Soprano | Maria Listra |
Direttore | Tõnu Kaljuste |
Estonian Philharmonic Chamber Choir |
Tallinn Chamber Orchestra |
Arvo Pärt | Littlemore Tractus |
Greater Antiphones - O Wisdom - O Adonai - O Root of Jesse - O Key of David - O Morning Star - O King of all People - O Emmanuel |
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Cantique des degrés | |
Sequentia | |
L'abbé Agathon | |
These Words… | |
Veni creator | |
Vater unser |
Cd ECM |
Preghiere, silenzi, attese, testi sacri e canti religiosi confluiscono nelle sue partiture: sono questi alcuni spunti che alimentano la creatività di Arvo Pärt, compositore estone tra i più eseguiti al mondo, creatore del suo personalissimo stile dei Tintinnabuli. Nello scorso mese di novembre l’etichetta discografica ECM ha pubblicato il suo ultimo album, Tractus. La raccolta propone alcuni tra i suoi lavori più recenti con il contributo della Tallinn Chamber Orchestra, dell’Estonian Philharmonic Chamber Choir e del soprano Maria Listra. Tractus presenta nuovi arrangiamenti eseguiti dal direttore Tõnu Kaljuste e rappresenta il diciassettesimo album del musicista estone.
Littlemore Tractus, il primo brano, che dà anche il nome all’album, è ispirato a un sermone di John Henry Newman, un teologo del XIX secolo. Alla partitura, inizialmente concepita per coro e organo, Kaljuste aggiunge al coro l’orchestra da camera, preservando la chiarezza tonale della versione originale. La composizione è una preghiera che invoca pace e riposo al termine di una giornata frenetica e metaforicamente si riferisce alla fine della vita stessa. L’atmosfera ricreata, delicatamente senza tempo, caratterizza l’intero album, una musica avvolgente e confortante per chi vi ritrova un carattere religioso ma anche per chi non vi ricollega un messaggio necessariamente legato al cristianesimo.
Le tracce che seguono, Greater Antiphones (per orchestra d’archi), Cantique des degrés (per coro misto e orchestra) e Sequentia (per orchestra d’archi e percussioni), sono in continuità con lo spirito della prima composizione e conducono a una potente parabola. L’abbé Agathon, per soprano e orchestra d’archi, racconta l’antica storia di Sant’Agatone d’Egitto (IV secolo), che conduce in città un lebbroso. Gli archi, quasi ansimanti, sospingono avanti con un incedere solenne la narrazione, mentre il soprano Maria Listra interpreta abilmente entrambe le voci del dialogo. Al termine, le sue note salgono intensamente verso l’alto sulla frase “Perché il lebbroso era un angelo del Signore, venuto a metterlo alla prova”. Il messaggio è chiaro: dobbiamo assistere chi è nel bisogno. La musica di Pärt, in un certo senso, cerca di veicolare gli stessi contenuti.
I successivi These Words… (per orchestra d’archi e percussioni), ispirato al Canone Ortodosso dell’Angelo Custode, e l’inno Veni Creator (per coro misto e orchestra) ribadiscono la cifra stilistica di Pärt, mentre il Vater Unser (per coro misto, pianoforte e orchestra d’archi), il “Padre Nostro” in tedesco, risulta differente dalle sue pagine più austere scritte secondo lo stile dei Tintinnabuli. L’impiego del pianoforte, suonato da Marrit Gerretz-Traksmann, il ricorso a una melodia libera e un semplice accompagnamento armonico sono scelte orientate a mettere in risalto il significato della preghiera, a cui il compositore decide di attribuire due colori tonali, minore all’inizio e maggiore in conclusione: “Dolore e consolazione”, come sottolineato dal compositore, che si congeda dall’ascoltatore, avvolgendolo di luce e di speranza.
Registrato nella Chiesa Metodista di Tallinn nel mese di settembre del 2022, l’album sancisce la quarantennale collaborazione tra Arvo Pärt e il produttore Manfred Eicher di ECM Records. Il cd è accompagnato da un booklet con i testi delle parti vocali delle composizioni tradotti in inglese, da un saggio sull’opera di Pärt del musicologo e critico tedesco Wolfgang Sandner e dalle note all’album in inglese a firma di Kai Kutman dell’Arvo Pärt Centre.
Emanuele Lavizzari