Bajazet | Renato Dolcini |
Tamerlano | Sonia Prina |
Asteria | Loriana Castellano |
Andronico | Raffaele Pe |
Irene | Lucia Cirillo |
Idaspe | Valeria La Grotta |
Mimi | Giovanni Imbroglia, Marco Mantovani |
Direttore | Federico Maria Sardelli |
Regia | Fabio Ceresa |
Scene | Massimo Checchetto |
Costumi | Giuseppe Palella |
Light designer | Fabio Barettin |
Video designer | Sergio Metalli |
Orchestra del Teatro La Fenice | |
Nuovo allestimento Teatro La Fenice | |
Edizione critica a cura di Bernardo Ticci | |
ASIN : B0DTP5YQC7 Paese di origine : Italia Numero di dischi : 2 Edito da Dynamic 2025 |
Accogliamo con molto piacere l’uscita in Dvd Dynamic de Il Bajazet di Vivaldi che nel giugno del 2024 ha brillato al Malibran di Venezia, l’antico teatro denominato San Giovanni Crisostomo già attivo nel ‘700. Per la prima volta quest’opera esce in Dvd, un doppio Dvd precisamente, per una originale produzione diretta da Federico Maria Sardelli, massimo esperto vivaldiano, con la regia del giovane Fabio Ceresa, capace di reinventare la drammaturgia dell’opera, con il valido supporto dell’acclamato costumista Giuseppe Palella. Ceresa, Palella e i loro collaboratori hanno già illuminato le partiture vivaldiane con un Orlando visto in moltissimi teatri, memorabile come la loro meravigliosa Dorilla in Tempe.
Il Bajazet è un dramma per musica in tre atti su libretto di Agostino Piovene, musicato da Vivaldi nel 1735 all’apice della sua maturità. Grazie all’autografo, conservato nell'ampia collezione vivaldiana della Biblioteca di Torino, possiamo affermare che il titolo originale non è Il Tamerlano, ma Il Bajazet. Vivaldi aveva inaugurato il Teatro Filarmonico di Verona nel 1732 con la sublime Fida ninfa con libretto dell’erudito veronese Scipione Maffei e propone Il Bajazet nello stesso luogo.
Bajazet viene catturato da Tamerlano ma la figlia del protagonista, l’orgogliosa Asteria, è amata sia da Tamerlano che da Andronico, principe greco. Alla fine dell’opera segnata dal suicidio di Bajazet, Tamerlano sposerà Irene e Asteria si unirà ad Andronico.
Il ruolo di Asteria fu affidato originariamente ad Anna Girò, protetta del compositore, la quale necessitava di arie non troppo impegnative, frasi staccate, col tipico “motto” ripetuto più volte. Nel Dvd Dynamic (come nella produzione del Malibran) troviamo in Asteria Loriana Castellano.
Tamerlano è un contralto en travesti, allora Maria Maddalena Pieri, oggi a Venezia Sonia Prina, interprete che non necessita presentazioni. Bajazet, fu allora Marc'Antonio Mareschi, e oggi il basso baritono Renato Dolcini. Idaspe, soprano castrato, Giovanni Manzuoli è oggi la valida Valeria La Grotta. Andronico soprano castrato, Pietro Moriggi, è affidato a Raffaele Pe tra i massimi controtenori italiani che ci incanta con la sua voce flautata. Irene è nel Dvd Lucia Cirillo.
Tratto distintivo delle composizioni di Vivaldi è che il musicista spesso utilizza musica composta da altri per completare il suo lavoro. Inoltre la partitura ha alcune lacune colmate da Sardelli stesso con arie dalla Semiramide e dalla Rosmira fedele di Vivaldi.
La particolarità dell’allestimento consiste nella rinuncia ad un unico racconto per allestire diversamente ogni aria, con propri costumi e proprie scene. Arie di bravura esaltate una per una da contesti differenti scaturiti dalla fervida immaginazione di Fabio Ceresa e dai, suoi collaboratori tra cui citiamo Mattia Agatiello.
La prima aria di Bajazet, “Del destin non dee lagnarsi”, viene ambientata in una Turchia immaginaria. Bravissimo il basso baritono Renato Dolcini che con il giusto calibro già mostra il carattere del re sconfitto. Con voce morbida ed elegante, esprime bene la sua resistenza alla schiavitù. Fin dalla seconda aria, “Nasce rosa lusinghiera”, una Idaspe con piume rosa shocking ci fa capire quanto le scene siano in grande contrasto. Ottima Valeria La Grotta che trasforma il brano in una aria da soubrette. L’aria “In si torbida procella” vede Tamerlano in motocicletta sfrecciare per le strade. Sonia Prina ha ancora smalto da vendere e delinea ottimamente il crudele regnante senza pietà. “Quel ciglio vezzosetto” introduce Raffaele Pe in Andronico, un principe greco che soffre pene d’amore. Pe è delicato nel canto, soave nella prosodia e capiamo la sofferenza del personaggio mentre nell'aria successiva lo troviamo all'interno di un appartamento anni ’50 dove tenta più volte il suicidio ma con effetti comici. L’aria “Amare un'alma ingrata” di Asteria, su musica di Hasse, ribalta nell’allestimento il mito della Bella addormentata nel bosco. Spettacolare l’aria “Qual guerriero in campo armato” di Riccardo Broschi: in quanto slegata dal contesto, Irene la canta davanti ad una tipica scena ‘700 con fondali e nuvole. Di grande qualità il canto di Lucia Cirillo che deve superare enormi difficoltà nella scrittura, forse l’aria più ardua della partitura. “Anche il mar par che sommerga” è tratta dalla Semiramide di Vivaldi (della quale sono giunti sino a noi solo alcuni brani). Idaspe sfrutta il meraviglioso costume di Giuseppe Palella: una gonna che si trasforma in tempesta! “Stringi le mie catene” la troviamo sia in Semiramide che in Griselda: Asteria la canta in un ambiente sadomaso. Ritroviamo Raffaele Pe che si traveste da stralunato Pierrot nel brano “La sorte mia spietata” musicato da Hasse.
“Cruda sorte, avverso fato!” tocca a Tamerlano che da una scala muove una marionetta disarticolata. Dolce il canto della Prina che diventa una Asteria/Jessica Rabbit mentre canta una aria dal Giustino “La cervetta timidetta” scritto per il teatro Capranica di Roma. L’aria “Sposa, son disprezzata” è di una bellezza folgorante ed è musica di Giacomelli, dalla sua Merope: vediamo Irene e una gondola di notte a Venezia. Proviene dal Montezuma la successiva aria di Bajazet ambientata in Giappone prima che finisca il secondo atto con il quartetto “Sì crudel! questo è l'amore” dal Tamerlano, in cui i personaggi sono trasformati in pedine degli scacchi.
In copertina del doppio Dvd Dynamic vediamo riprodotta l’immagine relativa alla prima aria del terzo atto “Veder parmi, or che nel fondo” tratta dal Farnace, con Bajazet immerso nell’acqua e vestito da palombaro. Ritorna poi la cucina anni ’50 e vediamo Tamerlano in abiti da donna (Sonia Prina) che accusa Andronico mentre lo trova con una amante, una storia nella storia ideata dal regista. L’aria “Qual furore quale affanno” sembra tratta dal film My Fair Lady. Un torneo medievale per “Di furor armato” con tromba naturale in orchestra. Queste ultime due arie sono state aggiunte da Sardelli per colmare buchi in partitura. Per una aria di pochi secondi vediamo Bajazet come Mario Bros! Cui segue l’aria “Son Tortorella” che rappresenta Irene come donna di malaffare nella Londra dell’800. Bajazet si avvelena dietro le scene e dopo l’aria “Svena, uccidi, abbatti, atterra” dal Siroe di Hasse. L’opera si conclude col coro “Coronata di gigli e rose” dal Farnace durante la quale compare l’irriverente scritta "That’s all folks" come nei cartoni animati!
Spero di aver sollecitato la curiosità descrivendo scena per scena perché si tratta di un doppio Dvd veramente speciale con una nuova drammaturgia che calza a pennello per le venticinque arie proposte: spesso si cerca di legare arie che hanno poco a che fare tra loro e qui si fa l’opposto caratterizzandole con contesti sempre diversi e contrastanti. Oltre all’ottimo cast di specialisti nel barocco abbiamo un direttore molto esperto, Federico Maria Sardelli, che utilizza due cembali in orchestra e stacca ritmi corretti e mai troppo esagitati, come spesso succede con Vivaldi. Una concertazione perfetta che ci restituisce una partitura varia ed eclettica. Un Dvd che non può mancare nella collezione degli amanti del barocco.
Fabio Tranchida