In un turbinio di diversi stili di canto e una miriade di citazioni musicali, Satyricon andrà in scena al Teatro Comunale di Bolzano giovedì 13 e venerdì 14 febbraio 2025, domenica 16 febbraio al Teatro Sanbàpolis di Trento, per la regia di Manu Lalli, fondatrice della Compagnia Venti Lucenti di Firenze.
Agli studenti del CTS "Luigi Einaudi" di Bolzano la regista ha dedicato un apposito progetto educational, grazie al quale i ragazzi diverranno protagonisti in scena insieme ai cantanti e musicisti.
Performativo, irriverente e provocatorio: Satyricon di Bruno Maderna è il terzo titolo della Stagione operistica 2024/25 della Fondazione Haydn. Il testamento musicale del compositore veneziano, tra i più grandi del secondo Novecento, andrà in scena al Teatro Comunale (Studio) di Bolzano giovedì 13 febbraio 2025 alle ore 20.00 (in replica sempre alle ore 20.00 venerdì 14 febbraio a Bolzano, e domenica 16 febbraio al Teatro Sanbàpolis di Trento), con la regia, drammaturgia e i costumi di Manu Lalli, drammaturga, regista teatrale e d’opera italiana, nonché fondatrice della Compagnia Venti Lucenti di Firenze. La scenografia è firmata da Daniele Leone e il Lighting design da Gianni Mirenda, mentre sul podio dell’Orchestra Haydn salirà il direttore Tonino Battista, tra i più versatili direttori della scena internazionale.
L’opera vedrà inoltre la partecipazione attiva degli studenti del CTS "Luigi Einaudi" di Bolzano, in scena insieme ai cantanti e musicisti, grazie a un apposito progetto educational elaborato dalla regista:
«Con la mia compagnia Venti Lucenti, un progetto educativo e di teatro pedagogico, e con la Fondazione Haydn abbiamo discusso a lungo su questo testo con i giovani che sono in scena afferma la regista Manu Lalli. È stato sorprendente vedere quanto abbiano saputo mettere in relazione il contenuto con le proprie esperienze e visioni del mondo. La disparità tra ricchi e poveri, il contrasto tra un lusso inimmaginabile e condizioni di estrema precarietà, sono temi presenti nell’opera di Maderna e che toccano profondamente i giovani di oggi».
Le rappresentazioni di Satyricon saranno precedute da Oper.a Talk, il consueto appuntamento di introduzione all'opera che si terrà nel foyer del Teatro Comunale di Bolzano alle ore 19.00 (giovedì 13 e venerdì 14 febbraio) e nel foyer del Teatro Sanbàpolis di Trento (domenica 16 febbraio, alle ore 19.00).
L’OPERA
Nello stesso anno della sua morte, il compositore veneziano Bruno Maderna (1920-1973) tradusse per il teatro musicale da camera il libello Satyricon dell’autore romano Petronio, trasformandolo in un’opera buffa di un atto, messa in scena per la prima volta il 16 marzo 1973 a Scheveningen, nell’ambito dell’Holland Festival, per la direzione dello stesso compositore e la regia di Ian Strasfogel, che aveva partecipato alla stesura del libretto. I 141 capitoli di Petronio, ricostruiti a partire dai frammenti rimasti, restituiscono una critica aspramente sarcastica rivolta ai costumi contemporanei. Non è un caso che il testo di Petronio fosse così interessante per Maderna, la cui scrittura musicale si nutriva a propria volta di grandi libertà e sperimentazioni stilistiche, e di svariate influenze più o meno rielaborate.
L’operazione di Maderna sul testo di Petronio si risolve in un’opera buffa aleatoria, le cui sezioni possono essere eseguite senza un ordine prestabilito, mentre la scrittura vocale e strumentale riprende i parametri del riferimento letterario: si alternano a ritmo sostenuto diversi stili, dal canto gregoriano al belcanto e lo Sprachgesang, con forme musicali e melodie che vanno a costituire un ricco e vario apparato di citazioni (da Gluck a Stravinskij, attraverso Verdi, Bizet, Čajkovskij, Offenbach, Weill e altri ancora).
LA REGIA
«Insieme a Tonino Battista, abbiamo lavorato sulla frammentarietà del testo, trovato un filo conduttore coerente e costruito il nostro Satyricon ex novo, sempre rispettando l’intenzione del compositore. Ci troviamo infatti di fronte a un’opera incredibilmente complessa, unica nel suo caos apparentemente arbitrario, che richiede di essere domata. Quest’opera mi ha affascinata fin dal principio: mi è stato subito chiaro che il filo conduttore fosse lo sfaldarsi di un impero. L’immagine di una società sul punto di perdere i propri valori, spinta dalla cupidigia, senza vergogna e priva di rispetto per gli altri, emerge già nel testo di riferimento, ed è tristemente attuale. Il denaro domina la morale, il potere del denaro influenza il corso della storia, la ripetizione della storia stessa e la trama dell’opera. Sia la musica che il testo in Satyricon raccontano che ognuno canta per sé, mentre la capacità di ascoltare e relazionarsi è sparita. Questo sentimento è ciò che cerco di portare in scena, perché riflette molto il nostro tempo.
Non potendo mettere in scena l’intera storia dell’umanità, ho scelto tre momenti di svolta. I costumi e gli oggetti di scena richiamano la fine dell’Impero Romano, la caduta della monarchia francese e il nostro presente. Queste tre epoche rappresentano per me i pensieri che l’autore Petronio, il compositore Bruno Maderna, e ora noi, cerchiamo di esprimere: riflessioni sull’assurdità dell’esistenza e su un mondo che si sta disgregando. E qui emerge ciò che l’arte può fare: nonostante la serietà e la gravità del tema, Satyricon è un’opera di straordinaria originalità e intrattenimento».
A rendere ancora più interessante Satyricon, opera straordinaria dal punto di vista della forma e delle sue molteplici possibilità interpretative, è il coinvolgimento attivo di alcuni studenti della scuola per il Commercio, Turismo e Servizi "Luigi Einaudi" di Bolzano. Tra i principali poli tecnologici e di innovazione dell'intera provincia, il CTS si distingue per i diversi percorsi di formazione di base, tra tutti il Corso Backstage – Assistente tecnico dello spettacolo, un percorso quadriennale rivolto a giovani che intendono formarsi professionalmente nel backstage dello spettacolo, nell’ambito scenotecnico dell’audiovisivo e post produzione, dell’illuminotecnica e dell’organizzazione. Agli studenti del CTS "Luigi Einaudi" la regista Manu Lalli ha dedicato un apposito progetto educational grazie al quale i ragazzi diverranno protagonisti in scena insieme ad attori, cantanti e musicisti professionisti.
CAST VOCALE
Data la varietà della sua scrittura e la complessità formale, Satyricon ha richiamato un cast vocale formato da musicisti di diversa estrazione ed esperienza: Costanza Savarese, performer vocale e chitarrista solista, nei ruoli di Scintilla e Fortunata; Eleonora Bordonaro, interprete siciliana di musica popolare, interpreta Quartilla; il soprano Patrizia Polia, la cui vocalità le consente di spaziare dall’opera alla musica sinfonica e da camera, sarà Criside; il tenore Marcello Nardis, voce particolarmente dedita al repertorio liederistico, nei panni di Trimalchio. Completano il cast individuato da Clarry Bartha, casting manager di questa produzione, Joel O’Cangha (Habinnas), la cui espressione è legata soprattutto al mondo del musical, il basso Renzo Ran (Niceros), David Ravignani (Eumolpus), ex architetto con un’innata passione per il canto che gli consente di spaziare dalla polifonia antica al repertorio contemporaneo, e il soprano franco-rumeno Gloria Tronel (Scintilla, Ensemble).
Manu Lalli
Drammaturga, regista teatrale e d’opera italiana, nel 1993 Manu Lalli fonda a Firenze la Compagnia Venti Lucenti. Scrive e porta in scena spettacoli di prosa e drammaturgie originali in Italia e all’estero collaborando con enti, teatri, scuole e fondazioni liriche e sinfoniche sul territorio nazionale ed estero. Firma regie di opere liriche con alcuni tra i più importanti Festival italiani e dal 2007, con Venti Lucenti, si dedica alla divulgazione e all’avvicinamento dei più giovani all’opera lirica, alla musica sinfonica e alla prosa. Scrive e dirige spettacoli d’opera e di prosa originali e firma progetti educational in cui i bambini e ragazzi delle scuole sono protagonisti in scena insieme ad attori, cantanti e musicisti professionisti. È docente di arte scenica in percorsi di formazione per cantanti lirici e per studenti dell’Università degli Studi di Firenze.
Daniele Leone
Daniele Leone nasce a Roma nel 1961. Nel 1979 si diploma al liceo artistico e dal 1981 frequenta il corso di Scenografia del professor Cantatore all'Accademia delle Belle Arti di Roma dove si diploma nel 1986. Il suo incontro con la realizzazione scenografica avviene nel 1984 nel laboratorio S.T.O.A di Walter Pace. A partire dal 1993 collabora con diversi teatri e laboratori, tra i quali Spazio Scenico di Roma dove affina la propria tecnica di pittura sui fondali con il Maestro Luciano Proietti.
Fino al 2013, per Spazio Scenico, realizza fondali e sipari teatrali di ogni dimensione, soggetto e stile per i maggiori teatri nazionali ed esteri. Cresce professionalmente dando forma a molti progetti creativi di Ezio Frigerio, successivamente inizia una fertile collaborazione con Hugo De Ana, lavora a molti spettacoli importanti curati da Mauro Carosi e per Franco Zeffirelli. Le sue realizzazioni sono state apprezzate da scenografi importanti come Daniel Bianco, Bruno Buonincontri, Alessandro Camera, Carlo Centolavigna, Alessandro Ciammarughi, Piero Faggioni, Guido Fiorato e Dario Fo.
Gianni Mirenda
Nasce a Firenze nel 1958 e nel 1980 entra nello staff tecnico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, dove ricopre vari ruoli sempre nell’ambito dell’illuminazione scenica. Nel 1996 collabora al debutto del Maggio Musicale Fiorentino a Tokyo e Yokohama e, nel 1997, è a Shanghai ad inaugurare il Gran Theatre appena costruito. Negli ultimi 15 anni ha lavorato con i più famosi registi e coreografi del teatro musicale quali: Ronconi, Pizzi, Vick, Miller, Carsen,
Cavani, Zeffirelli ed ha collaborato al “battesimo” lirico di registi cinematografici quali: Friedkin e Özpetek e di artisti provenienti dalle più diverse esperienze come ad esempio La Fura del Baus per i quali sta curando il riallestimento della tetralogia di Wagner sia in Spagna che negli USA. Per la televisione ha partecipato a diverse trasmissioni live di opere e balletti e a registrazioni di dvd per Rai Trade quali: Lady Macbeth del Distretto di Mcensk e Il ratto dal serraglio.
Tonino Battista
La formazione e la pratica della direzione d’orchestra e della composizione gli conferiscono una particolare profondità di comprensione e interpretazione di partiture di tutte le epoche e la capacità di misurarsi alla pari con i nuovi linguaggi, inclusa l’esperienza elettroacustica e quella dell’improvvisazione, qualificandosi tra i più versatili direttori della scena internazionale. Dopo aver studiato Pianoforte, Composizione e Musica Elettronica al Conservatorio di Perugia, studia Direzione d’Orchestra con Daniele Gatti con Peter Eötvös. Nel 1996, a Darmstadt, vince il concorso di direttore d’orchestra e Stockhausen lo annovera tra i suoi interpreti preferiti. Dal 2000 al 2004 è direttore principale della Kyoto Philharmonic Chamber Orchestra. Nel 2016 è nominato direttore residente per la musica contemporanea dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese. Dal 2009 è direttore principale e coordinatore artistico del Parco della Musica Contemporanea Ensemble all’Auditorium Parco della Musica di Roma. È Professore ordinario di “Elementi di Composizione e Analisi per la Didattica della Musica” al Conservatorio di Musica di Benevento.
PARTNER
Un ringraziamento speciale va a tutti partner istituzionali: il Ministero della Cultura, la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, le Province autonome e i Comuni di Trento e Bolzano, Alperia, Stiftung Sparkasse, Schenk, Mediocredito Trentino Alto Adige e tutti i partner che ogni anno sostengono con convinzione il lavoro della Fondazione Haydn.
INFORMAZIONI
Maggiori informazioni e biglietti sul sito www.haydn.it