Turiddu | Piero Pretti |
Santuzza | Anita Rachvelishvili |
Alfio | Luca Salsi |
Lola | Sasha Cooke |
Mamma Lucia | Ronnita Miller |
Una donna | Alessandra Visconti |
Direttore | Riccardo Muti |
Maestro del coro | Duain Wolfe |
Chicago Simphony Orchestra and Chorus |
L’etichetta CSO Resound propone sul mercato (per ora, solo nel formato dell’album digitale) questa incisione di Cavalleria Rusticana registrata presso la Concert Hall di Chicago nel febbraio del 2020, che non può non catturare l’attenzione degli appassionati, considerata la presenza di Riccardo Muti sul podio, di un’orchestra del livello della Chicago Simphony Orchestra e di un cast di livello assoluto.
Affrancandosi dal rigore filologico che ormai dagli anni ’80 ispira soprattutto le sue letture verdiane, Muti scava tra le pieghe di una partitura che tante volte ha affrontato in carriera, per lanciarsi a capofitto in una direzione destinata a risolversi in un vero e proprio poema in musica, dalla morbidezza che caratterizza l’attacco del preludio allo straziante gioco d’archi dell’intermezzo (destinato a rievocare plasticamente il pianto di Santuzza, mentre percorre la campagna assolata e desolata nel giorno di Pasqua); dalla solennità del Regina Coeli fino alla deflagrazione degli ottoni che annuncia il finale dell’opera.
Una prospettiva, quella del poema in musica, evidentemente condivisa dai tre protagonisti principali. Anita Rachvelishvili presta la sua vocalità torrenziale, il suo immenso registro grave e il suo volume tonitruante a una Santuzza più furiosa che angosciata: la nota di minaccia insinuata nella frase: “e stamattina all’alba t’hanno scorto presso l’uscio di Lola” metterebbe i brividi anche all’ascoltatore più distaccato; “Inneggiamo”, con la voce della cantante che svetta sicura su coro e orchestra, è forse uno dei momenti più interessanti del disco.
Timbro chiaro e facilità nello squillo rendono Piero Pretti un Turiddu di riferimento, nel panorama tenorile attuale: molto ben eseguita la siciliana iniziale, pieno di baldanza il “Viva il vino spumeggiante”, l’addio alla madre regala accenti spezzati da commozione autentica. La musica e la voce al servizio delle sensazioni e delle emozioni: in una parola, verismo.
La robusta corda baritonale di Luca Salsi cesella un Alfio in cui la dimensione introspettiva dell’uomo ferito nei sentimenti più profondi prevale sulla brutalità del vendicatore (si pensi alla nota di dolorosa incredulità che sembra trasparire dal “se voi mentite vò schiantarvi il core!”): un uomo che si abbandona di schianto ad un disegno omicida neanche immaginato mentre schioccava la frusta; un uomo che solo il tradimento rende insensibile ad amore e perdono.
Ronnita Miller (Mamma Lucia), Sasha Cooke (Lola) e Alessandra Visconti (Una donna), unitamente al coro guidato da Duain Wolfe, completano la locandina di questa Cavalleria: un poema in musica, firmato Riccardo Muti.
Carlo Dore jr.