Lo scorso anno alla Scala la Passione secondo Giovanni di Bach diretta da Philippe Herreweghe con il suo Collegium di Gand fu un mirabile momento di intima ascesi mistica in musica. Non la sola interpretazione possibile del testo, ma una meravigliosa lettura del direttore e del complesso musicale, strumenti e voci, immersi nel "loro" giardino.
Ma Claudio Monteverdi, ed il Monteverdi del Vespro della Beata Vergine, non è Johann Sebastian Bach. E' altro, ed altra ha da essere l'espressione idiomatico-musicale.
Non mi sembra che Herreweghe ed i suoi abbiano ripetuto il miracolo. E non perchè una lettura "intima" del Vespro non sia legittima (anche se, facendo 1 più 1, l'idea di una certa monotonia interpretativa si insinua). No: il fatto è che... Monteverdi non aveva ideato o dedicato il Vespro a Martin Lutero. Lascia dunque perplesso una lettura-esecuzione, tutta o quasi in rarefatta tinta bigia (effetto monotonia, anti-Monteverdi!), nella quale neppure per un nanosecondo si colgono l'ombra o il profumo di Roma e Papa e barocco italiano, né di Mantova nè di Venezia. I suoni e le voci esprimono tutt'altro. Il Vespro Herreweghe-Collegium Gand sembra, in suono ed espressione, un corale luterano scritto per la Dieta di Worms. E i colori e la ricchezza espressiva di Monteverdi virano su quel perenne cielo grigio, latteo. Ma Roma, Venezia e Mantova non sono Worms, nè Gand, nè Lipsia. Travisamento incrementato dalle voci, tutte slavate e fisse e (nel 2025, ed essendo filologi?), dalla pronuncia del testo latino: Nisi Tominus, Audi Zaelum, e Sankta Maria ora pro nopis? All'alba del 2025 è idiomaticamente inammissibile. Peccato, strumentalmente i gandiani sarebbero notevoli (i tre tromboni!).
E mi coglie un ricordo, straordinario: Salisburgo, Duomo giovedì 29 luglio 1994. Sono in pellegrinaggio per il secondo ascolto dal vivo della mia vita, di Nikolaus Harnoncourt (il primo la celebre Trilogia Monteverdiana Harnoncourt-Ponnelle alla Scala). Con il Concentus Musicum e la Cappella Musicale della Hofburg di Vienna, il sommo maestro-austro-tedesco dispiega il Vespro sotto la cupola del Dom salisburghese: ed è, fin dall'introduzione "gemella" di Orfeo, il travolgente tsunami barocco, mistico e carnale allo stesso tempo, musica pura e teatro, del Padre storico mondiale, ma italiano, del teatro in musica. Una immagine si ristampa, indelebile, negli occhi della memoria: alla "Sonata per Santa Maria" colgo la mia vicina che, ad occhi chiusi, ondeggia sulle parole "Sancta Maria ora pro nobis" che, ripetute, si espandono nell'immenso spazio della cattedrale come onde, onde mistiche nel vuoto evocate da Harnoncourt e dai suoi. Con Herreweghe, alla Scala, si ode solo una nenia fissa per timbro vocale e scansione. Monteverdi, così, non prende vita.
Accoglienza buona, ma niente a che fare con lo stupore provato l'anno precedente dopo il "loro" Bach.
C'è da dire che la Scala è distonica, in architettura, rispetto al Vespro monteverdiano,specie se spento a questo.modo E che esecuzione e ascolto si svolgono in una temperatura e gestione dell'aria infernali: caldo atroce ed aria che brucia la gola, rendendola riarsa (inveterato problema del luogo), Prova ne sia che, alla pausa prima della Sonata per Santa Maria, Herreweghe e coro mettono mano affannosamente alle bottigliette d'acqua e ne bevono copiosamente. In prima galleria, ci si scioglie di sudore. E a cena, dopo il concerto,... tre bottiglie da un litro di acqua Panna in due a tavola! Ci sarà pure un modo per risolvere, o almeno per correggere tale viziata atmosfera.
marco vizzardelli
Herreweghe Collegium Gent, Monteverdi alla Scala, ma... il Vespro non è una cantata luterana
-
- Messaggi: 4417
- Iscritto il: 17 mag 2014 11:01
Herreweghe Collegium Gent, Monteverdi alla Scala, ma... il Vespro non è una cantata luterana
Ultima modifica di daphnis il 11 mar 2025 17:19, modificato 10 volte in totale.
- michele_gallo_55
- Messaggi: 548
- Iscritto il: 06 set 2022 15:13
Re: Herreweghe Collegium Gent, Monteverdi alla Scala, ma... il Vespro non è una cantata luterana
Grazie per i tuoi commenti.
Per una lettura più appropriata forse occorrrà aspettare la prossima rappresentazione di giugno, per la inaugurazione del Monteverdi festival 2025, con La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations, diretti da J Savall. Mi sembrerebbe un appuntamento importante.
Per una lettura più appropriata forse occorrrà aspettare la prossima rappresentazione di giugno, per la inaugurazione del Monteverdi festival 2025, con La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations, diretti da J Savall. Mi sembrerebbe un appuntamento importante.
MGL
-
- Messaggi: 1368
- Iscritto il: 17 lug 2003 15:50
Re: Herreweghe Collegium Gent, Monteverdi alla Scala, ma... il Vespro non è una cantata luterana
Io ho trovato la esecuzione noiosa.