A pochi giorni di distanza dal concerto che ha visto nuovamente il maestro Daniele Gatti sul podio del Teatro, l’87ºFestival del Maggio prosegue con un altro appuntamento sinfonico. Giovedì 15 maggio alle ore 20 - in Sala Zubin Mehta - il debutto di Timur Zangiev alla guida dell’Orchestra del Maggio; in cartellone le musiche di Sergej Prokof’ev e Pëtr Il'ič Čajkovskij.
Solista al pianoforte Alexander Gadjiev, che torna dopo il suo esordio dello scorso giugno tenuto con la direzione di Zubin Mehta.
Il maestro Zangiev, alla sua prima esibizione al Maggio, si è formato al conservatorio "Čajkovskij” di Mosca e nonostante la giovanissima età il suo repertorio comprende già oltre 50 produzioni d'opera e balletto. Nel giugno 2022 è diventato direttore ospite principale del Teatro Michajlovskij di San Pietroburgo e ha debuttato recentemente al Teatro Regio di Torino, dove ha tenuto il concerto inaugurale della stagione 2023. Nello stesso anno ha debuttato sul podio del Teatro alla Scala e, nell’ambito delle stagioni scaligere, ha diretto pochi mesi fa l’Evgenij Onegin di Čajkovskij con un frizzante riscontro sia da parte del pubblico che della critica; è stato inoltre protagonista al Festival di Salisburgo la scorsa estate in una nuova produzione de Il giocatore di Prokof’ev.
La serata si apre con il Concerto n. 2 in sol minore per pianoforte e orchestra di Sergej Prokof’ev: fu composto tra la fine del 1912 e i primi mesi del 1913, prima e durante una serie di viaggi intrapresi dal compositore; il debutto dell’opera fu tuttavia accompagnato da dissensi e perplessità legati al linguaggio aspro, spigoloso e volutamente provocatorio utilizzato da Prokof'ev, che dieci anni dopo nel riscrivere la partitura inserì alcuni passaggi più lirici e cantabili.
Solista nell’esecuzione del Concerto n. 2 è Alexander Gadjiev, fra i più valenti interpreti della sua generazione e vincitore di numerosi premi nel corso della sua carriera tra cui il primo premio al Concorso Internazionale di Sydney 2021, quello del Terence Judd Award 2022 e del Montecarlo “World Piano Masters”.
Segue la celeberrima Sinfonia n. 6 in si minore op. 74, conosciuta come Patetica di Pëtr Il'ič Čajkovskij: gli abbozzi vennero iniziati nell’inverno del 1893 con varie tappe di lavorazione e l'orchestrazione fu portata a termine entro la stessa estate. Questa sinfonia nacque a partire da un programma strettamente personale che l’autore non volle rivelare, poiché in esso erano racchiusi i suoi pensieri più intimi.