Rigoletto scaligero 2022

[biancano]

presente anch'io ieri sera...comincia dall'ottima prova del giovane maestro che ha saputo trovare un perfetto equilibrio con il palco...a volte tempi un filino lenti soprattutto nel primo atto ma tutto sommato lo spettacolo denotava molta cura e preparazione...ero molto curioso del cast trattandosi di cantanti che non avevo ascoltato ancora dal vivo ma di cui avevo ovviamente sentito parlare...anch'io sono rimasto favorevolmente dalla prova del tenore che ha superato con sicurezza gli scogli del ruolo fraseggiando con buona espressività...qualche acuto un pò tirato e una voce di qualità non eccezionale nulla tolgono alla bontà della prova....Nadine Sierra era credibilissima non solo come phisique du role ma anche come presenza scenica...la vocalità sicura anche se il timbro non ha attrative particolari e manca la smaltatura di celebrate interpreti del passato...fiati comunque molto lunghi ...la recitazione si inseriva poi molto bene nello spettacolo e usciva un personaggio di ragazza giovanissima ma volitiva e sicura del fatto suo soprattutto nei rapporti col padre....quanto al protagonista finalmente un baritono che dimostra che si può cantare Rigoletto anche senza portamenti e birignao vari....la voce è bella e tanta e anche estesa...manca la varietà d'accento e la capacità di colorire il fraseggio per cui il personaggio risulta a lungo andare un pò monotono anche se si nota soprattutto nei recitativi una ricerca di maggiore espressività...l'esecuzione presentava l'edizione critica con l'espunzione di alcune puntature di tradizione mentre altre venivano mantenute...sulla regia si può lodare la cura nella realizzazione ma l'idea di sottolineare la presenza di due mondi sociali separati anche se con interscambi risulta costruita un pò a latere della drammaturgia dell'opera tanto che in gran parte non ci si discosta troppo dai clichè tradizionali, ovviamente fatta la tara all'ambientazione contemporanea...insomma lodevole il rinnovamento e la volontà di dire qualcosa di nuovo ma iol tutto risultava un pò di facciata....

[daphnis]

Ho visto e ascoltato questo Rigoletto, alla seconda, esattamente dal posto 5 di prima galleria...coincidenze della vita!
Grazie Mario dell'accenno a Kubelik che mi permette di precisare. Non intendevo stabilire una somiglianza o identita'. Credo che Rafael Kubelik abbia dato di Rigoletto una lettura unica, talmente originale da risultare irripetibile. Una lettura che sintetizzerei con il termine "poetica". Irripetibile come il liederismo formidabile di Fischer-Dieskau applicato al ruolo.
Ecco, il paragone era fatto per dire di una "identità di approccio". Trovo che Gamba sia approdato ad un "Verdi poetico" che avvicina il suo approccio al tipo di lettura datane a suo tempo dal grande Kubelik. Non che le due letture, musicalmente, si somiglino, che non avrebbe senso. Ma era per indicare un tipo di approccio (diversissimi Muti, Sinopoli o Gatti, ciascuno del suo; forse più vicino il Giulini dell'interessante incisione)

marco vizzardelli

[daphnis]

A proposito del posto 5 di prima galleria, mi sovviene una ulteriore nota di merito a Martone, Palli e collaboratori scenici. Evviva uno spettacolo godibile praticamente da ogni ordine di un teatro a palchi e gallerie. Pochi registi oggi ci pensano. Martone, si.
Ed evviva uno spettacolo di teatro-teatro vero, nel quale plaudiamo alla non-presenza delle artificiose "proiezioni" ormai diventate, troppo spesso, la scusa buona e la sostituzione non-teatrale ad una sostanziale povertà o mancanza di idee. Si può essere o meno d'accordo sulle singole scelte. Ma Mario Martone, lui che pure fa anche cinema ad alto livello, in teatro e' uomo di teatro con idee di teatro. Prezioso, di questi tempi in cui l' immagine proiettata nell'opera e', a volte, una moda e una via di comodo.


marco vizzardelli


marco vizzardelli

[mario]

edit

[mario]

Facendo una follia economica ho preso un posto in platea (centrale avanzatissimo) anche per la recita dell'11 luglio. Questo perchè trovo questo Rigoletto una delle cose più belle che abbia mai visto (e sentito soprattutto) e Sierra e Enkhbat le più belle esperienze nella mia vita di ascoltatore nei ruoli di soprano e baritono.
Dal posto che ho preso si vedevano particolari che non era possibile notare da altre posizioni (ad es. nel primo atto sulla sinistra, dietro al sipario e nascosta alla vista da altre posizioni, era posizionata un'orchestra che non solo suonava ma anche recitava e sulla sinistra nascoste dal sipario ci sono state la litigata tra Ceprano e consorte e tra Rigoletto e Duca. Poi ovviamente, da vicino, si apprezza di più la regia, che è stata molto brava nel fare interagire le masse, con innumerevoli controscene, che non si prendono l'attenzione, ma che contribuiscono a creare l'atmosfera in cui agiscono i protagonisti.
I cantanti mi sono sembrati ancora più bravi, anche se ci sono stati occasionali defaillance (Pretti nella ripresa di Possente Amor mi chiama, Enkhbat che ha visto la voce incrinarsi in un piano alla fine di una scena, la Sierra invece ancora perfetta) che , ai miei occhi, li rendono solo più umani.

[Don Carlo]

Presente anche io ieri sera in platea a sinistra fila D.

Ho notato anche io la orchestra sul palcoscenico a sinistra che suonava ed agiva; le altre volte non la avevo vista. Poi ho notato altri dettagli che mi erano evidentemente sfuggiti chissà dove avevo la testa.

Primo atto durante la festa una sgallettata con abituccio nero si dimena ed abbrancica una colonna.
Non avevo visto la ragazza la ragazza appollaiarsi sulla toilette di ritorno dalla festa del Duca nel tugurio di Rigoletto.
Non avevo visto una ragazza avere come una crisi epilettica sempre nel tugurio in alto a sinistra.
Ed incredibilmente nel quattro voci non mi ero accordo che Gilda afferrava un coltello per avere informazioni metereologiche direttamente dalle viscere del Duca.

Teatro piano, grande successo Nadine sugli scudi (Caro nome mi schianta dalla noia ma come lo canta lei lo potrei sentire tre volte) Pretti ed Enkhbat hanno avuto lieve defaillance comunque un grande spettacolo. Al termine del quattro voci ho udito un W Verdi in stile Cesarino Galbiati.

[daphnis]

Si gli amici confermano. Ultima replica trionfale. L'ho visto e ascoltato una sola volta, alla seconda cui mi ero spostato anticipando il mio turno abbonamento, perche' poi via di Milano (anche adesso). Ho immediatamente deciso che dovevo dirlo a tutti. Non capita spesso di esser felici di se stessi. Stavolta lo sono, di aver immediatamente sostenuto ed esaltato, dopo la prima inutilmente tempestosa, questa produzione questo direttore questo cast questa orchestra e coro questa regia di un Rigoletto che (con la pure fantastica Thais) segna di se stesso questa stagione della Scala. Bravi, bravi, bravi tutti e grazie

marco vizzardelli

[Daniel_b87]

Concordo con l'apprezzamento per la godibilità della spettacolo da qualsiasi posto a sedere. L'ho visto in seconda galleria molto (ma molto...) laterale, eppure molte scene si svolgevano sul proscenio e pertanto erano visibili.
Tra i dettagli che mi erano sfuggiti alla generale, la cena del primo atto tra Rigoletto e Gilda a base di sushi (con tanto di bacchette), oltre alla già citata orchestra che suona e recita sul palco.
Ho potuto ammirare, essendoci proprio "sopra", la direzione di Gamba, che è stata molto convincente e, come ha ben detto Daphnis, "poetico". Meraviglioso il terzo atto, in particolare la scena del temporale prima e dopo l'uccisione di Gilda.
Sempre ottimo il cast, con Sierra protagonista, dopo il "Caro nome", di lunghe acclamazioni (tutte meritate), inaugurate da un "DIVINAAA", esclamato con trasporto dal loggione.
Gran bella serata!