Pochi giorni fa è stato immesso sul mercato il nuovo album GEORGE omaggio di Sonya Yoncheva alla scrittrice francese George Sand, una delle personalità più intriganti del XIX secolo e pioniera dell'emancipazione femminile.
L'incisione comprende arie da camera, duetti, brani per pianoforte, violino nonché testi recitati, tutti legati per ragioni diverse ad una delle più famose autrici francesi del XIX secolo. Affiancano il celebre soprano bulgaro la pianista Olga Zado, il mezzosoprano Marina Viotti e il violinista Adam Taubitz. Sonya Yoncheva non solo canta, ma anche recita lettere scritte e ricevute da George Sand e una poesia della celebre autrice.
"George Sand mi ha sempre affascinata", afferma Sonya Yoncheva. "Era una donna così poliedrica, che ha osato essere se stessa per tutta la vita. Il suo amore incondizionato per l'arte è stata una delle prime scintille che mi hanno ispirata a realizzare questo progetto. Mi ha incuriosito il suo mondo artistico: il suo salone, i suoi amici e il modo in cui viveva circondata da musica e arte. Le sue numerose relazioni, per citarne alcune: Alfred de Musset, Frédéric Chopin e persino le voci di un flirt con Franz Liszt. Aveva tutti questi uomini intorno a sé ed era incredibilmente vicina a tutto ciò che stavano creando. Per questo progetto ho immaginato la casa, la cucina e il salone della Sand, con tutti questi artisti, amanti e amici. È così che è nato questo progetto. Volevo dare vita a questa donna attraverso la mia voce, attraverso queste arie e melodie, utilizzando anche i suoi testi e pensieri reali, che mostrano la sua vibrante natura".
Non appena giunta a Parigi, Amantine Aurore Lucile Dupin ebbe una relazione sentimentale con Jules Sandeau, giovane giornalista con cui collaborò scrivendo una serie di romanzi che vennero pubblicati nel 1831 su Le Figaro e che firmarono congiuntamente con lo pseudonimo Jules Sand. L’anno successivo Aurore pubblicò in autonomia il suo primo romanzo intitolato Indiana e per l’occasione coniò lo pseudonimo George Sand che l’accompagnò per tutta la vita. La ragione che la spinse a firmarsi con un nome maschile era dovuta alla diffidenza e ai pregiudizi che i lettori generalmente nutrivano nei confronti di una donna artista. Non paga dello pseudonimo maschile, la Sand amava vestirsi da uomo in quanto più economico, a sua detta, ed anche per poter frequentare più facilmente locali in cui le donne non osavano entrare.
La scelta dei brani di questo CD, prodotto dalla SY11 (la casa discografica di proprietà del soprano protagonista di questa pubblicazione) in collaborazione con la Naïve, ha come denominatore comune gli amori più intensi vissuti dalla Sand. Tra i contenuti di questa pubblicazione sono molto le cose interessanti; particolarmente toccante la lettera che le scrisse Alfred De Musset, poeta con cui visse per circa due anni una passione travolgente, fisica, sentimentale, burrascosa ma anche intellettuale dato che erano uniti dal talento comune per la scrittura, qui recitata splendidamente e con grande carica emotiva dalla Yoncheva. La nuit de décembre è il titolo di un profondo quanto tristissimo poemetto scritto da De Musset e musicato da Ruggero Leoncavallo, fra le cui note si palesa evidente un richiamo alla ballatella di Nedda dai Pagliacci. La successiva chanson espagnole, Les Filles de Cadix, musicata da Léo Delibes e dal carattere sognante è anch’essa su versi di Alfred De Musset. Ricca di passione è la lettera indirizzata dalla Sand a Fryderyk Chopin, altro grande amore sbocciato nel 1835, durato circa otto anni e consumatosi tra Parigi e Nohant, un piccolo paesino nel centro della Francia dove la Sand aveva una grande casa di famiglia immersa nel verde. Una passione grande e profonda quella con Chopin tanto è vero che la lettera riportata in questo CD termina con parole decisamente forti: “Et à vous, je veux me soumettre entièrement”. Invece i versi della ballata “voyez dans la nuit brune” da Fantasio, operetta in tre atti di Jacques Offenbach, furono scritti da Paul de Musset, fratello minore di Alfred. Anche Ninon aria da camera di Francesco Paolo Tosti porta la firma di Alfred de Musset. Il CD è chiuso da tre interessanti composizioni di Pauline Viardot (figlia di Manuel Garcìa e sorella di Maria Malibran) due delle quali tratte da altrettante Mazurke di Chopin. La Viardot, allieva prediletta di Chopin, ebbe un ruolo importante, talvolta anche di riappacificatrice, nella relazione tra il celebre compositore e la Sand di cui era grandissima amica.
Raffinate le esecuzioni di Sonya Yoncheva la quale sfoggia il consueto bel timbro fraseggiando e recitando magnificamente i testi francesi, variando adeguatamente i colori e le dinamiche in funzione del significato della parola.
Splendida Olga Zada, sia nell’accompagnamento al canto quanto nell’esecuzione delle composizioni di Bellini, Chopin e Liszt inserite nel CD. Ottimo anche il violino di Adam Taubitz.
Marina Viotti canta Séparation e Les Bohèmiennes in duetto con la Yoncheva esibendo timbro vellutato e ottima musicalità.
Nel complesso un CD che possiede la non comune dote di creare un’atmosfera, si lascia ascoltare con piacere e certamente stimola l’approfondimento della figura straordinaria di George Sand.
Recensione pubblicata il 18 febbraio 2025.
Danilo Boaretto
Danilo Boaretto