Martedì 23 maggio 2023
Sala Verdi del Conservatorio di Milano
via Conservatorio 12, Milano
Il nuovo direttore musicale Sebastiano Rolli dirige l’Orchestra UNIMI sul palco della Sala Verdi del Conservatorio di Milano, nel concerto che chiude la Stagione 2022/2023
In programma l’Idillio di Sigfrido di Wagner, la Sinfonia n. 7 di Beethoven e la riscoperta della Meditazione per violino e archi di Bruno Bettinelli, in collaborazione con Associazione NoMus
Ingresso gratuito sino a esaurimento posti tramite la piattaforma Eventbrite
Info: 338 2444952 (h 10-14) | [email protected]
Milano, 18.05.2023 | Si chiude martedì 23 maggio, alle ore 20.30, la 23ª Stagione dell’Orchestra UNIMI. Il concerto conclusivo andrà in scena sul palco della Sala Verdi del Conservatorio di Milano, a sancire anche quest’anno la preziosa collaborazione tra il Conservatorio di Milano e la Fondazione UNIMI.
A dirigere l’Orchestra UNIMI sarà Sebastiano Rolli, che martedì chiuderà il suo primo ciclo in veste di direttore musicale dell’Orchestra dell’Ateneo milanese. «È quasi un anno che la nostra collaborazione ha vita e credo che la mia soddisfazione sia tangibile – dichiara Sebastiano Rolli. – L'orchestra si è confrontata con autori e repertori differenti (penso a Poulenc, Shostakovich, Parisi) senza dimenticare i classici. Attraverso gli stili compositivi e interpretativi, l'orchestra ha dato prova di versatilità e vitalità. Gli impegni non sono finiti e le sfide continuano, forse per questo respiriamo entusiasmo e voglia di fare. Il bilancio è positivo e lascia intuire un futuro prossimo sempre stimolante».
La serata conclusiva vedrà l’esecuzione dell’Idillio di Sigfrido di Richard Wagner, la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven e la riscoperta del brano Meditazione per violino e archi del compositore milanese Bruno Bettinelli (1913-2004), a lungo rimasta inedita e ritrovata solo nel 2005, dopo la morte del compositore. Un’esecuzione rara, che riscopre una pagina poco conosciuta del patrimonio musicale italiano, frutto della proficua collaborazione tra la Fondazione UNIMI e l’Associazione NoMus.
Completato nel 1942, la Meditazione per violino e archi è brano raccolto e intenso, nel solco delle numerose méditations per strumento solista e orchestra eseguite sul finire dell’Ottocento nelle sale da concerto europee come alternativa ai più tradizionali adagio. Dopo essersi persa tra le moltissime carte che costituiscono il ricco corpus creativo di Bruno Bettinelli (1913-2004) – compositore milanese tra i grandi protagonisti del panorama musicale italiano del secolo scorso nonché attivo nella formazione di molti dei più illustri musicisti del secondo Novecento, quali Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Maurizio Pollini e molti altri – la partitura fu ritrovata dalla moglie Silvia Bianchera, cantante e compositrice a sua volta, solo nel 2005, un anno dopo la morte del compositore.
Il concerto sarà aperto dall’esecuzione del celebre Idillio di Sigrifido, originariamente composto da Richard Wagner (1813-1883) nel 1870 per la moglie Cosima. Un vero e proprio “regalo sinfonico di compleanno”, come scritto in partitura da Wagner stesso nella dedica alla consorte, dal carattere intimo e familiare. Nel 1878 Wagner ne trasse una versione orchestrale di più ampio respiro destinata a conquistare per sempre il pubblico delle sale da concerto.
A completare il programma della serata sarà la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven (1770-1827), terminata nel 1812 ed eseguita per la prima volta in pubblico nell'aula magna dell’Università di Vienna, l’8 dicembre 1813, e significativamente eseguita, a chiudere la Stagione 2022/2023, proprio da un’Orchestra d’ateneo. Proposta all’epoca in occasione di un concerto benefico organizzato in favore dei soldati austriaci e bavaresi rimasti feriti nel corso della battaglia di Hanau, la Settima beethoveniana fu da subito apprezzata dal pubblico che del secondo movimento, Allegretto, chiese e ottenne il bis. Wagner ne rimarrà colpito per l’incessante incedere ritmico che caratterizza l’intera partitura.
Il concerto, in collaborazione con Associazione NoMus e con il Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano, sarà anticipato, alle ore 19.15, dalla conversazione tra il direttore musicale dell’Orchestra UNIMI, Sebastiano Rolli, e Carlo Maria Cella.
L’ingresso al concerto è gratuito sino a esaurimento dei posti previa prenotazione tramite la piattaforma Eventbrite. Info: 338 2444952 (h 10-14) | [email protected]
Programma
Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano – Sala Verdi
23 maggio 2023
ore 19.15 – Sebastiano Rolli conversa con Carlo Maria Cella
ore 20.30 – Concerto
Orchestra dell’Università degli Studi di Milano
Sebastiano Rolli, direttore
Bruno Bettinelli (1913-2004), Meditazione per violino e archi
Richard Wagner (1813-1883), L’idillio di Sigfrido
Ludwig van Beethoven (1770-1827), Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92
In collaborazione con Associazione NoMus – Milano
e Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano
Biografie
Sebastiano Rolli inizia giovanissimo a occuparsi di musica con il padre direttore di coro. Dopo gli studi di musica da camera e composizione presso i Conservatori di Parma e Milano si dedica all'approfondimento della drammaturgia musicale nei suoi aspetti stilistici riguardanti la prassi esecutiva sotto la guida di studiosi del calibro di Marcello Conati e Pierluigi Petrobelli. Fra le sue numerose pubblicazioni, gli studi critici su: Giuseppe Verdi. I maestri del melodramma e Giuseppe Di Stefano. I suoi personaggi per Azzali Editori, Cleofonte Campanini. Liebeslied per M.u.p.
Viene invitato da istituzioni musicali internazionali (fra cui i corsi “Mythos” della Fondazione Arturo Toscanini e Fondazione Teatro alla Scala di Milano) e Conservatori a tenere masterclass di approfondimento sull’interpretazione del repertorio classico e romantico. Negli ultimi anni sono stati pubblicati i DVD di opere donizettiane e belliniane da lui dirette in prima assoluta moderna, condotte su edizioni critiche: Maria de Rudenz, Torquato Tasso, Rosmonda d'Inghilterra di Gaetano Donizetti (per Bongiovanni e Dynamic); La straniera di Bellini (Bongiovanni).
È proprio l'approfondimento del linguaggio del melodramma italiano dell'Ottocento che lo spinge a intraprendere una carriera di direttore d’orchestra che lo porta a dirigere importanti orchestre italiane e internazionali sia nel repertorio lirico che in quello sinfonico. Nelle passate stagioni ha diretto le produzioni di: Macbeth e I puritani alla Slovak National Opera di Bratislava; Maria Stuarda al Teatro Sociale di Rovigo, per la Fondazione Arena di Verona e al Donizetti di Bergamo dove poi è tornato per Il trovatore, Torquato Tasso, Maria de Rudenz, Rosmonda d'Inghilterra.
È stato protagonista di una tournée dedicata al belcanto con Juan Diego Florez alla Concert Hall di Dublino, alla RTÉ National Symphony Orchestra, all'Auditorium nazionale di Città del Messico e Lima, alla radio nazionale di Bratislava e al Festival dell'Alhambra di Granada. Sono seguiti: Anna Bolena e Norma all’Opera di Tenerife; Requiem di Fauré, Quattro pezzi sacri di Verdi e Die Lustige Witwe al Lirico di Cagliari; Il tabarro, Suor Angelica, Gianni Schicchi e Il trovatore all’Opera di Tirana; La Cenerentola e Pierino e il lupo per la Fondazione Arena di Verona in collaborazione con l'Accademia Teatro alla Scala; Lucia di Lammermoor al Regio di Parma, Savona; La sonnambula e La straniera al Festival Bellini del Massimo Bellini di Catania.
Molto intensa negli ultimi anni la sua collaborazione con il Teatro del Maggio Musicale fiorentino: La traviata, Rosmonda d'Inghilterra, La sonnambula e una tournée a Muscat in Oman con L'italiana in Algeri e Il barbiere di Siviglia. Con il Teatro Regio di Parma ha realizzato al Festival Verdi: Falstaff per il bicentenario verdiano 2013 in collaborazione con la Scala di Milano, La traviata in collaborazione con il Comunale di Bologna (in coproduzione con il Teatro lirico di Bolzano); Il trovatore e un gala concert per l'edizione 2022; nelle stagioni liriche del Regio invece ha diretto Lucia di Lammermoor e Roberto Devereux di Donizetti; Petite messe solennelle di Rossini e Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi.
Ha stretto collaborazione con l'Opera di Tel Aviv per Nabucco; con la Fondazione Rete lirica delle Marche con Il trovatore e il Giovedì Grasso di Donizetti; con il Teatro lirico di Sassari per Cavalleria rusticana e I pagliacci (trasmesso sulla rete Sky classica); con la Nouvelle Opera de Fribourg per Il barbiere di Siviglia e Don Pasquale con l'Opéra di Dijon per Macbeth; con la Fenice di Venezia per I lombardi alla prima crociata e con il Cartagena musica festival dove ha diretto una serie di concerti.
Fra i prossimi appuntamenti: Rigoletto a Treviso e Rovigo; Il barbiere di Siviglia all'Opera di Nancy; L'elisir d'amore a Magdeburg e il ritorno alla Fenice di Venezia con I due Foscari.
Orchestra UNIMI – Fondata nel 2000, grazie soprattutto alla volontà dell’allora rettore Paolo Mantegazza, l’Orchestra UNIMI si è negli anni distinta sia per la peculiarità del suo progetto nella realtà universitaria italiana sia per l’attività di divulgazione nella realtà musicale cittadina.
Inizialmente formata da studenti della Statale, che allo studio in Ateneo affiancavano anche studi di Conservatorio, si è in seguito definita come orchestra giovanile che offriva, a musicisti ancora studenti o appena diplomati in Conservatorio, un’attività di formazione propedeutica alla professione in orchestra: a partire dalla Stagione 2021/2022 l’Orchestra UNIMI, ridefinendo il suo ruolo, si configura come una compagine di professionisti.
Dal giugno 2021 infatti la gestione dell’Orchestra UNIMI è stata presa in carico dalla Fondazione UNIMI, lo strumento dell’Università degli Studi di Milano finalizzato a costruire, attraverso la consulenza, la formazione e lo sviluppo di competenze e servizi manageriali, il dealflow accademico in materia di innovazione. Parimenti l’Orchestra UNIMI si interfaccia con la nuova Direzione Innovazione e Trasferimento delle Conoscenze di Ateneo (DIVCO), che persegue la finalità di garantire che il patrimonio di conoscenze e i prodotti della ricerca, i beni di rilievo culturale e artistico, le iniziative di sostegno all’innovazione, all’educazione, alla divulgazione e alla consapevolezza civile, siano promossi e valorizzati presso gli stakeholder sociali: e in questo contesto, nella proposta di programmi e iniziative in ambito culturale e sociale che favoriscano le relazioni con il territorio, l’attività dell’Orchestra UNIMI rientra appieno nel programma di Ateneo di Terza Missione, mettendo a disposizione della comunità universitaria e cittadina un’attività di programmazione e promozione musicale.
Il lavoro artistico dell’Orchestra UNIMI, che si realizza in regolari stagioni concertistiche e che sino alla Stagione 2020-21 si è svolto sotto la direzione musicale di Alessandro Crudele, ha negli anni riservato, oltre che al repertorio sinfonico classico, attenzione alla musica contemporanea: l’Orchestra ha ospitato, tra gli altri, John Axelrod, Paul Badura-Skoda, Antonio Ballista, Umberto Benedetti Michelangeli, Kolja Blacher, Mario Brunello, Bruno Canino, Tito Ceccherini, Enrico Dindo, Ingrid Fliter, Michele Gamba, Giovanni Gnocchi, Viviane Hagner, Karl Leister, Gerhard Oppitz, Fazil Say, Alessandro Taverna, Milan Turkovic e Lilya Zilberstein, avendo anche la possibilità di esibirsi in sale di prestigio come la Tonhalle di Zurigo, il Gewandhaus di Lipsia e il Teatro Olimpico di Vicenza.
A partire dalla Stagione 2022/2023, Sebastiano Rolli ha assunto il ruolo di Direttore musicale dell’Orchestra UNIMI.
Comunicato Stampa