Titolo | Studi Pucciniani vol. VII |
Curatela | Michele Girardi |
Editore | Leo S. Olshki Editore |
cm 17 x 24, iv-274 pp. con 29 figg. n.t. e 8 tavv. f.t. a colori | |
ISBN | 9788822268709 |
Prezzo | 30,00 € |
Anno Edizione | 2022 |
Un vasto florilegio di saggi e soggetti informa il Settimo volume degli Studi pucciniani edito da Olschki: quattro saggi del Convegno col quale nel 2019 il Centro studi Giacomo Puccini ha celebrato il centenario della prima rappresentazione del Trittico (che vanno a sommarsi agli altri pubblicati nei precedenti volumi) ai quali si aggiungono altrettanti interventi documentari.
Di particolare interesse per l’appassionato d’opera sono i saggi dedicati alla drammaturgia di Suor Angelica. In La teologia di Suor Angelica Guido Paduano prova riscattarne l’impianto teologico mostrando come la religione non sia, in Suor Angelica, un artificiale corollario funzionale all’ambientazione monastica ma un elemento fondante della drammaturgia. Emanuele d’Angelo (Il libretto di Suor Angelica, Un soggetto originale e le sue fonti) rintraccia le possibili e plausibili fonti e ispirazioni della vicenda ideata da Forzano e da lui sempre definita “originale” e che, dopo aver compulsato i materiali rilevati da d’Angelo, tanto originale non sembra più.
Nella sezione Documenti si distingue l’ampio saggio di Manuel Rossi dedicato ai materiali dall’Archivio Puccini («Roma | 3 Opere | 1919 | New York». L’Archivio Puccini: Note di lavoro attraverso il Trittico) presenta documenti dal fondo personale e familiare, finalmente accessibili dal 2017 e del quale è curatore. Uno spaccato interessante sulla corrispondenza del maestro nel periodo della preparazione della prima americana del Trittico (14 dicembre 1918, al Metropolitan di New York) al quale Puccini non poté né partecipare né assistere (la Prima guerra mondiale era appena terminata e le difficoltà di spostamento rimanevano insormontabili).
Altri due saggi si distinguono per l’originalità del soggetto: Puccini’s La Bohème in Russia, 1897 – 2018: before and after the Revolution di Olesya Bobrik (in inglese) che esplora la ricezione della musica di Puccini in Russia, in particolare de La Bohème. In Hat Gustav Mahler jemals eine Oper von Puccini Dirigiert? (in tedesco). Dieter Schickling dimostra, programmi del Teatro di Amburgo alla mano, come Mahler (che dell’Hamburger Stadt-Theater fu Erster Kapellmeister dal 1891 al 1897) non abbia mai diretto, contrariamente a quando comunemente accettato, Le Villi, per il cui autore (e la sua musica) Mahler ebbe sempre antipatia, mentre apprezzava, molto, l'Amico Fritz di Mascagni (come is vede, il concetto di bello e brutto è sempre relativo.... Dopo un concerto a Prato che impaginava musiche di Mahler e Puccini, il compianto Bruno Bartoletti mi disse: «Povero Mahler, era tanto invidioso del successo di Puccini».
Il volume si conclude con un aggiornamento della bibliografia degli scritti su Giacomo Puccini curata da Michele Girardi e Riccardo Pecci relativa al periodo 2020 - 2021.
Edoardo Saccenti