Dopo il caloroso e intenso successo della Salome inaugurale, la programmazione operistica nell’ambito dell’ 87º Festival del Maggio Musicale Fiorentino prosegue con Der junge Lord, opera in due atti di Hans Werner Henze su libretto della poetessa austriaca Ingeborg Bachmann. Opera e libretto s’ispirano alla fiaba La scimmia come uomo di Wilhelm Hauff, un favolista tedesco del XIX secolo.
L’opera è rappresentata per la prima volta nelle stagioni del Maggio e per la prima volta in Italia in lingua originale: la prima recita è domenica 25 maggio, alle ore 17, le repliche mercoledì 28 (ore 20) e sabato 31 (ore 15:30).
Sul podio della Sala Grande del Maggio il maestro Markus Stenz, che in Teatro ha debuttato nell’autunno del 1990 in un concerto sinfonico dove diresse proprio una composizione di Henze, ossia la Barcarola. La regia dello spettacolo è affidata a Daniele Menghini, al suo debutto assoluto sulle scene fiorentine. Il maestro del Coro del Maggio è Lorenzo Fratini; la maestra del Coro di voci bianche dell’Accademia del Maggio è Sara Matteucci.
In questo nuovo allestimento le scene sono di Davide Signorini, i costumi di Nika Campisi e le luci di Gianni Bertoli.
Protagonisti inoltre i ballerini della Compagnia KOMOCO che danzeranno sulle basi della coreografia curata da Sofia Nappi; l’assistente alla coreografia è Adriano Popolo Rubbio.
Il cast è formato dall’attore Giovanni Franzoni nella parte di Sir Edgar e - nella corposa compagnia di canto – da Levent Bakirci come Sein Sekretär (il suo segretario; da Matteo Falcier nella parte di Lord Barrat; Marily Santoro veste i panni di Luise; Caterina Dellaere interpreta Begonia; Andreas Mattersberger è Der Bürgermeister e Marina Comparato interpreta la Baronin Grünwiesel. Marily Santoro è Luise e Antonio Mandrillo è Wilhelm.
Un grande numero di talenti ed ex talenti dell’Accademia del Maggio completa la compagnia di canto: Yurii Strakhov è Oberjustizrat Hasentreffer; Gonzalo Godoy Sepúlveda è Ökonomierat Scharf; il Professor von Mucker è interpretato da Lorenzo Martelli; Aloisia de Nardis veste i panni di Frau Oberjustizrat Hasentreffer, Nikoletta Hertsak interpreta Ida; Letizia Bertoldi è Ein Kammermädchen; Ioanna Kykna è Frau von Hufnagel e Davide Sodini è Ein Lichtputzer.
L’opera:
Poliedrico compositore tedesco, Hans Werner Henze vanta una produzione che spazia dal genere sinfonico alle musiche per il cinema fino all’opera lirica.
Sesta opera del suo catalogo, Der junge Lord fu composta nel 1964 su libretto dell’amica scrittrice Ingeborg Bachmann, la quale si ispirò alla fiaba “La scimmia come uomo” di Wilhelm Hauff, un favolista tedesco del XIX secolo. Il debutto alla Deutsche Oper di Berlino nel 1965 sotto la direzione di Christoph von Dohnányi fece così tanto scalpore che l’opera fu ben presto allestita nei maggiori teatri europei. In un’immaginaria cittadina tedesca di provincia la vita degli abitanti viene stravolta dall’arrivo di un nobile inglese, l’enigmatico Lord Edgar con il suo improbabile seguito di personaggi bizzarri. Tra essi vi è anche il nipote, il giovane Lord Barrat, che attrae e inquieta gli altri protagonisti dell’opera con i suoi strani modi di fare. Pur di tenere il passo dei nuovi arrivati, gli abitanti cercano di compiacere in ogni modo il giovane Lord, salvo poi scoprire solo alla fine di essere stati ingannati: nei panni di Lord Barrat si cela infatti una scimmia ammaestrata di un circo.
Nonostante siano presenti elementi tipici dell’opera comica di tradizione settecentesca che le conferiscono un’apparente leggerezza, l’opera di Henze è tuttavia una riflessione amara sull’ipocrisia della società benpensante e sull’emarginazione dell’individuo, tematiche tradotte in una scrittura a tratti corrosiva e tagliente anche se inserita nel rassicurante ambito della tonalità.