Faust | Benjamin Bernheim |
Méphistophélès | Andrew-Foster Williams |
Marguerite | Véronique Gens |
Valentin | Jean-Sébastien Bou |
Siébel | Juliette Mars |
Wagner/ Un Mendiant | Anàs Séguin |
Marthe | Ingrid Perruche |
Direttore | Christophe Rousset |
Maestro del Coro | Martin Robidoux |
Les Talens Lyriques | |
Flemish Radio Choir | |
Bru Zane Collana "Opéra français" | Bru Zane | |
Volume 22 | BZ 1037 | |
ASIN : 8409126346 | |
Registrazione: 10, 11 e 13 giugno 2018 presso la Salle Gramont del Conservatorio J.-B. di Puteaux e il 14 al Théâtre des Champs-Elysées. | |
Durata CD 55′ 59″ (CD 1); 49′ 57″ (CD 2); 68′ 32″ (CD 3) 3 CD |
Delle 12 opere liriche composte da Charles Gounod, Faust è certamente quella più famosa e più eseguita. Gounod era schivo di carattere e tendeva a farsi condizionare dagli impresari e dai cantanti. Forse anche per questo motivo, la partitura di Faust fu soggetta ad una fase di lunghi cambiamenti, aggiunte e sottrazioni fino a mutare completamente fisionomia. Nel 1994 Carlo Rizzi effettuò una importante registrazione con Samuel Ramey, Jerry Hadley e Cecilia Gasdia dove si cercava di offrire una versione “completa” del Faust, con appendici a conclusione del terzo Cd. Ma nel 1994 non era ancora pronta l’edizione critica approntata in questi anni da Bru Zane che appare per la prima volta in questi tre CD con la direzione di Christophe Rousset. Questa registrazione testimonia (o cerca di testimoniare il più possibile) la prima assoluta presso il Théâtre Lyrique il 10 marzo 1859 con il soprano Marie Caroline Miolan-Carvalho moglie dell’importante impresario Léon Carvalho.
Abitualmente viene eseguita la versione per Opéra del 1869, arricchita anche dai ballabili nella notte della sabba, ma in questo rimaneggiamento quasi scompaiono i ruoli di Wagner e Dame Marthe: questi due personaggi nell’originale hanno molti dialoghi che danno comicità all’opera e la rendono di mezzo-carattere. Nel 1859 tra un numero musicale e l’altro vi erano solo dialoghi parlati poi trasformati in ampollosi recitativi accompagnati. A Mèphisto sono sempre assegnati dialoghi molto piccanti e una arguta risposta per tutti e ciò è ravvisabile maggiormente nella versione originale, ben bilanciata. Vi è anche il ricorso ai mélodrames dove il parlato appoggia su idee musicali discrete. Sette mélodrames risultano mancanti di orchestrazione o incompleti e la presente edizione li rende eseguibili con una ricostruzione filologica.
I brani che ascoltiamo per la prima volta in questa bellissima registrazione sono:
1. Il trio iniziale tra Faust, Wagner e Siebel
2. Il duo di addio tra Valentin e Marguerite
3. La "chanson de Maïtre Scarabée" di Méphisto al posto de “Le veau d’or”
4. La seconda aria di Siebel di cui esitono due versioni “Si le bonheur à sourire t’invite” oppure “Versez vos chagrins dans mon âme” (qui registrata)
5. L’aria di Valentin con coro sostituito oggigiorno dal celebre "coro dei soldati"
6. Coro delle streghe “Un deux et trois”
Vi sono poi una infinità di dettagli che modificano la partitura: il coro di demoni, le ultime misure della scena della chiesa, la fine del trio della prigione, le campane nell’apoteosi, la presenza di un mendicante nella kermesse che ai nostri orecchi suona come un intruso (musicale). L’“Air des bijoux” ha la ripresa completa della sezione “Ah! Je ris de me voir si belle” prima della virtuosistica coda.
L’aria di Valentin “Avant de quitter ces lieux” non è presente in questa registrazione poiché aggiunta per l’esecuzione al Covent Garden. La melodia venne ripresa dal preludio originale creando così una liaison all’interno dell’opera. La celebre aria “Salut! Demeure chaste et pure” è in realtà oggi presente solo con la prima parte ma originariamente era ben più sviluppata anche se le fonti musicali non ci permettono di ricostruirla. L’edizione critica, opera di Paul Prévost per l’editore Barenreiter, cerca di scovare diversi numeri musicali inediti che probabilmente neanche Gounod ebbe occasione di ascoltare, per lo meno con l’orchestra. L’esecuzione avviene su strumenti storici grazie alla presenza de Les Talens Lyrique.
Nei saggi contenuti nel libro allegato ai 3CD si sostiene che non è possibile ricostruire univocamente il vero “primo” Faust, un “Faust indiscutibile” poiché i cambiamenti avvennero anche durante le prove, a ridosso della prima e subito dopo. Quella che ascoltiamo è la versione più prossima all’originale.
Il ruolo di Marguerite fu concepito inizialmente per un soprano con un registro centrale ben sviluppato (non si poteva fare altrimenti poichè era stata imposta la moglie dell’impresario!). Successivamente Marguerite divenne un soprano lirico a tutti gli effetti e nella partitura si segnalano molte note alternative nelle cadenze e nelle conclusioni dei brani che spostano verso l’alto le linee vocali della protagonista.
Dame Marthe venne concepita come soprano e così viene mantenuta nella presente edizione mentre nelle versioni successive la sua parte divenne per mezzo o addirittura per contralto.
Ottima la concertazione di Christophe Rousset, alla guida dei Talens Lyriques: i fiati e gli ottoni, in una orchestra che sfrutta strumenti d’epoca, risaltano in maniera brillante. Basta ascoltare la movimentata kermesse del primo atto per rendersene conto. Le dinamiche sono ben variate e i tempi ben sostenuti come nel valzer che chiude il primo atto, veramente turbinoso.
Véronique Gens è un'artista molto presente nelle esecuzioni e registrazioni di Bru Zane; sfrutta, nel ruolo di Marguerite, il suo registro centrale a ricordare la prima interprete assoluta. Bellissimo il nuovo duetto col fratello che subito la contraddistingue. L’"air des bijoux" è ben realizzata con una coloratura minuta e dettagliata. Nel quarto atto fa emergere il suo lato più drammatico fino all’apoteosi finale.
Benjamin Bernheim è stato scelto apposta dal team di Bru Zane per conferire al personaggio un timbro più giovane e solare rispetto alle registrazioni del ‘900. “Salut! Demeure chaste et pure” è un incanto luminoso. I due duetti con l’amata nel secondo e quarto atto sono diametralmente opposti, prima l’idillio del primo amore, poi la dannazione di un amore ormai al suo termine.
Andrew-Foster Williams è un Méphisto sopra le righe, un cavaliere dai sagaci motti. Anche la sua vocalità risulta più chiara ed invece di utilizzare un basso si preferisce far cantare giustamente un basso-baritono. La "chanson de Maïtre Scarabée" non ha la virulenza de “Le veau d’or” e descrive un diavolo più leggero e ironico.
Jean-Sébastian Bou è il fratello di Marguerite, il soldato Valentin. Delicato il primo duetto con l’amata sorella, con la novità nel terzo atto di un’aria ad oggi inedita che sfrutta la corda baritonale.
Juliette Mars è il simpatico Siebel che canta nel secondo atto “Faites-lui mes aveux” e nel terzo “Versez vos chagrins dans mon âme”. La voce sfrutta il registro centrale e il biondo colorito è percepibile nelle dolci frasi attribuite al personaggio ben sviluppato nella versione 1859.
Anàs Séguin canta la parte dell’amico di Siebel, Wagner, e anche la corta parte del mendicante nella kermesse. Valido il soprano Ingrid Perruche nel ruolo di Marthe.
Martin Robidoux ha preparato in maniera perfetta il Coro della Radio Fiamminga spesso impegnato in questa ampia partitura. Ottima la loro perfomance lungo tutta la seconda parte del primo atto, nella scena della chiesa e nell’apoteosi finale. Spigliati i cori dei soldati che accompagnano le scene con Valentin.
Il libro allegato di 180 pagine è fondamentale per addentrarsi nella complessa esegesi dell’opera. Un cofanetto d’avere a tutti costi.
Fabio Tranchida