Libro sul comò?
- mascherpa
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Re: Libro sul comò?
Letto e riletto tra ieri pomeriggio e stamani Amarcord bianconero, recente libricino di memorie d'Ernesto Ferrero, uno dei grandi collaboratori di Giulio Einaudi. La "squadra degli Agnelli" (a me ferocemente antipatica persino quando perde...) è quantitativamente l'argomento principale del centinaio scarso di pagine scritte in modo elegante e scorrevole, ma quello non dominante; di fatto, ne è solo l'espediente narrativo. Ferrero riesce a ricreare un quadro di vita torinese e italiana dalla fine degli anni Venti alla metà dei Sessanta, in una sintesi fulminea per chi la maggior parte di quelle vicende già conosce, ma anche con una densità di riferimenti tale da poter suscitare un'irresistibile curiosità in chi le ha meno famigliari.
Si ce que je dis ne vous plaist pas, je ne scais qu'y faire. C'est moi, pourtant, qui exprime la vérité (JC, d'après GTdL)

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- Tosca
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Re: Libro sul comò?
Ho letto anche io l'Amarcord bianconero: libro davvero piacevole e "illuminante", scritto con garbo, competenza, ironia e raro buongusto.
Prima e dopo l'Amarcord ci sono stati un fottìo di libri che rammenterò, certamente a rampazzo
Notturni - cinque storie di musica e crepuscolo, di Kazuo Ishiguro.
Scritto in modo asciutto e assieme raffinato; nella quarta di copertina leggo che Ishiguro (Nobel 2017) sa raccontare come nessun altro del "buffo spaesamento del vivere": definizione che trovo calzante.
E tu splendi, di Giuseppe Catozzella.
Bello, bello. Dopo Non dirmi che hai paura, di cui ho ampiamente parlato, Catozzella mi ha colpito al cuore con una nuova storia di immigrazione-emarginazione.
L'educazione, di Tara Westover.
Storia vera di una ragazza che riesce a sortire dalle grinfie violente di una famiglia di mormoni integralisti. Mi ha colpito molto il voler cercare il riscatto attraverso la cultura. Abbastanza bello, intrigante, molto duro.
L'uomo con due vite, di Håkan Nesser.
Piacevolissimo giallo della serie di un certo ispettore Gunnar Barbotti. Ne leggerò altri!
La natura esposta, di Erri De Luca.
Gasp! Colpita e affondata. Libro crudo, diretto, intrigante. Il racconto dell'agonia di un uomo (Gesù) rivissuta da uno scultore che deve "restaurare" un crocefisso in marmo. Non dico oltre. Lo consiglio!
Il sarto di Parigi, di Marius Gabriel.
Un solo pregio: costava 0,99 centesimi. Un consiglio: risparmiateli.
... e infine L'uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrick Backman.
... gioia e malinconia e ironia. Che bello! Da leggere!

Prima e dopo l'Amarcord ci sono stati un fottìo di libri che rammenterò, certamente a rampazzo

Notturni - cinque storie di musica e crepuscolo, di Kazuo Ishiguro.
Scritto in modo asciutto e assieme raffinato; nella quarta di copertina leggo che Ishiguro (Nobel 2017) sa raccontare come nessun altro del "buffo spaesamento del vivere": definizione che trovo calzante.





E tu splendi, di Giuseppe Catozzella.
Bello, bello. Dopo Non dirmi che hai paura, di cui ho ampiamente parlato, Catozzella mi ha colpito al cuore con una nuova storia di immigrazione-emarginazione.





L'educazione, di Tara Westover.
Storia vera di una ragazza che riesce a sortire dalle grinfie violente di una famiglia di mormoni integralisti. Mi ha colpito molto il voler cercare il riscatto attraverso la cultura. Abbastanza bello, intrigante, molto duro.




L'uomo con due vite, di Håkan Nesser.
Piacevolissimo giallo della serie di un certo ispettore Gunnar Barbotti. Ne leggerò altri!




La natura esposta, di Erri De Luca.
Gasp! Colpita e affondata. Libro crudo, diretto, intrigante. Il racconto dell'agonia di un uomo (Gesù) rivissuta da uno scultore che deve "restaurare" un crocefisso in marmo. Non dico oltre. Lo consiglio!





Il sarto di Parigi, di Marius Gabriel.
Un solo pregio: costava 0,99 centesimi. Un consiglio: risparmiateli.

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Marilisa Marilì Lazzari
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Re: Libro sul comò?
Pensa un po', io sto leggendo un libro intitolato "Strateghi del potere: Gesù Cristo, lo psicoanalista, lo schizofrenico e altri ancora", di Jay Haley

Ho sentito parlare bene anche da altri di Nesser e più volte sono stata sul punto di leggere qualcosa di suo, ma non l'ho ancora fatto, magari è la volta buona.
Dio non gioca a dadi con l'universo.
A. Einstein
Il Cosmo è anche dentro di noi. Siamo fatti di materia stellare. Noi siamo la via attraverso la quale il Cosmo conosce se stesso.
C. Sagan
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- mascherpa
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Re: Libro sul comò?
Sempre alla veloce ricerca, per le mie quotidiane ore di viaggio, di libri che che non ingombrino troppo la borsa, stamani intorno alle solite cinque vi ho infilato il Federico II (quello di Svevia e Sicilia) di David Abulafia: attendeva d'essere letto da ormai ventott'anni, ma dalle prime pagine credo che ora rimedierò piuttosto in fretta.
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- Tosca
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Re: Libro sul comò?
Sto leggendo L'oro di Napoli, di Marotta
Meraviglia!
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Marilisa Marilì Lazzari
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Re: Libro sul comò?
Ho appena completato la lettura dell'ultimo libro della trilogia di Don Winslow che ha per protagonista l'agente della DEA Art Keller e che tratta ovviamente della lotto ai cartelli della droga messicani. La trilogia inizia con "Il potere del Cane" e prosegue con "Il Cartello" per chiudersi appunto con l'appena pubblicato "The Border". Io detesto ormai i cosiddetti thriller americani, genere al quale i libri di Winslow vengono comunemente ascritti, ma stimo tantissimo lui. Innanzitutto per la personalissima scrittura, poi perché questa trilogia ha un respiro quasi epico e poi perché i suoi personaggi non sono quasi mai banali.
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Re: Libro sul comò?
80 anni fa esatti moriva Joseph Roth.
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Re: Libro sul comò?
Dopo una trentina d'anni ho riletto "Cent'anni di solitudine", del quale avevo ricordi molto vaghi, e devo dire che è proprio un bel libro, anche perché non è simile a nessun altro romanzo.
- Tosca
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Re: Libro sul comò?
Sì!!!
Lo leggo una volta all'anno ... all'incirca, e ogni volta ci trovo cose nuove.

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Marilisa Marilì Lazzari
- mascherpa
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Re: Libro sul comò?
Ho ripreso in questi giorni Pier Antonio Quarantotti Gambini, autore umbratile e amatissimo sin dalla prima lettura, che feci ben oltre cinquant'anni fa: dopo le memorie di viaggio Sotto il cielo di Russia, che per la terza volta mi sono apparse ancora ricche d'osservazioni acutissime insieme a previsioni favolosamente errate, ho ridivorato i romanzi brevi L'onda dell'incrociatore e La rosa rossa, letti rispettivamente nel 1977 e, appunto, nel 1965.
Il cambio di visuale e l'effetto "lente d'ingrandimento" che l'accumularsi del vissuto e del conosciuto provoca nei confronti di molti testi a cui si ritorna, è esaltante, ma induce anche al rammarico di non potersi dedicare all'esercizio della rilettura per almeno un paio di secoli...
P.S. per "pbialetti": anch'io posso dire che Cent'anni di di solitudine «non è simile a nessun altro romanzo» che ho letto, ma ignoro se in sede di storia letteraria ne siano stati indicati precedenti. Per un altro caso che m'era a lungo sembrato individualissimo, cioè il Maestro e margherita, successive letture di Gogol', del Belyi di Pietroburgo e del Brjusov dell'Angelo di fuoco m'hanno portato a riscontrare indubbie e chiare derivazioni, anche se permane personalissima la sintesi degli elementi che Bulgakov trae dai suoi illustri predecessori. La mia conoscenza della letteratura in lingua spagnuola è invece di sicuro troppo limitata per scoprire possibili fonti di Garcia Márquez.
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P.S. per "pbialetti": anch'io posso dire che Cent'anni di di solitudine «non è simile a nessun altro romanzo» che ho letto, ma ignoro se in sede di storia letteraria ne siano stati indicati precedenti. Per un altro caso che m'era a lungo sembrato individualissimo, cioè il Maestro e margherita, successive letture di Gogol', del Belyi di Pietroburgo e del Brjusov dell'Angelo di fuoco m'hanno portato a riscontrare indubbie e chiare derivazioni, anche se permane personalissima la sintesi degli elementi che Bulgakov trae dai suoi illustri predecessori. La mia conoscenza della letteratura in lingua spagnuola è invece di sicuro troppo limitata per scoprire possibili fonti di Garcia Márquez.
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