Venerdì 15 settembre 2023 alle ore 20.30, all’Opera Carlo Felice Genova si terrà il concerto Rachmaninov 150, omaggio a Sergej Rachmaninov nel 150° anniversario della nascita, realizzato in collaborazione con la GOG Giovine Orchestra Genovese. Donato Renzetti, Direttore emerito dell’Opera Carlo Felice, sarà alla direzione dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice e dei solistiPietro Fabbri, attore, e Irene Cerboncini, soprano.
La collaborazione tra la Fondazione Teatro Carlo Felice e la GOG nasce nel 2021, ed è volta a rafforzare il legame tra le due istituzioni, accomunate dalla particolare attenzione alla valorizzazione del repertorio contemporaneo. Attraverso questa collaborazione, la musica contemporanea viene inserita in un’ottica vasta, che comprende l’accostamento di prime esecuzioni commissionate ad hoc con brani della tradizione otto-novecentesca. In occasione di Rachmaninov 150 – concerto inaugurale della Stagione della GOG – la Fondazione Teatro Carlo Felice e la GOG hanno commissionato alla compositrice Silvia Colasanti la nuova versione per attore, soprano e orchestra di Arianna e il Minotauro, in programma con i Nocturnes L 98 di Claude Debussy e le Danze sinfoniche op. 45 di Sergej Rachmaninov.
Il programma si apre con la prima esecuzione assoluta di Arianna e il Minotauro nella nuova versione per attore, soprano e orchestra di Silvia Colasanti – compositrice tra le più influenti della scena contemporanea italiana ed europea. La poetica di Colasanti si articola «tra gusto “materico” del suono, forte lirismo e ricchezza di registri», le sue composizioni vengono regolarmente eseguite dalle più importanti istituzioni musicali a livello internazionale. Nella nota introduttiva ad Arianna e il Minotauro si legge: «in Arianna e il Minotauro, su libretto di Giorgio Ferrara e René De Ceccatty, la consueta dialettica tra parola recitata e musica che caratterizza la tradizione musicale del melologo, si intreccia anche con il canto, in una moltiplicazione ulteriore di possibilità espressive. Il mito di un mostro terrificante si trasforma, in questo melologo, in un dramma “umano”: alla forza del Minotauro non s’accompagna il pensiero e la capacità di distinguere il bene dal male, la consapevolezza dei propri sentimenti, ma solo un sentire confuso e innocente, che fanno del mostro, del diverso, non un nemico, ma una vittima, un ingenuo condannato a vivere nel corpo di un essere mostruoso. A lui si contrappone l’uomo come reale carnefice, capace d’inganno e falsa amicizia – qui rappresentato da Arianna, sorellastra del Minotauro perché figlia della stessa madre Pasifae. […] La partitura musicale è ricca di contrasti che raccontano la doppia anima del Minotauro e la sua confusione: spesso ad aggressivi ostinati ritmici si alternano momenti immobili e rarefatti, durante i quali il Minotauro si interroga, dialoga con sé stesso, sogna di essere un uomo. La musica incastona le linee vocali dei protagonisti e diventa protagonista esso stesso in alcuni snodi formali dell’azione».
A seguire, Nocturnes, trittico sinfonico per coro femminile e orchestra composto da Claude Debussytra il 1897 e il 1899. La prima esecuzione si tenne a Parigi nel 1901. Nocturnesè una composizione dai tratti originali, innovativa sia nel contenuto armonico-melodico, sia nella struttura formale. Debussy si avvicina alla forma del poema sinfonico, ma l’unico vero programma di riferimento si trova proprio nel titolo, che vuole suggerire le suggestioni evocate, mantenendo ampio spazio di interpretazione. Ciascuno dei tre notturni – Nuages, Fètese Sirènes– procede secondo un percorso proprio e svincolato da ogni necessità di un orientamento predefinito. Così Debussy descrive il proprio lavoro nella nota introduttiva a Nocturnes: «Il titolo Nocturnes vuole assumere qui un significato più generale e soprattutto più decorativo. Non si tratta dunque della forma abituale del Notturno, ma di tutto ciò che la parola contiene di impressioni e di luci particolari. Nuages: è l'aspetto immutabile del cielo con la lenta e malinconica processione delle nuvole, che termina in una grigia agonia dolcemente tinta di bianco. Fétes: è il movimento, il ritmo danzante dell'atmosfera con bagliori di luce improvvisa, è anche l'episodio di un corteo (visione abbagliante e chimerica) che passa attraverso la festa e vi si confonde; ma il fondo rimane, ostinato, ed è sempre la festa con la sua mescolanza di musica, di polvere luminosa, che partecipa a un ritmo totale. Sirènes: è il mare e il suo ritmo innumerevole, poi, tra le onde argentate di luna, si ode, ride e passa il canto misterioso delle sirene».
Il programma si conclude con le Danze sinfoniche op. 45 di Sergej Rachmaninov, composte nel 1940. La prima esecuzione delle Danze si tenne a Philadelphia nel gennaio del 1941, e con esse si chiude il catalogo del compositore, che sarebbe mancato solo due anni più tardi, nel 1943. Rachmaninov struttura il brano come una sinfonia in tre tempi, in cui la componente ritmica di ciascun movimento è il principale riferimento alla musica per danza. In esse il compositore racchiude molti degli elementi che caratterizzano il suo stile, come la ricchezza del colore – con un organico ampio e dal grande potenziale espressivo – il frequente rimando a temi propri del folklore russo, più che mai cari al compositore rifugiato negli Stati Uniti, nonché temi della tradizione religiosa russa ed europea. Le Danze sinfoniche si possono considerare un vero e proprio testamento artistico di Rachmaninov, che a margine della partitura autografa scrisse «Ti ringrazio, Signore».
Ingresso libero
Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it
Rachmaninov 150
Musiche di Silvia Colasanti, Claude Debussy e Sergej Rachmaninov
Attore Pietro Fabbri
Soprano Irene Cerboncini
Direttore Donato Renzetti
Orchestra e Coro dell’Opera Carlo Felice Genova
Maestro del coro Claudio Marino Moretti
Venerdì 15 settembre 2023, ore 20.30
Biografie:
Silvia Colasanti, compositrice, vince lo European Composer Award (Berlino) nel 2013. Nel 2017 è nominata dal Presidente della Repubblica Mattarella Ufficiale della Repubblica. Nel 2021 riceve il ‘Franco Buitoni Award’, premio istituito dalla fondatrice del BBTrust Ilaria Borletti Buitoni. Insegna al Conservatorio S. Cecilia di Roma.
È presente con le proprie composizioni nelle principali istituzioni musicali internazionali. Di fondamentale importanza per la costruzione della sua poetica, tra gusto “materico” del suono, forte lirismo e ricchezza di registri, è la collaborazione con solisti e direttori di calibro internazionale, quali Jurowski, Bashmet, Accardo, Geringas, Dessay, Abbado, Quarta, Pascal. Tra i prossimi progetti una nuova opera su testo di Erri De Luca per il Teatro dell'Opera di Roma, e una nuova opera su libretto di Paolo Nori intorno alla figura di Anna Achmatova per il Teatro alla Scala di Milano. Ha da poco concluso la residenza presso La Toscanini di Parma, e presso l'Orchestra Sinfonica di Milano, il concorso ‘Paganini’ di Genova e il Tibor Varga International Violin Competition di Sion le commissionano i pezzi d'obbligo per l'anno 2023. Firma le musiche per la Medea di Euripide con la regia di Federico Tiezzi rappresentata al Teatro greco di Siracusa per la Fondazione Inda. Nel 2020 è uscito il CD di Quartetti d'archi, interpretati dal Quartetto Nous per la Brilliant Classic. Il suo primo cd monografico s’intitola In-Canto (2011), cui segue la pubblicazione di Requiem (2018), sempre per Dynamic. Le sue opere sono pubblicate da Casa Ricordi.
Attore, Pietro Fabbri nasce a Firenze nel 1967, ma è a Genova che lavora stabilmente. Partecipa dal 1988 a numerose produzioni del Teatro della Tosse dove incontra vari registi (Aldo Trionfo, Tonino Conte, Egisto Marcucci, Filippo Crivelli, Sergio Maifredi, Massimiliano Civica, Emanuele Conte, Amedeo Romeo, Andrea Collavino). Al 2002 risale la prima regia, Radio Teatro. Mostrando particolare disposizione a mescolare il teatro alla musica, si specializza nella realizzazione di eventi dedicati alla musica popolare e classica. Ai bambini si dedica come attore - è interprete di Pinocchio in vari spettacoli e di Pierino nella fiaba musicale di Prokof'ev prodotta dalla dall’Orchestra Sinfonica di Savona diretta da Pietro Borgonovo, come regista e docente. Al Teatro della Tosse svolge anche un’attività dietro le quinte a fianco della direzione artistica ed è responsabile dei laboratori di teatro della Falegnameria. Nella stagione 2010/12 Pietro Fabbri crea il Gruppo di lettura Feltrinelli – Teatro della Tosse che conta più di trecentocinquanta iscritti.
Il soprano Irene Cerboncini ha compiuto i suoi studi a Genova, dove si è laureata in Lettere e Filosofia. Contemporaneamente alla formazione universitaria, ha studiato canto lirico sotto la guida del tenore Luciano Saldari.
Nel 2003 debutta con Turandot all’Opera Carlo Felice Genova diretta da Bruno Bartoletti, con la regia di Giuliano Montaldo, nella prima esecuzione italiana del finale di Luciano Berio, nel 2004 ha interpretato nuovamente Turandot per il Teatro alla Scala. Da allora la sua carriera l’ha portata ad esibirsi in produzioni e recital di grande rilievo a livello internazionale. Dal 2021 collabora con la prestigiosa Associazione GOG per portare la cultura musicale nelle scuole attraverso lezioni-concerto e recitals ad hoc. Da sempre impegnata in Concerti di beneficenza ( per Emergency, Ospedale Gaslini, Case di riposo, ecc) ha cantato il 27 febbraio 2023 con l'Orchestra Allegro Moderato di Milano per un progetto per la musica e la disabilità in Madagascar ed è Donatrice di Musica presso il reparto di Oncologia di San Martino, Genova.
Donato Renzetti è uno dei più stimati direttori d'orchestra della scuola italiana. Ha diretto molte delle più prestigiose orchestre, tra cui la London Sinfonietta, la London Philharmonic, la Philharmonia Orchestra, la English Chamber Orchestra, la DSO Berlin, la Tokyo Philharmonic, l'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, tutta la RAI Orchestre, la Dallas Symphony, la Belgian Radio and Television Orchestra a Bruxelles, l’Orchestre National du Capitol de Toulouse e l’Orchestre National de Lyon. Direttore principale dell'Orchestra Regionale Toscana dal 1987 al 1992, dal 2004 al 2007 è stato anche direttore principale ospite del Teatro Real de Sao Carlos e direttore artistico e musicale dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana dal 2007 al 2013. Nel 2015 è stato nominato direttore della Filarmonica Gioachino Rossini. Per 30 anni ha insegnato direzione d'orchestra all'Accademia Musicale Pescarese. Nel 2019 trasferisce la sua attività didattica all'Alta Scuola di Perfezionamento di Saluzzo, in collaborazione con la Filarmonica Teatro Regio Torino.
Claudio Marino Moretti studia composizione con Franco Donatoni e pianoforte con Antonio Ballista. Collabora per alcuni anni con Mino Bordignon ai Civici cori di Milano e successivamente con Bruno Casoni al Teatro Regio di Torino. Fonda il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino e del Conservatorio di Torino col quale svolge un’intensa attività didattica e concertistica. Dal 2001 è maestro del coro del Teatro Regio di Torino col quale tra le altre cose incide a Colonia, assieme al Coro della Radio di Colonia e al Coro della Radio di Amburgo, il Requiem di Giuseppe Verdi con la direzione di Semyon Bychkov. Dal 2008 al 2021 è maestro del coro del Teatro La Fenice di Venezia che prepara, oltre che nel grande repertorio operistico e sinfonico, per la prima mondiale del Requiem di Bruno Maderna e successivamente di Intolleranza di Luigi Nono. Ha tenuto molti concerti con repertori che spaziano dall’integrale dei mottetti di Bach ai compositori del Novecento storico e contemporaneo. Ha collaborato con direttori d’orchestra quali Luisi, Noseda, Campanella, Frizza, Chung, Gardiner, Harding, Prêtre, Plasson, Bychkov, Abbado e molti altri. Dal 2022 è maestro del coro dell’Opera Carlo Felice Genova.
La storia dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice inizia nei primi anni del ‘900; l’attività sinfonica e operistica è da allora continuativa. Con un repertorio che spazia dal Seicento alla musica contemporanea, la compagine si distingue per produttività e versatilità. Sul podio si avvicendano direttori di rilevanza internazionale, per citarne solo alcuni: Victor De Sabata, Igor Stravinsky, Franco Capuana, Sergiu Celibidache, Hermann Scherchen, Claudio Abbado, Alceo Galliera, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Mstislav Rostropovič, Gianandrea Gavazzeni, Daniel Oren, Antonio Pappano, Christian Thielemann, Daniele Gatti, Gennadij Roždestvenskij, Bruno Campanella, Zubin Mehta, Nello Santi, Sir Neville Marriner, Kyrill Petrenko, Hartmut Haenchen, Vladimir Fedoseev, Andrea Battistoni, Fabio Luisi (Direttore onorario), Donato Renzetti (Direttore emerito). Dal 2022 Riccardo Minasi è il Direttore musicale. Numerose sono le incisioni registrate al Teatro Carlo Felice, in particolare di produzioni liriche, per etichette quali Deutsche Grammophon, Decca, Sony, TDK, Rai-Trade, Nuova Era Records, Arthaus Musik, Dynamic, Bongiovanni, Denon/Nippon Columbia e BMG-Ricordi. L’alto livello artistico consolidato negli anni le consente di prendere parte a manifestazioni di grande prestigio quali il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il Ravello Festival, il Festival di musica sacra Anima Mundi di Pisa, e d’esibirsi in importanti sedi nazionali e internazionali quali il Parco della Musica di Roma, il Teatro degli Arcimboldi di Milano, l’Auditorium della Conciliazione di Roma, il Teatro dal Verme di Milano, la Royal Opera House di Muscat, la Astana Opera, il Marinsky Concert Hall, la Basilica di S. Francesco ad Assisi.
Il Coro dell’Opera Carlo Felice Genova nasce nell’anno dell’inaugurazione del Teatro, nel 1828; nell’arco di 170 anni, la formazione ha acquisito un rilievo notevole nel panorama nazionale. Oltre all’interpretazione del repertorio lirico, dal Barocco ai giorni nostri, connaturata all’attività operistica del Teatro, il Coro dell’Opera Carlo Felice Genova si è dedicato all’esplorazione e all’esecuzione delle forme polifoniche medievali e rinascimentali, del repertorio corale barocco e classico, delle grandi composizioni sinfonico-corali classiche, romantiche e tardo romantiche per arrivare alle multiformi espressioni musicali novecentesche. L’esperienza artistica del complesso si è sviluppata con l’indispensabile apporto di prestigiosi maestri che, sin dalla sua costituzione, hanno operato all’insegna di un graduale quanto costante processo di affinamento qualitativo. Si ricordano in particolare Lido Nistri, Leone Magiera, Bruno Pizzi, Tullio Boni, Adolfo Fanfani, Ferruccio Lozer, Dante Ghersi, Marco Faelli, Gianfranco Cosmi, Fulvio Angius, Fulvio Fogliazza, e in tempi più recenti, Ciro Visco, Giovanni Andreoli, Lorenzo Fratini, Marco Balderi, Pablo Assante e Franco Sebastiani. Particolarmente significativa la collaborazione con grandi direttori d’orchestra quali Mstislav Rostropovič, Giannandrea Gavazzeni, Spiros Argiris, Peter Maag, Gary Bertini, Antonio Pappano, Yuri Ahronovitch, Christian Thielemann, Daniel Oren, Bruno Bartoletti, Rafael Frühbeck de Burgos, Nello Santi, Lorin Maazel, Bruno Campanella, Nicola Luisotti, Donato Renzetti, Gianluigi Gelmetti, Michel Plasson e Fabio Luisi.
IL CONCERTO INAUGURALE DEL 15 SETTEMBRE RAPPRESENTA UNA ULTERIORE CONFERMA DELLA COLLABORAZIONE FRA LA FONDAZIONE TEATRO CARLO FELICE E LA GOG -GIOVINE ORCHESTRA GENOVESE. IN ESSO, COME NEI PRECEDENTI DUE CONCERTI, SI REALIZZA QUELL’INTESA MUSICALE E CULTURALE CHE HA ISPIRATO IL PROGRAMMA DI QUESTO CONCERTO SINFONICO DI GRANDE INTERESSE.
VOGLIO SOTTOLINEARE CHE ANCHE IN QUESTA OCCASIONE SI RINNOVA UNA PARTICOLARE ATTENZIONE AL TEMA DELLA MUSICA DI OGGI, ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE DI UNA DELLE PIU’ IMPORTANTI COMPOSITRICI ITALIANE, SILVIA COLASANTI, CHE PRESENTERA’ IN PRIMA ASSOLUTA UNA SUA ELABORAZIONE DELL “ARIANNA E IL MINOTAURO “CON IRENE CERBONCINI E PIETRO FABBRI.
MA IL CUORE DELLA COLLABORAZIONE FRA FONDAZIONE E GOG LO SI DEVE VEDERE NELLA PRESENZA SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO DELLA “NOSTRA” ORCHESTRA, DEL “NOSTRO” CORO (COSI’ AFFETTIVAMENTE LI SENTIAMO) E DELLA BACCHETTA DI UN GRANDE DIRETTORE COME DONATO RENZETTI. CAPOSALDO DEL CONCERTO SARANNO LE DANZE SINFONICHE DI RACHMANINOV. STRAORDINARIO PERSONAGGIO DI COMPOSITORE ED ESECUTORE CHE NEL 150 ° DELLA SUA NASCITA E’ STATO RICORDATO CON GRANDE SUCCESSO IN TUTTO IL MONDO.
INFINE L’APERTURA ALLA CITTA’ DI QUESTO CONCERTO VUOLE DARE UN SEGNALE DELLA PIU’ IMPORTANTE MISSIONE, OGGI, CHE CI È AFFIDATA DALLA SOCIETA’ E DALLE ISTITUZIONI, QUELLA DELLA EDUCAZIONE E DIFFUSIONE DELLA MUSICA COLTA. CONFIDIAMO CHE LA CITTA’ RISPONDA CON LO STESSO ENTUSIASMO CON CUI CI PREPARIAMO A RIPARTIRE CON LE NUOVE STAGIONI 23/24.
NICOLA COSTA
La Fondazione Teatro Carlo Felice persegue con determinazione l’obiettivo statutario dell’educazione musicale della collettività.
In particolare, il concerto inaugurale congiunto con la GOG – Giovine Orchestra Genovese, giunto al terzo appuntamento, appare altamente rappresentativo di quelle cooperazioni integrate tra Enti Musicali capaci di offrire la più alta qualità artistica.
Azioni di sistema che onorano altresì il rilevante impegno istituzionale che il Comune di Genova, la Regione Liguria, il Ministero della Cultura ed il Socio Iren destinano al Teatro Carlo Felice.
A ciò, negli ultimi anni, si è unita una azione promozionale della musica nei confronti delle nuove generazioni che non ha precedenti per numero e qualità di presenze a Teatro, oltre che per appuntamenti seminariali e formativi.
Claudio Orazi
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Comunicato Stampa