Santa Cecilia, chi?
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Santa Cecilia, chi?
Paragrafero' Pappano quando parla al pubblico che ama e dirò all'orchestra che amo
Cara Orchestra,
noi che vi amiamo siamo in, un po' ansiosa, attesa del nome di colui che succederà ai meravigliosi quasi vent'anni da voi vissuti con Antonio Pappano. Ci avete ricolmato di meraviglie musicali e dall'eccellenza di cui già sapevamo, siete andati ancora oltre nello status di orchestra di livello mondiale.
In questi giorni di attesa ascoltiamo sussurro di nomi. Si dice che la scelta sia fatta e l'annuncio imminente. Ora, da un lato siamo fiduciosi: la sequenza Gatti Chung Pappano e' stata impeccabile e di tutti orchestra e pubblico si sono giovati. E, da tempo, e' proprio Roma che in musica non sta sbagliando un nome: in questo momento con Pappano da voi più Mariotti all'Opera e' Capitale vera (come lo era stata con Pappano più Gatti al Costanzi).
Certo il sodalizio con Antonio Pappano e' stato qualcosa che non trova paragoni, nell' intensità degli esiti e nel rapporto creato con il pubblico, in alcuna delle grandi orchestre del Mondo. A tal punto che la successione e', di fatto, delicata. Fossimo in voi avremmo chiesto a lui "chi": Pappano e' un uomo aperto e di cuore e vi avrebbe consigliato per il meglio. Questo, per chiedervi di non prendere decisioni apparentemente scontate, ma di darvi tempo: fra l'altro, a breve, entro un paio di mesi avete alcuni concerti molto ma molto indicativi al riguardo. Vi ascolteremo con il solito affetto e la solita passione, ascoltatevi anche da voi stessi e...non abbiate fretta. Avremmo un paio di nomi sulla punta della lingua ma non osiamo interferire, di alcune "voci di corridoio" abbiamo qualche perplessità in rapporto all'identità straordinaria che avete raggiunto con Pappano. Vi vogliamo bene e... confessiamo un briciolo di apprensione. Pensateci bene, insieme a chi vi segue artisticamente e come istituzione. Siete il nostro orgoglio "sinfonico": di noi, caro pubblico e cari italiani.
marco vizzardelli
Cara Orchestra,
noi che vi amiamo siamo in, un po' ansiosa, attesa del nome di colui che succederà ai meravigliosi quasi vent'anni da voi vissuti con Antonio Pappano. Ci avete ricolmato di meraviglie musicali e dall'eccellenza di cui già sapevamo, siete andati ancora oltre nello status di orchestra di livello mondiale.
In questi giorni di attesa ascoltiamo sussurro di nomi. Si dice che la scelta sia fatta e l'annuncio imminente. Ora, da un lato siamo fiduciosi: la sequenza Gatti Chung Pappano e' stata impeccabile e di tutti orchestra e pubblico si sono giovati. E, da tempo, e' proprio Roma che in musica non sta sbagliando un nome: in questo momento con Pappano da voi più Mariotti all'Opera e' Capitale vera (come lo era stata con Pappano più Gatti al Costanzi).
Certo il sodalizio con Antonio Pappano e' stato qualcosa che non trova paragoni, nell' intensità degli esiti e nel rapporto creato con il pubblico, in alcuna delle grandi orchestre del Mondo. A tal punto che la successione e', di fatto, delicata. Fossimo in voi avremmo chiesto a lui "chi": Pappano e' un uomo aperto e di cuore e vi avrebbe consigliato per il meglio. Questo, per chiedervi di non prendere decisioni apparentemente scontate, ma di darvi tempo: fra l'altro, a breve, entro un paio di mesi avete alcuni concerti molto ma molto indicativi al riguardo. Vi ascolteremo con il solito affetto e la solita passione, ascoltatevi anche da voi stessi e...non abbiate fretta. Avremmo un paio di nomi sulla punta della lingua ma non osiamo interferire, di alcune "voci di corridoio" abbiamo qualche perplessità in rapporto all'identità straordinaria che avete raggiunto con Pappano. Vi vogliamo bene e... confessiamo un briciolo di apprensione. Pensateci bene, insieme a chi vi segue artisticamente e come istituzione. Siete il nostro orgoglio "sinfonico": di noi, caro pubblico e cari italiani.
marco vizzardelli
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Re: Santa Cecilia, chi?
Se non fossimo in una fase sociale di oscillazione tra estremi di perbenismo e sciovinismo, il grandissimo Tugan Sokhiev sarebbe l’unico nome possibile.
Consapevole che questa possibilità è ridottissima, come del nome valido ma non di più che parrebbe designato, coltivo la speranza fino al suo concerto di fine marzo…
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Re: Santa Cecilia, chi?
Il nome designato, se e' quel che pensiamo, e' bravo per carità (più in Salome e Cavalleria Rusticana che nel "sinfonico") ma alla carta e' un considerevole rischio anche in appeal sul pubblico. Vent'anni fa sarebbe stato ok, il ragazzo fenomeno. Oggi ci starei bene attenti. L'Auditorium, Pappano a parte, e' troppo spesso vuoto.... E anche la coppia con Hrusa mi sembrerebbe da primini della classe non di più. Mancherebbe anima, appeal. Tutto testa ma a Roma direi serva anche il cuore (e su questo... Pappano ci ha toccato proprio li').
Poi per carità l'aria di Roma a volte fa miracoli....e l'anima risalta fuori, dalla attuale sola forma.
Ecco, quasi detto tutto. Penso sia ora di parlare. Dopo tutto il pubblico siamo noi
marco vizzardelli
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marco vizzardelli
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Re: Santa Cecilia, chi?
Al di là delle opinioni personali sulle singole scelte, non è curioso che le principali orchestre europee blocchino e annuncino i vari direttori principali in pectore con un anticipo di 5-6 anni e che ancora non ci siano notizie riguardo Roma? Che poi, a quanto si dice, la scelta di molti dei giovani destinati ai vari top-podi vacanti è dovuta proprio alla scarsità di candidati papabili liberi da impegni. Forse a Santa Cecilia c'era un'idea su Mikko Franck, prima che si interrompessero i rapporti, chissà.
Valchua?
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Re: Santa Cecilia, chi?
Dalla descrizione di Vizzardelli io avevo pensato più a Harding, che però credo sia ancora direttore principale dell'orchestra della radio svedese e in più faccia a mezzo servizio il pilota civile per l'Air France.
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Re: Santa Cecilia, chi?
Harding ci starebbe. Io continuo a sentire da più parti il nome di Gatti, nonostante gli impegni a Dresda e Firenze.
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Re: Santa Cecilia, chi?
Premesso che concordo con Marco sul "grandissimo Sokhiev" (si e' fatto adorare nella mediterranea Tolosa ed eviterei la razzista considerazione "e' russo quindi non correct" se no siamo all'abominio culturale). Be' uno dei vostri nominati (Cavalleria, Salome vi dicono?) risponde a quanto esponevo. Nel bene indubbio delle qualità del soggetto (anche se lo preferivo da ventenne sfrontato, rispetto ad oggi) e in molte mie apprensioni, anche di recente ascolto di lui, che molto mi frenano in rapporto al ruolo ed al luogo e al tipo d'interprete qualora portato a Roma. Fosse Stoccolma, ok. Ma e' Santa Cecilia ed e' Roma.
Pappano ha interpretato anche Roma e la sua gente in maniera fantastica. Meditate, ceciliani, meditate.
marco vizzardelli
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Re: Santa Cecilia, chi?
Ho sentito Harding piuttosto spesso, due volte negli ultimi mesi e, salvo imprevisti, lo sentirò ancora tra qualche giorno. Lo trovo tecnicamente ferratissimo e molto maturo quanto all'interpretazione, tanto che raramente esco deluso da un suo concerto. Magari mi lascio anche influenzare dal fatto che il suo gesto assomiglia tantissimo a quello di Abbado. Indubbiamente è vero che invecchiando si è fatto molto "British" e non è sicuramente un direttore arruffapopoli. Purtroppo non frequento Santa Cecilia (anche se quelle poche volte che li ho sentiti mi sono piaciuti assai) e non so come reagirebbe il suo pubblico a questa scelta.
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Re: Santa Cecilia, chi?
Il 6 marzo dovrebbe esserci l’annuncio.
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Re: Santa Cecilia, chi?
Confermato Harding, alle 13 la conferenza stampa.