Teatro Verdi, Pisa
10 (20.30) | 12 (15.30) gennaio
“… Lascio per ultimo, ma sarebbe il primo, Bruno Taddia che fa del Poeta un Lenny Bruce (uguale!) se possibile ancora più disincantato e cinico. La recitazione è straordinaria quanto il fraseggio: ogni nota, ogni parola, un colore e un accento diversi. I suoi recitativi andrebbero studiati nei conservatori..."
A. Mattioli, La Stampa.
"La voce di Bruno Taddia, congiunta a una capacità attoriale notevole,
tratteggia uno Schicchi che veramente sfida l’eternità per amore dell’arte."
M. Cazzuffi, Connessi all'Opera
“… brilla il Licinius di Bruno Taddia. Il baritono veste i panni di quello che forse è il personaggio più controverso dell’opera, almeno sotto il profilo della sua genesi musicale. Taddia è un artista a tutto tondo, istrione sulla scena, carismatico nell’accento ed estroso nelle movenze. Rifinito e ben impostato anche il canto, grazie ad uno strumento sicuro e di buon volume…”
M. Faverzani/ G. Panigati, OperaLibera
Bruno Taddiainaugura il 2025 nel segno di Rossini, tornando a interpretare il poeta Prosdocimo ne Il Turco in Italia al Teatro Verdi di Pisa il 10 e 12 gennaio. Queste rappresentano le ultime tappe di una nuova coproduzione già acclamata a Rovigo e Ravenna, che ha messo in luce l’intelligenza scenica e l’eleganza interpretativa del baritono.
“Prosdocimo rappresenta – afferma Taddia – un unicum nella produzione rossiniana: un personaggio che si interroga sull’essenza del teatro e sulla sua complementarità con la vita. Ecco, il dilemma non viene sciolto, ma la sua presenza nella vicenda cristallizza una tematica e rende ambigua perfino la fruizione dell’opera stessa, poiché non riusciamo mai a comprendere se questo personaggio parla a noi, spettatori dello spettacolo, oppure ai personaggi sulla scena. E quindi la sua essenza rende protagonisti anche gli spettatori stessi, in un gioco di rimandi non solo metateatrali, ma anche metatemporali.”
Accanto a Bruno Taddia, il cast di Il Turco in Italia comprende Giuliana Gianfaldoni nel ruolo di Fiorilla, Adolfo Corrado come Selim, Marco Bussi nei panni di Don Geronio, Francisco Brito come Don Narciso, Antonio Garès come Albazar e Francesca Cucuzza nel ruolo di Zaida.
A dirigere l’Orchestra Luigi Cherubini sarà il maestro Hossein Pishkar.
Il team creativo è guidato dal regista Roberto Catalano affiancato per la scenografia da Guido Buganza, per i costumi da Ilaria Ariemme, mentre le luci sono curate da Oscar Frosio
Con una carriera fondata sulla versatilità musicale e intellettuale, Bruno Taddia si distingue come interprete unico e poliedrico.
Ha collaborato con direttori d’orchestra di fama internazionale, tra cui Riccardo Muti, Ottavio Dantone, Gianluigi Gelmetti e Roberto Abbado, e con registi del calibro di Dario Fo, Mario Martone e Valentina Carrasco. Diplomato in violino presso il Conservatorio di Genova e laureato in Filosofia Estetica all’Università di Milano, Taddia unisce una solida preparazione accademica a una rara sensibilità interpretativa, arricchendo ogni sua esibizione.
Recentemente applaudito ne La Vestale di Spontini, rappresentata al Teatro Comunale di Piacenza e al Teatro Pergolesi di Jesi in occasione del 250° anniversario del compositore, Taddia ha riscosso grande successo anche nei ruoli di Gianni Schicchi (nella nuova produzione di Valentina Carrasco, diretta da Michele Gamba) a Bolzano, Don Giovanni a Denver e Bajazet nel Tamerlano con Ottavio Dantone e l’Accademia Bizantina in tournée europea.
I prossimi impegni di Bruno Taddia lo vedranno protagonista in una serie di prestigiose produzioni internazionali. Interpreterà Sharpless in Madama Butterfly al New National Theatre di Tokyo e sarà impegnato ne Il Prigioniero di Dallapiccola in forma di concerto a Padova. Tornerà inoltre a vestire i panni di Licinius ne La Vestale, con riprese al Teatro Verdi di Pisa e al Teatro Alighieri di Ravenna, e parteciperà a nuove produzioni di Candide al Teatro Verdi di Trieste e al Teatro Comunale di Bologna.
Tra i suoi prossimi impegni figurano anche Falstaff e Il Maestro di Cappella a Montpellier.
Attivo sul fronte concertistico, sarà protagonista nell’ambito del Festival MiTo.
Il Turco in Italia
Libretto di Felice Romani
Musica di Gioachino Rossini
Direttore Hossein Pishkar
Regia Roberto Catalano
Scene Guido Buganza
Costumi Ilaria Ariemme
Luci Oscar Frosio
Coreografie Marco Caudera
Personaggi e interpreti
Selim Adolfo Corrado
Fiorilla Giuliana Gianfaldoni
Don Geronio Marco Bussi
Don Narciso Francisco Brito
Prosdocimo Bruno Taddia
Zaida Francesca Cucuzza
Albazar Antonio Garés
Orchestra Cherubini
Coro Lirico Veneto
Maestro al fortepiano Riccardo Mascia
Nuova Produzione e Allestimento
Coproduzione dei Teatri Pisa, Ravenna, Rovigo, Novara, Jesi, Rimini