Contralto | Alessandra Visentin |
Direttore | Salvatore Di Vittorio |
Chamber Orchestra of New York | |
Etichetta: Naxos | |
ASIN: B0D9YZ1YXG | |
Supporto: 1 Cd |
Protagonista di questo nuovo progetto discografico è il contralto veneto Alessandra Visentin: sappiamo quanto sia raro il registro di contralto nel panorama delle voci femminili e Alessandra Visentin prosegue la tradizione sulla linea percorsa da Bernadette Manca di Nissa e Sara Mingardo con cui ha studiato. La seguiamo da vari anni e il suo timbro di velluto ci ha sempre affascinato. Molto richiesta per la musica Barocca (Händel e Vivaldi) ha una preparazione completa e può affrontare senza problemi ruoli pucciniani come Manon Lescaut alla Scala, Madama Butterfly al San Carlo e anche, come in questo caso, la musica del Novecento. Superbo questo suo ultimo CD appena uscito e disponibile sia sulle piattaforme digitali che per l’acquisto in formato fisico. L’etichetta Naxos è sinonimo di garanzia e ha allegato un esaustivo booklet ricco di informazioni su queste composizioni così rare e particolari.
Nel novembre del 2022 Alessandra Visentin viene riconosciuta come una delle massime artiste italiane, uno dei massimi contralti italiani dall’Italian Academy Foundation Inc., naturale quindi che sia stata scelta per un progetto con così largo respiro. Salvatore Di Vittorio, compositore, direttore d’orchestra e fondatore della Chamber Orchestra of New York, ha studiato a lungo per preparare le edizioni dei brani qui eseguiti. Fin dal 2013 aveva completato l’orchestrazione delle Tre Liriche altrimenti ineseguibili. Questo Cd Naxos rappresenta quindi la prima esecuzione mondiale. Su incarico di Elsa e Gloria Pizzoli, pronipoti di Respighi, e grazie alla guida del curatore del catalogo Potito Pedarra recentemente scomparso, Di Vittorio non solo ha completato le Tre Liriche ma ha sistemato e “restaurato” la Berceuse e il Lamento. Proprio l’orchestrazione da parte di Respighi del Lamento di Arianna di Monteverdi (unica parte sopravvissuta dell’opera) diede la prima notorietà al compositore: questo intenso pezzo è stato quindi inserito nel Cd. La Chamber Orchestra of New York diretta da Di Vittorio restituisce con precisione la filigrana dell’orchestra pensata da Respighi. Il 22 novembre 2024 il programma del compact è stato presentato con grande successo alla Carnegie Hall di New York come concerto d’apertura della nuova stagione musicale. Alessandra Visentin ha avuto un trionfo personale giustificato per aver affrontato un programma così difficile.
Si può percepire il grande studio musicologico alla base del progetto, un Cd lungamente pensato che offre un panorama completo della produzione di Ottorino Respighi capace di far trasparire nella sua musica le composizioni di Antonio Vivaldi, Benedetto Marcello e dello stesso Monteverdi filtrate dalla musica del ‘900. Ecco che la voce contraltile di Alessandra Visentin fa da perfetto ponte tre ‘700 e ‘900 e diventa quindi ideale per questo progetto.
Notte e Nebbie sono le prime due liriche, composte su testo della grande poetessa Ada Negri. Qui, dove la voce del contralto scende e sale in ampie arcate liriche, la Visentin pesa ogni sillaba dando importanza ad ogni particolare. Amplia le frasi creando un effetto di monumentalità alla poesia sottesa. La terza lirica Pioggia è su testo di una altra donna, Vittoria Aganoor Pompilj: l’elemento acquatico traspare nella strumentazione.
Due lunghi brani completano il Cd ed entrambi sono su testi di Percy Bysshe Shelley, poeta dalla breve ed intensa vita. Roberto Ascoli traduce le poesie fornendo così il testo musicato da Respighi. Il tramonto ha un andamento narrativo sostenuto solo dagli archi in un brano composto espressamente per il contralto Chiarina Fino Savio. Alessandra Visentin lo rende interessante con la sua voce magnetica che procede pacata per tutta la composizione.
Eccellente e di difficile esecuzione Aretusa portata a termine nel 1911. Ci narra di questa ninfa e della fonte presso Siracusa. L’andamento è molto vario e impegnativo per l’interprete che supera abilmente ogni difficoltà nella linea vocale: ci vorrebbero un soprano, un mezzosoprano e un contralto per coprire tutte le asperità del brano. Ottimo quindi il risultato ottenuto dal contralto veneto che illumina il brano con le sue ampie frasi, col suo stile declamatorio e con i suoi acuti intonatissimi. L’orchestra non è da meno, impegnata in un brano dai mille colori, ampia e cangiante. Salvatore Di Vittorio tiene le redini di questo complesso lavoro e concilia la voce molto sollecitata con l’iridescenza degli strumenti. Una pagina profonda ed intensa che completa un album pieno si stimoli e novità. Un programma che si era aperto con una semplice ninna nanna, la Berceuse, breve brano del 1902 e si conclude con Aretusa tra i massimi vertici del compositore.
Fabio Tranchida