Lorenzo Viotti Mahler 6 Scala

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daphnis
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Lorenzo Viotti Mahler 6 Scala

Messaggio da daphnis » 23 gen 2025 14:11

Tutti gli appassionati, frequentatori del Teatro alla Scala dovrebbero ormai sapere (e dovrebbero saperlo anche certi critici fossilizzati) che, per i concerti della stagione sinfonica, specie se l'orchestra Filarmonica e' impegnata su piu fronti anche come orchestra del teatro, vige la buona regola di andarli ad ascoltare alla terza replica, piu correttamente: seconda replica terza sera, rodati e rifiniti, evitando il turno A, anche per frequentazione decrepita e distratta.

E' quanto e' accaduto con la Sesta sinfonia di Mahler diretta da Lorenzo Viotti, accolta tiepidamente la prima sera ma trionfante e trionfale la terza sera (lunghissime ovazioni con il direttore in giro fra gli orchestrali a ringraziare tutti) in originalita' di concezione e magnifica realizzazione, ottenuta dal Maestro italosvizzero dirigendo a mani nude. Un gesto "programmatico", vistoso si ma nel quale si verificava la perfetta sintonia fra gestualita' appunto e resa sonora. Perche' si e'trattato di un Mahler originalissimo (vivaddio, bene!) tutto costruito "sul colore", nel quale il concetto di "tragico" perde la solennita' gravosa delle letture tradizionali ma assume una connotazione "furente", oppure sensuale e "liquida", nella mobilita' di frasi e nel tessuto alleggerito. Il movimento lento (in terza posizione) ma anche il finale rapinoso ne sono usciti esaltati.

Lorenzo Viotti ha, oggi, il piu' rabdomantico senso del suono in possesso fra i direttori viventi. E', come dire, la sua firma ed il suo marchio di fabbrica. Puo' spiazzare ma e' di una coerenza ferrea.
Spiace, e tocca dirlo, che la sua personalita' fisica oltre che artistica testimoni in chi lo commenta, a volte e in certe reazioni verbali ascoltate anche in questi giorni e perfino da qualche critico in sede ufficiale, lo squallore comportamentale del nostro presente. Viotti e' musicista serissimo e di grande acribia di studio e di passione. Ha la fortuna/sfortuna di essere nato e diventato un gran bell'uomo. Fortuna, anche per la musica, perche' non ha timore di rapportare la sua avvenenza alla moda e al mondo giovane (Scala al solito piena di ragazzi e ragazze, come solo con lui avviene in tal misura, ed e' un gran bene!). La sfortuna e' che un ambiente gretto, bacchettone e con complessi, vecchio come il cucu' nelle valutazioni, tende a ritorcergli contro l'avvenenza fisica come fosse una colpa ed un torto, con giudizi su fisicita' e finanche abiti indossati improntati ad acida invidia (indosso a lui sta benissimo quel che indosso ad altri sarebbe ridicolo) se non ad un sessismo che fa davvero poco onore a chi lo esprime.

E ' da tempo che ascolto questo tipo di giudizi. Francamente avvilenti nella mentalita' che esprimono. Personalmente apprezzo il fare musica ed il modo di essere di Viotti e mi limito a godere del piu' bel suono orchestrale oggi ascoltabile, da due mani ed un cuore, in teatro o sala da concerto.
Nello spirito che fu del grande Georges Pretre.


marco vizzardelli



Don Carlo
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Re: Lorenzo Viotti Mahler 6 Scala

Messaggio da Don Carlo » 24 gen 2025 00:40

Presente anche io alla terza esecuzione, spettacolo bello e lettura interessante di un giovane direttore. Chissà come la dirigerà a 60 primavere?

Circa la bellezza non saprei ma l'eleganza ed il fascino sono da vendere. Era in un abito blue notte tipo smoking con una enorme farfalla e delle scarpe nere di vernice, eleganza superba.

pbialetti
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Re: Lorenzo Viotti Mahler 6 Scala

Messaggio da pbialetti » 24 gen 2025 08:33

Ho ascoltato recentemente VIotti nel Trittico ad Amsterdam e sono bastate le prime tre battute del Tabarro per inserirlo nella mia personale lista dei direttori da seguire. Anche il suo debutto con i Berliner, avvenuto come sostituto dell'ultima ora in una (se non ricordo male) Terza di Mahler era stato ragguardevole.

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