Le Villi | |
Guglielmo Wulf | Elia Fabbian |
Anna | Maria Teresa Leva |
Roberto | Leonardo Caimi |
Il narratore | Tony Laudadio |
Direttore | Marco Angius |
Regia e Scene | Francesco Saponaro |
Costumi | Chiara Aversano |
Luci | Pasquale Mari |
Regia televisiva | Matteo Ricchetti |
Coreografia | Susanna Sastro |
Maestro del Coro | Lorenzo Fratini |
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino | |
Compagnia Nuovo BallettO di ToscanA | |
1 DVD NTSC video
Ed. Dynamic
Distribuzione: Ducale
La prima opera di Puccini vanta una discografia tutto sommato ricca, tenuto conto della rarità con cui viene eseguita, ma limitata quasi interamente al cd. Fino a questa pubblicazione della Dynamic, infatti, l'unico modo per farsi un'idea de Le Villi al di fuori delle sparute recite teatrali era un dvd di non facile reperibilità edito dalla Kultur e testimonianza di una non imprescindibile ma comunque dignitosa produzione andata in scena alle Terme di Villa Adriana di Roma per il Festival Euro Mediterraneo 2004 con Tamas Pal sul podio, la regia funzionale e ultra tradizionale di Enrico Castiglione (confinante con il kitsch nel sembrare vecchia di almeno cinquant'anni) e un cast quanto meno volenteroso.
È notizia recente che la Dynamic pubblicherà in più formati, compreso il dvd, pressoché tutti i nuovi spettacoli del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Tra le prime uscite di questa iniziativa, senz'altro meritoria e utile, sia per il teatro toscano che per il suo contribuire a tener viva l'industria discografica operistica, ci sono Le Villi che a Firenze andarono in scena nell'ottobre 2018 come apertura della stagione autunnale, accoppiate a una dimenticabile opera contemporanea ispirata all’ultima parte della vita di Rossini.
Il dvd contiene solo Le Villi che furono recensite a suo tempo dal sottoscritto (vedi recensione) e che ebbero un esito appena discreto sia dal punto di vista registico che musicale.
Rispetto alle impressioni della prima del 16 ottobre vista a teatro cui si rinvia, la visione del dvd (registrato in occasione della replica del 25 ottobre) presenta uno spettacolo maggiormente rodato, a partire dalla direzione, qui più equilibrata. Prevale un suono turgido e a tratti quasi barbarico (ma opera giovanile resta, di un impetuoso Puccini venticinquenne...) della sempre ottima Orchestra del Maggio, con però maggiori sfumature e variazioni dinamiche da parte della bacchetta di Marco Angius, che coglie adeguatamente il crescendo drammatico del breve lavoro pucciniano.
La buona regia video di Matteo Richetti valorizza l'allestimento a firma di Francesco Saponaro, che pare guadagnare dalla ripresa video. Così la scena di gusto moderno, spoglia e minimale, caratterizzata da una fila di alberi scheletrici sullo sfondo, una di sedie e un unico elemento semovente, acquista una certa suggestione. Si conferma l'impressione di un lavoro non straordinario sui solisti e sulle masse (in un'opera che, va detto, ne consente poco), l'uso sapiente delle luci (di Pasquale Mari), la capacità di rendere le tenebrose atmosfere del libretto e la buona realizzazione del balletto da parte della compagnia Nuovo BallettO di ToscanA, con belle coreografie di Susanna Sastro alle quali, in un'opera dichiaratamente definita dallo stesso autore “opera-ballo”, viene destinato lo spazio che meritano.
L'Anna di Maria Teresa Leva non fatica ad essere l'elemento più interessante del cast, sia per presenza vocale (specie nell'ottava superiore) che per temperamento. In questa replica, poi, gli acuti paiono più sicuri e ben sfogati rispetto alla prima e c'è pure qualche bella nota smorzata, anche se permangono asprezze nella linea di canto, note gravi poco a fuoco e dizione piuttosto arruffata.
Anche il Roberto di Leonardo Caimi figura un po' meglio rispetto alla prima. Fermi restando il volume, la dizione, il bel timbro e la presenza scenica, gli acuti sono relativamente più centrati e il fraseggio è più rifinito. Restano però le frequenti difficoltà a modulare e sostenere il suono, il passaggio superiore poco risolto e quelle nasalità che si rilevarono nella recensione della prima recita.
Nessun miglioramento, purtroppo, per Elia Fabbian, colto evidentemente in un periodo di forma vocale precaria, che fatica in quasi tutte le frasi di Gugliemo, specie nel primo atto.
Bravo l'attore Tony Laudadio a scandire le frasi dell'impossibile personaggio parlante del "narratore".
Va da sé che la qualità dell'Orchestra e del Coro del Maggio diretto da Lorenzo Fratini, in un'opera di così rara esecuzione, costituirebbe da sola motivo di acquisto di un dvd, da avere per completare la discografia pucciniana in video.
Fabrizio Moschini