Maurizio Baglini | pianoforte |
Etichetta | Universal Music Italia |
Street date | 28 febbraio 2025 |
EAN | 0028948781386 |
Supporto | CD - 4878138 |
www.mauriziobaglini.com |
Per il suo cinquantesimo compleanno, coincidente con il ventennale dell’Amiata Piano Festival da lui stesso ideato, Maurizio Baglini si è “regalato” l’uscita di Heroica, un’esplorazione di questo mito, dal Prometeo delle Variazioni e fuga scritte da Beethoven nel 1802, a Heroes di David Bowie (1977). L’ascolto del disco lascia la forte sensazione di venire presi per mano e guidati dal pianista attraverso centosettantacinque anni di storia della musica.
In Baglini coincidono virtuosismo e profondità interpretativa, doti che risaltano nell’eseguire autori molto diversi tra loro: dopo Beethoven, il cui tema “di Prometeo” passerà dall’omonimo balletto al finale della Sinfonia “Eroica”, il viaggio prosegue con Rossini e gli “anni di pellegrinaggio” di Liszt, «in una trilogia il cui nodo centrale è la trascrizione pianistica, o meglio rielaborazione concertistica per pianoforte, che pone Guglielmo Tell a fianco di Mosè», scrive Baglini nell’esauriente libretto allegato al CD.
Dopo la condotta nitida e virile delle Variazioni beethoveniane, soprattutto nel Rossini elaborato da Liszt e in quello trascritto da Vincenzo De Meglio si coglie, come nella successiva Chapelle de Guillaume Tell, il virtuosismo che nell’artista pisano non è mai fine a sé stesso né esibito impropriamente: si ha invece la certezza che egli metta la sua tecnica e la sua capacità di scavo intellettuale al servizio della musica. Un’altra sua dote è di saper rendere partecipe l’ascoltatore della visione del pezzo eseguito: si rivela nella sua pienezza nel Feierlicher Marsch zum heiligen Gral dal Parsifal. Il Wagner reso visionario da Liszt è eseguito con una varietà di timbri, colori e piani sonori che materializzano la solenne marcia dei cavalieri.
Héroïqueè anche il sottotitolo, apocrifo ma ormai incancellabile, della grande Polonaise n. 6 di Chopin, in cui una lettura concisa e pulsante, limpida eppure affettuosa esalta il senso epico. Sempre vivace ed elegante, pur nel suo impeccabile rigore, è il fraseggio; per il suono, bellissimo, ripetiamo quanto già scritto su questa rivista: «Padrone dei segreti dei grandi pianoforti Fazioli piú di chiunque altro abbiamo ascoltato sonarli, questo “pianista visionario”, come egli stesso s’è definito, è capace di trascorrere con prontezza e continuità esemplari da un estremo all’altro della gamma dinamica, di mantenere una chiarezza e, diremmo un’icastica nettezza nei pianissimo piú turbinosi e impalpabili, tramutandola nel giro di poche note in perorazione epica”.
Ancora nel libretto leggiamo che l’album è «costruito sul concetto di trasversalità dei diversi linguaggi musicali»; non a caso il disco si chiude con una trilogia di pezzi di David Bowie che ben esprimono quest’idea.
Space Oddity, del 1969, prima ballata spaziale nella storia del rock, in cui il ritornello è insieme epico e struggente, Life on Mars del 1971 e Heroes, musica nata nel 1977 dopo aver visto il bacio tra una ragazza e un ragazzo sullo sfondo del muro di Berlino, diventano parte essenziale di questa «operazione che auspica di abbattere ogni tabù inerente la catalogazione dei generi musicali spesso inscatolati in compartimenti stagni». La versione pianistica dei pezzi di Bowie è dello stesso Baglini: bella ed efficace, ne lascia intatta l’anima rock e non si corre mai il rischio (spesso presente in queste operazioni) che essi si dissanguino in improbabili semplificazioni. Crediamo che il Duca Bianco le avrebbe apprezzate.
Dell’album Heroica, a fianco della versione su CD che abbiamo qui recensito, esiste anche quella per la piattaforma digitale con anche alcuni omaggi a Jeanne d’Arc composti da Gounod, Bizet, Duprez e Liszt.
L’album è stato registrato al Forum Bertarelli di Colle Massari (GR) nel settembre 2023 rispettando gli elevatissimi standard Decca.
Il grande pianoforte Fazioli usato da Maurizio Baglini è il n.1660.
Marilisa Lazzari