibilità di avvicinarsi ad un genere loro sconosciuto e nel contempo di interpretare piccoli ruoli e comparse, fornendo un’esperienza di socializzazione costruttiva, che li ha allontanati per quanto possibile dai modelli comportamentali ai quali sono abituati improntati alla violenza ed al disimpegno sociale.
Il Coro lirico giovanile “Città di Bitonto” ne è il testimonial: le opere eseguite nelle edizioni del Festival hanno tutte previsto la presenza di questo coro, che è cresciuto progressivamente in consistenza numerica e professionalità, tanto da essere più volte ingaggiato in produzioni liriche e festival in tutta Italia. La direzione del Festival potenzia l’attività del coro lirico giovanile “Città di Bitonto”, non circoscrivendola al solo periodo estivo di specifica preparazione delle opere in cartellone. Essa si articola in incontri settimanali, permettendo alla guida esperta del Maestro del Coro un lavoro più continuo sulla vocalità, l’insieme, lo stile, fornendo alle nuove generazioni gli strumenti necessari per favorire una crescita culturale che da sempre ha contraddistinto la storia dell’Italia, per alimentare nei giovani l’interesse all’impegno costruttivo, di gruppo e di rispetto nei confronti della società che mai come in questo tempo fornisce modelli di disimpegno sociale.
Il Bitonto Opera Festival si è imposto negli ultimi anni sulla scena lirica pugliese per l’originalità del suo approccio alla produzione operistica. Necessario si ritiene il costante impegno per la realizzazione del festival che continua a raccogliere i consensi non solo del pubblico ma anche delle istituzioni: provincia e regione, mirando al riconoscimento ministeriale.
A partire dall’estate 2004, in alcuni degli scenari più suggestivi del centro storico di Bitonto, come pure nel Chiostro dell’Istituto Sacro Cuore, che attualmente ospita le produzioni, nelle edizioni del Festival sono stati rappresentati i titoli maggiori del repertorio lirico italiano (L’Elisir d’Amore, Rigoletto, Il Barbiere di Siviglia, La Traviata, la Bohème, Don Giovanni, Butterfly, Tosca, Cavalleria Rusticana, Pagliacci, Aida, Carmen), alternati a concerti e spettacoli di danza classica e moderna. Gli spettacoli hanno suscitato l’attenzione ed il consenso di un folto pubblico (circa 3.000 spettatori nell’ultima edizione) proveniente da tutta la regione e hanno registrato l’apprezzamento degli organi di stampa ed informazione.
La Macina, grazie alle figure professionali di docenti, insegnanti di musica, musicoterapisti, presente nella rosa dei propri soci, da anni cura le attività musicali e ricreative di centri quali la ONLUS Villa Giovanni XXIII, dal 2017 cura i laboratori di musicoterapia presso lo stesso centro, in maniera volontaria si occupa di organizzare laboratori musicali presso l’istituto Sacro Cuore Bitonto.