

La casa di Bartolo è leggera come il pizzo di una mantiglia ma invalicabile come una fortezza per l'infelice Rosina.
L'elaborata struttura a volute in ferro battuto evocativa di atmosfere sivigliane, ideata da Poppi Ranchetti per il Regio di Parma nei primi anni 2000, occupa tutto il palcoscenico ed è estremamente funzionale perché permette, grazie alle sue trasparenze, di passare dagli interni agli esterni senza cambi scena.
Lo spettacolo, realizzato a teatro vuoto per le restrizioni della pandemia, è trasmesso in prima assoluta sulla piattaforma Opera Streaming.
La regia di Beppe De Tomasi è ripresa dal suo allievo Renato Bonajuto che, nel rispetto delle disposizioni sul distanziamento, deve ripensarne le azioni, inventando per i suoi interpreti gesti larghi e fortemente espressivi che risultano efficacissimi per sottolineare, con garbo ed eleganza, l'ironia che pervade il sorridente capolavoro rossiniano.
La visione via streaming che penalizza le immagini di insieme, troppo scure per la ripresa televisiva quando la scena esige il controluce, esalta invece i colori, i tessuti pregiati, le linee pulite ed il buon gusto dei costumi di Artemio Cabassi.
Di qualità il cast capeggiato dal magnifico Figaro di Roberto De Candia, esuberante nella cavatina in cui risalta il suo timbro limpido e corposo, autorevole nel fraseggio che rimane pulito e ben scandito anche quando la ritmica lo incalza, disinvolto nella sua protettiva magniloquenza
Ottimo anche il Bartolo di Marco Filippo Romano che con omogeneità timbrica, grande attenzione alla parola e buon gusto nella recitazione toglie al suo personaggio ogni possibile incrostazione macchiettista rendendolo solido e convincente.
Manuel Amati, con la sua voce leggera e luminosa da autentico tenore di grazia, disegna un Conte d'Almaviva giovanissimo, quale del resto il suo interprete è, caratterizzato anche vocalmente dalla baldanza e dall'impazienza a volte un poco superficiale tipica dell'età.
Il personaggio è al momento un po' acerbo ma le qualità si sentono e sono promettenti.
Ben centrata la Rosina di Giuseppina Bridelli che con il suo timbro rotondo e morbido e la saldezza degli acuti regala personalità e determinatezza alla scaltra nipote di Bartolo.
Mattia Denti, per le sue caratteristiche vocali, è un Basilio non molto suadente ma solido e convincente.
Stefania Ferrari esibisce, nell'aria di Berta, una voce di timbro importante.
Adeguati, nei rispettivi ruoli, Francesco Cascione come Fiorello, Michele Zaccaria come Ambrogio e Simone Tansini come Ufficiale della Forza.
Vivacissima, scorrevole e ritmicamente ben sostenuta la lettura musicale del direttore Nikolas Nägele alla guida dell'Orchestra dell'Emilia Romagna Arturo Toscanini, con l'aggiunta del pertinenti commenti al clavicembalo di Gianluca Aschieri. Ottimo come di consueto il Coro del Municipale istruito da Corrado Casati.
La recensione si riferisce alla trasmissione in streaming del 20 dicembre 2020
Patrizia Monteverdi