Titolo | Epistolario di Giacomo Puccini - Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini |
Volume IV 1906 - 1905 | |
Volume V 1907 - 1908 | |
Curatela | Gabriella Biagi Ravenni & Francesco Cesari (IV) |
Virgilio Bernardoni & Aldo Berti (V) | |
Editore | Casa Editrice Leo S. Olschki - Firenze |
ISBN | 978 88 222 6930 0 |
cm 17 x 24, xxxii-620 pp. con 16 tavv. f.t. a colori rilegato in seta | |
978 88 222 6959 1 | |
cm 17 x 24, xxx-568 pp. con 16 tavv. f.t. a colori rilegato in seta | |
Prezzo | € 90,00 cu |
Escono in contemporanea due nuovi volumi, il Quarto e il Quinto, del dell’’Epistolario di Giacomo Puccini, edito nell’ambito dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini (E.N.O.G.P.), con le curatele di Gabriella Biagi Ravenni e Francesco Cesari (Quarto volume) e Virgilio Bernardoni e Aldo Berti (Quinto volume).
Cronologicamente i due volumi coprono i bienni 1905 – 1905, 701 lettere, di cui 214 inedite e 80 pubblicate su cataloghi antiquari o semisconosciute, e 1906 – 1907 con 670 documenti, di cui almeno la meta inediti o noti su cataloghi antiquari oppure in traduzioni parziali come molte delle lettere a Sybil Seligman, la quale fa la sua comparsa nella vita e nella corrispondenza di Puccini nell’ottobre del 1905 (in una lettera che i curatori datano 18 ottobre): da quel momento in poi la Seligman sarà un personaggio fondamentale nella vita del compositore: prima forse come amante (e le lettere non aiutano a dirimere la questione, anche se i più propendono per il sì) poi come amica e confidente per i seguenti vent’anni.
Artisticamente sono gli anni della definitiva affermazione di Madama Butterfly sui palcoscenici di tutto e il mondo e della consacrazione di Puccini come uno dei compositori più famosi del suo tempo.
In questi quattro anni nessuna nuova musica di rilievo viene scritta, anche se è proprio nel 1905-1906 che Madama Butterfly subisce le più radicali trasformazioni, in occasione della annunciatissima produzione francese all’Opéra Comique di Albert Carré (di cui resta la mise en scène, pubblicata nell’ambito dell’ E.N.O.G.P con la curatela di Michele Girardi <LINK>) a proposito della quale abbonda la corrispondenza pucciniana.
Leggiamo un Puccini interessarsi e poi soprassedere a svariati soggetti per una nuova opera: la Maria Antonietta, proposta da Illica, o Conchita mentre si affaccia per la prima volta l’idea della Girl of the golden West.
Molta della corrispondenza del biennio 1907-1908 copre questioni di carattere pratico che nella scrittura sempre libera e fantasiosa di Puccini divengono quasi esilaranti come l’acquisto di una macchina Isotta Fraschini dall’esorbitante prezzo di 22.500 lire. Qui apprendiamo dai curatori come Puccini riscuotesse in quegli anni più di 100.000 lire ogni sei mesi da Casa Ricordi: rivalutate ad oggi sono più di mezzo milione di Euri. Puccini riesce ad abbassarne il prezzo, dopo una contrattazione da suk arabo che includeva la permuta di un motoscafo e di una Le Buire, a “solo” 12.500. Il tutto, per accorgersi dopo pochi mesi, della scarsa praticità del mezzo per i suoi spostamenti (la gita estiva all’Abetone dove Puccini aveva casa deve essere stato qualcosa di veramente epico: ospiti Sybil Seligman e marito giunti appositamente da London): da qui una nuova estenuante contrattazione per restituire l’automobile, cavillando sul prezzo con la scusa della mancata consegna entro la data stabilita da contratto.
Il quinto volume si chiude però con un tono meno positivo: nel 1908 esplode in casa Puccini il caso di Doria Manfredi: Elvira accusa il marito e la domestica di avere una relazione, forse sobillata dalla figlia Fosca per la quale Dora Manfredi è una testimone scomoda del suo tradimento con Guelfo Civinini, all’epoca impegnato con Puccini alla stesura del libretto di Fanciulla, e dunque una persona, la Doria, da allontanare dal contesto familiare. Riferendosi a Civinini in una lettera a Clausetti del 11 febbraio 1909, Puccini scriverà: “Ho la prova evidente che fu lui la causa di tutto il mio male…”.
Ma questo è precorrere i tempi: mentre aspettiamo i prossimi volumi, non resta che godersi queste pubblicazioni che arricchiscono in modo significativo la bibliografia sul compositore e sono opere fondamentali per chi desidera approfondire non solo la carriera artistica, ma anche la dimensione più intima e privata di uno dei grandi musicisti del ‘900.
Completano i due volumi un ampio apparato che include Personalia, Localia, Sigle di Biblioteche e Archivi e soprattutto l’utilissima Tavola di Comparazione che permette di navigare attraverso le differenti edizioni di alcune delle lettere già note e pubblicate
Come sempre, i due volumi sono editi da Leo S. Olschki Editore in Firenze, in una pregevolissima edizione rilegata in seta.
Il regesto dell’Epistolario è disponibile on line all’indirizzo www.carteggiopucciniano.it: Ricordo qui che I curatori dell’Epistolario stimano in circa 20.000 le lettere scritte da Puccini nel corso della sua vita, delle quali circa 8000 sono attualmente nella disponibilità del Comitato editoriale e della Commissione scientifica dell’E.N.O.G.P: il piano editoriale prevede attualmente nove volumi più tre volumi di aggiornamento che conterranno nuovo materiale disponibile.
Edoardo Saccenti