Amiata Piano Festival 2024
XIX Edizione
FORUM FONDAZIONE BERTARELLI, POGGI DEL SASSO (Cinigiano, Grosseto)
Baccus 29-30 giugno
Euterpe 25-28 luglio
Dionisus 29 agosto-1° settembre
Concerto di Natale 7 dicembre
EUTERPE
GIOVEDÌ 25 LUGLIO
Classico Romantico, da Mozart a Beethoven
Orchestra di Padova e del Veneto, Maurizio Baglini pianoforte, Marco Angius direttore
L. van Beethoven (Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in mi bemolle maggiore op. 73 “Imperatore”), W. A. Mozart (Sinfonia n. 41 in do maggiore K. 551 “Jupiter”)
VENERDÌ 26 LUGLIO
Classico Romantico, da Haydn a Schumann
Orchestra della Toscana, Silvia Chiesa violoncello, Niklas Benjamin Hoffmann direttore
R. Schumann (Concerto per violoncello e orchestra in la minore op. 129), F. J. Haydn (Sinfonia n. 101 in re maggiore Hob.I:101 “L’orologio”)
SABATO 27 LUGLIO
Omaggio a Puccini
Veronica Simeonimezzosoprano, Simone Soldati pianoforte
G. Puccini (Adagio in la maggiore SC 31, “Scossa elettrica” Marcetta brillante SC 72, “Torre del lago”, Piccolo valzer SC 66, Calmo e molto lento SC 86, “A te” SC 88, “E l’uccellino” SC 71, “Terra e mare” SC 73, “Casa mia” SC 79, “Sogno d’or” SC 82, “Storiella d’amore” SC 40, “Canto d’anime” SC 75, “Morire?” SC 89, “Sole e amore” SC 63, Intermezzo da “Manon Lescaut” SC 64), C. Debussy (Romance, “Les cloches”), A. Catalani (“A sera”, “Canto di primavera”), C. Saint-Saëns (da “Samson et Dalila” op. 47: “Printemps qui commence”, “Amour! Viens aider ma faiblesse!”, “Mon coeur s'ouvre à ta voix”)
DOMENICA 28 LUGLIO
“Lighting Bosso – from Bach to Bosso and back”
Francesco Libetta, pianoforte
J. S. Bach (Preludio e fuga in mi minore BWV 855 da “Il clavicembalo ben temperato” vol. I, Sinfonie n. 7 in mi minore BWV 793 e 11 in sol minore BWV 797), F. d’Avalos (Preludio XII, Minuetto), R. Schumann (Cinque variazioni postume dagli Studi sinfonici op. 13), P. Glass (Studio n. 9), O. Sciortino (“LiebetTraum”), S. Rachmaninov (Preludio op. 32 n. 5), C. W. Gluck / G. Sgambati (Melodia da “Orfeo ed Euridice”), E. Bosso (“Following a Bird [Unconditioned. Out of the Room]”, F. Chopin (Studi op. 25 n. 1, 5 e 7, Impromptu WN 46, Valzer op. 34 n. 2), E. Bosso / F. Libetta (IV movimento Adagio “White Ocean” [Antarctic] e Finale “Landfall, We Unfold” [Indian] dalla Sinfonia n. 1 “Oceans”)
Con Euterpe dal 25 al 28 luglio riparte il secondo week end lungo di Amiata Piano Festival dedicato ai grandi lavori orchestrali nel doppio appuntamento Classico Romantico, il 25 con Orchestra di Padova e del Veneto diretta dall’ottimo Marco Angius e Maurizio Baglini al pianoforte per Beethoven e Mozart; il 26 con l’Orchestra della Toscana diretta da Hoffmann e Silvia Chiesa al violoncello per Schumann e Haydn.
L’eco della grande orchestra proseguirà poi anche nei due appuntamenti cameristici, sabato 27 con l’originale programma dedicato a Puccini e al suo tempo con il mezzosoprano Veronica Simeoni e Simone Soldati al pianoforte; quindi domenica 28 grande chiusura con il virtuoso del pianoforte Francesco Libetta, che presenterà in esclusiva per la Toscana il progetto Lighting Bosso, dedicato al grande compositore scomparso nel ’20 ed arricchito dalle trascrizioni per piano solo dei suoi lavori per grande orchestra, nonché dalla première mondiale di LibetTraum del compositore Premio ICMA ’24 Orazio Sciortino.
Una parata di grandi artisti e importanti sonorità, perfetta per esaltare l’impeccabile acustica del Forum Bertarelli.
La stagione di Amiata Piano Festival prosegue dunque con i quattro giorni di luglio da giovedì 25 a domenica 28 con due serate dedicate al grande sinfonismo: Orchestra di Padova e del Veneto guidata da Marco Angius, direttore sempre più stimato da orchestre del calibro della Rai di Torino, ad esempio; quindi l’Orchestra della Toscana con il podio del giovanissimo ma già ben affermato direttore tedesco Niklas Benjamin Hoffmann, per due programmi, il primo impreziosito da Maurizio Baglini al pianoforte e il secondo da Silvia Chiesa al violoncello reduce dal sold out bolognese sullo stesso repertorio. I due programmi di grandi appeal melodico ed emotivo esplorano dunque quel mai interrotto dialogo tra classicità e romanticismo che rimane centrale nella cultura musicale occidentale: il 25 con il concerto detto “Imperatore” di Beethoven, poi la celeberrima Sinfonia n. 41 “Jupiter” di Mozart. Il 26 con il Concerto per violoncello e orchestra in la minore op. 129 di Schumann e la Sinfonia n. 101 “L’orologio” di Haydn.
Quindi una due giorni squisitamente cameristica sabato e domenica, ma nella quale l’eco del grande sinfonismo rimarrà come Leitmotiv centrale dei programmi: sabato 27 con un originale Omaggio a Puccini e al suo tempo, che propone una rarissima carrellata di romanze da camera del grande operista toscano nel suo Centenario, chiudendo con i coevi Debussy, Catalani, Saint-Saëns con la voce del mezzosoprano Veronica Simeoni e Simone Soldati al pianoforte.
Quindi domenica con l’unico appuntamento toscano per il celebrato recital pianistico diFrancesco Libetta Lighting Bosso, che arriva ad Amiata direttamente dalla première a Santa Cecilia in maggio e che anticipa il grande concerto fiorentino al Maggio Musicale a settembre: definito dal New York Times “Principe aristocratico alla tastiera”, Libetta ha inaugurato a novembre un progetto discografico e live triennale dedicato alla rilettura del compositore scomparso Ezio Bosso insieme alla sua famiglia, al fine di illuminarne le tante connessioni con il grande repertorio classico con impaginati che spaziano da Bach, Sgambati, Chopin fino allo stesso Bosso, eseguito con un rispettoso approccio di ricreazione e reinterpretazione classica. Il programma sarà impreziosito dalle trascrizioni dello stesso Libetta dal Bosso sinfonico e dalla prima assoluta del brano LibetTraum del compositore Premio ICMA 2024 Orazio Sciortino.
Nell’intervallo di ogni concerto sarà possibile gustare un rinfresco arricchito anche dai pregiati prodotti della tenuta ospitante il Forum Bertarelli nel contesto del magnifico parco che circonda l’avveniristica struttura, perfettamente integrata nel panorama amiatino.
Il festival quest’anno ricapitola dunque, in attesa del ventennale, due decenni di sfide per trasformare uno dei territori storicamente più depressi e dimenticati della pur popolare Toscana in un centro d’arte e musica con programmi sempre sfidanti, nuove commissioni, ampio spazio alle orchestre, ma anche esperimenti per far dialogare l’intrattenimento più popolare, come magia e show cooking, con il grande repertorio classico in una chiave divulgativa originale e davvero creativa. Un percorso lungo e paziente, intelligentemente supportato dal mecenatismo della Fondazione Bertarelli, per dar vita all’unico festival totalmente indipendente d’Italia e forse d’Europa e per sancire le continue metamorfosi di questa dinamica realtà creata da Maurizio Baglini e Silvia Chiesa, quest’anno la tradizionale anteprima di maggio si è tenuta nel cuore di Roma, nei meravigliosi saloni di un’altra eccellenza svizzera in Italia, l’Hotel Hassler Roma della famiglia Wirth, per raccontare un sodalizio di intelligenze e creatività che ha davvero cambiato il volto ad uno dei territori più belli ma trascurati della pur glam Toscana.
Dal 29 agosto al primo settembre si avrà poi l’ultimo lungo week end della rassegna, aperto da un originale concerto dedicato ad un dialogo serrato tra la contemporaneità dell’Occidente e quella dell’estremo Oriente, ispirato dall’incontro tra il sassofonista Federico Mondelci ed il pianoforte di Baglini e della pianista cinese Jin Ju: un programma all'insegna della trasversalità, con riferimenti al rock progressive e alla new age, in un viaggio che parte da Mozart per arrivare allo straordinario Hard Fairy di Graham Fitkin per due pianoforti e sax.
Poi un trio tutto al femminile per riportare alla vita la grande artista dell’Ottocento francese Louise Farrenc, compositrice, pianista, didatta ed editrice che segnò la storia dell’emancipazione femminile in musica ed oggi assai dimenticata: per l’occasione la sempre versatile violoncellista Silvia Chiesa si esibirà nel doppio ruolo di musicista e voce recitante, accompagnata da Mihaela Costea al violino e da Linda Di Carlo al pianoforte, per un progetto da lei stessa commissionato a Federico Capitoni.
Il giorno seguente il solido duo Baglini-Chiesa omaggerà la decennale amicizia e collaborazione tra Eduardo de Filippo e Nino Rota per una serata molto partenopea.
Quindi in chiusura un vero Witz musicale con l’inedito e spettacolare progetto Note di Gusto – Musimenù all’Italiana per tre voci, ensemble cameristico e batteria di cucina, per cantare e musicare venti ricette della tradizione gastronomica italiana, raccolte da tradizioni orali dei territori e interpretate dai soprani Laura Catrani, Angela Nisi e Patrizia Polia, Ensemble del Città Sant’Angelo Music Festival, Alessandro Mazzocchetti sul podio e da Luca Bottone agli effetti sonori.
Non meno intrigante ed innovativo il concerto di Natale del 7 dicembre, ideato in collaborazione con Armonie della Sera, unico festival Wanderer d’Europa e rete collante fra molte istituzioni musicali italiane: con Il Suono della Magia per due pianoforti e mago illusionista, il duo Sollini-Barbatano e il popolarissimo Mago Casanova, illusionista e narratore, incanteranno il pubblico tra giochi di prestigio ed evocazioni musicali da Rachmaninov a Williams.
Commenta così quest’ultimo anno prima della grande festa per i 20 anni di Amiata Piano Festival il fondatore e direttore Maurizio Baglini: “Ci stiamo preparando ad un anniversario che tocca il cuore e l'immaginario di chiunque sia capace di credere nei sogni. Mai avremmo pensato, nel 2005, di poter sviluppare un progetto così articolato, vario ed ambizioso. Questa diciannovesima edizione è dunque un connubio speciale fra fidelizzazione di artisti che hanno contribuito a rendere grande il festival e innovazione dei programmi canalizzati nel concetto di trasversalità dei generi musicali.”
E aggiunge Silvia Chiesa, anima irrequieta alla continua ricerca di nuove sfide e nuovi repertori: “Amo viaggiare e come musicista è molto facile farlo. Il mio impegno è di portare il pubblico in luoghi e situazioni inusuali e poco conosciuti. Il viaggio di quest'edizione di APF, in particolare, sarà in Francia per presentarvi una figura femminile di grande coraggio che ha sfidato le “ideologie” della sua epoca ponendosi come una vera professionista in varie discipline. In quanto donna, contribuì a cambiare l'idea secondo cui solo gli uomini potessero avere riconoscimenti pubblici e professionali.”
Ogni concerto prevede, nell’intervallo, un momento di degustazione con le eccellenze gastronomiche del territorio ed i vini della cantina Collemassari Wine Estates
Comunicato Stampa