Titolo | Studi Pucciniani vol. VI |
Curatela | Michele Girardi |
Editore | Leo S. Olshki Editore |
cm 17 x 24, 202 pp. con 8 figg., 7 es. mus. e 8 tavv. f.t. a colori. | |
ISBN | 9788822267252 |
Prezzo | 30,00 € |
Anno Edizione | 2020 |
Il Sesto volume degli Studi pucciniani edito da Olschki esce a due anni di distanza dal precedente (leggi qui la recensione) dedicato agli atti del Convegno Convegno internazionale di studi Giacomo Puccini 1858-2008, tenutosi, fra Lucca, Torre del Lago e Milano, nel centocinquantenario della nascita del compositore.
Il presente volume, curato da Michele Girardi raggruppa materiale del Convegno col quale nel 2019 ilCentro studi Giacomo Puccini ha celebrato il centenario della prima rappresentazione del Trittico. Tre dei cinque studi presentati nella sezione Saggi analizzano, da diverse angolature, Il tabarro e Gianni Schicchi. Kunio Ohara (Memories of la bohème and the shadow of the Debardeur in Puccini’s Il Tabarro) esplora le assonanze fra La bohème e Il tabarro, evidenziando le caratteristiche drammaturgiche e teatrali di una delle più geniali creazioni pucciniane. Assai originale il saggio di Francesco Foscanelli (Ipertestualità e simbolismo della drammaturgia del Tabarro, Riflessioni sul tema della casetta) che partendo dal personaggio della Frugola illustra ed esamina lo svolgimento e l’evoluzione della materia drammatico-musicale che porta alla tragedia di Giorgetta, sottolineando, ancora una volta, la geniale coerenza interna di una partitura sostanzialmente negletta. Col saggio di Daniele Galleni (“Vo’ andare in Porta Rossa”: la scena di Galileo Chini per Gianni Schicchi tra revivalismo filologico e florentine style americano) siamo trasporati nell’universo pittorico di Chini e le suggestioni tardomedievali per la realizzazione della camera da letto di Buoso Donati.
Per l’appassionato di lirica è sicuramente di interesse l’ampia ricognizone, firmata da Mauro Balestrazzi nella sezione Documenti dedicata a Toscanini interperte di Puccini e ai rapporti, non sempre facili, fra compositore e direttore: la completa una interessante ed esaustiva cronologia toscaniniana delle interpretazioni pucciniane, che spazia dal 21 gennaio 1890 (Le villi al Teatro Grande di Brescia) al 10 dicembre 1949 (Intermezzo da Manon Lescaut, dal mitico studio 8H a New York).
Il volume si conclude con un aggiornamento della bibliografia degli scritti su Giacomo Puccini curata da Michele Girardi e Riccardo Pecci relativa al periodo 2016-2019.
Edoardo Saccenti