Soprano | Jeanne Marie Lelièvre |
Contralto | Francesca Ascioti |
Tenore | Leonardo Cortellazzi |
Basso | Josè Coca Loza |
Direttore | Andrea Marcon |
Maestro del Coro | Cristiano Dell'Oste |
Orchestra Frau Musika | |
Coro del Friuli Venezia Giulia | |
Programma | |
Antonio Salieri | Krönungs Te Deum |
Wolfgang Amadeus Mozart | Requiem in Re minore KV 626 |
Sono ufficialmente iniziate a Legnago, città natale di Antonio Salieri, le celebrazioni in onore dell'illustre compositore concittadino: la rassegna Salieri200 si articola in un fitto mese di appuntamenti (con un'appendice operistica a ottobre, ossia il Falstaff che ha inaugurato la Stagione Lirica 2025 del Teatro Filarmonico) che culmineranno al Duomo cittadino il 7 maggio, data esatta del bicentenario della morte. Il primo evento in cartellone consiste nella quarta tappa della tournée dell'Orchestra Frau Musika, partita da Ancona qualche giorno fa, che affianca al celeberrimo Requiem di Mozart il raro Te Deum di Salieri.
Il concerto si apre proprio con quest'ultimo brano, commissionato all'allora Hofkapellmeister per l'incoronazione del nuovo imperatore Leopoldo II a Francoforte. Per rendere giustizia a una partitura così smaccatamente celebrativa e ormai dimenticata è necessaria una compagine corale quantomeno corposa o, se ciò non è possibile, molto centrata e sempre sul pezzo: ciò fortunatamente si è riscontrato nella lodevole prestazione del Coro del Friuli Venezia Giulia, preparato da Cristiano Dell'Oste, che vanta sezioni compatte e precise, anche in passaggi molto complessi come l'immancabile fugato finale "In te, Domine, speravi".
Al fasto delle celebrazioni imperiali succede la meditazione sulla fine della vita (d'altronde, ci stiamo avvicinando alla Settimana Santa) del Requiem mozartiano completato da Franz Xaver Süßmayr: si riconfermano ancora valide le prestazioni del coro e del direttore Andrea Marcon, che tiene unite le due partiture dirigendole con ispirazione solenne e sempre attenta alla minima sfumatura emozionale dei numeri musicali. Dal canto suo, Frau Musika risponde diligentemente alla guida del suo maestro e fondatore: benché qualche strumento non appaia accordato alla perfezione, la tenuta musicale dell'orchestra non viene mai meno e l'impegno e la grinta si sentono ancora, (a dispetto dei quattro giorni consecutivi di esibizioni senza riposo).
Valido l'apporto del partecipe quartetto vocale. Jeanne Marie Lelièvre possiede una voce liliale, affetta da un leggero vibrato ma che non sfigura affatto nei suoi ieratici assoli, mentre Josè Coca Loza affronta a colpo sicuro gli affondi nel grave richiesti alla sua parte e Francesca Ascioti e Leonardo Cortellazzi si riconfermano ancora una volta interpreti ideali del repertorio musicale settecentesco.
La risposta del pubblico locale all'evento inaugurale è stata più che positiva, segno che Legnago sente ancora forte il legame con questo suo "figlio" anche duecento anni dopo la sua scomparsa (negli anni, infatti, sono state avanzate molte richieste di restituzione delle spoglie di Salieri alle autorità di Vienna, sempre respinte): il pubblico del Teatro Salieri ha premiato con calorosi applausi il buon livello dell'esecuzione musicale, introdotta dai ringraziamenti di Marco Vinco e Mariagrazia Moratello, rispettivamente Direttore e Presidente della Fondazione Salieri, e del sindaco di Legnago Paolo Longhi. Prossimo appuntamento, sempre nello stesso teatro durante il Sabato Santo, l'oratorio La Passione di Gesù Cristo con le maestranze di Fondazione Arena.
La recensione si riferisce al concerto di giovedì 10 aprile 2025.
Martino Pinali