Beh, il mondo è bello perché vario.
La lettura musicale di Mariotti in suor Angelica può non essere piaciuta, ma mi è sembrata coerente con l’idea di fondo di una suor Angelica “claustrofobica”. Lettura non unica, non solita, ma legittima, specie se collegata alla seconda parte del dittico, quel meraviglioso Prigioniero di cui nell’ultimo commento non vedo traccia.
Suor Angelica e il Prigioniero - Opera di Roma
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Re: Suor Angelica e il Prigioniero - Opera di Roma
Io avevo trovato ottima la direzione di Mariotti per intensità poetica, capacità di racconto e di atmosfera. Certo, come dice Amonasro, questo vale non solo in senso assoluto ma soprattutto in sintonia con lo spettacolo, che mostra Angelica circondata da personaggi smarriti e alienati, che si aggirano nel giardino quasi come fantasmi. Bieito non fa un teatro naturalistico bensì uno più evocativo e simbolico, eppure in quel contesto l'umanita di Angelica, come quella del Prigioniero di Olivieri, mi sembravano emergere potentissime, sulla scena, nel canto e grazie all'orchestra di Mariotti. Restando ad Angelica, era efficacissimo il contrasto tra il suo dolore, tutto interiorizzato e soffocato, e l'accumulo intorno a lei di gesti e simboli di sofferenza (tra cui la comparsa del prigioniero immolato e in lacrime, simbolo di tutte le vittime, ma penso anche alla pelle insanguinata dell'agnello in mano a Genovieffa, all'altra suora il cui grembo butta sangue, alla follia della badessa), che sembrano buttarci in faccia tutto il dolore dell'umanità, formidabile. Di fronte a questo, la mancanza del bambino nel miracolo finale è del tutto coerente, era una visione tutta immanente che non cerca consolazioni nella trascendenza. Non possiamo per me valutare la bontà di uno spettacolo dal rispetto letterale delle didascalie.
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Re: Suor Angelica e il Prigioniero - Opera di Roma
Questo "trittico ricomposto" è stata una delle operazioni meno riuscite che abbia mai visto praticare al Teatro dell'Opera di Roma. Da molti punti di vista, direi che si può considerare a tutti gli effetti un tentativo fallito e una riconferma del talento pucciniano nell'immaginare l'intera "operazione trittico", che si ricollegava non a caso a una tradizione vecchia di millenni (origini della tragedia greca).
Ha funzionato male sotto tanti aspetti, in tutti e tre i "dittici ricomposti". Ci vorrebbe un lungo articolo per analizzare per bene i motivi, ma principalmente si è rivelata un'idea sbagliata tout court, al di là dei tanti problemi concreti e delle cose non riuscite nelle singole messe in scena.
L'idea vincente del trittico pucciniano, seguendo il principio della variatio già chiaro e caro agli antichi (basti citare il proficuo accostamento tra tragedie e "drammi satireschi" che aveva luogo nelle feste ateniesi), era proprio l'alternanza emotivo-psicologico-musicale; cassarla, per proporre dittici "affini" vuol dire non aver valutato con chiarezza il valore, in primis, di quel principio. Non a caso, il problema principale di questi "dittici ricomposti" è stato proprio che sono state serate per lo più noiose e monocromatiche.
Ha funzionato male sotto tanti aspetti, in tutti e tre i "dittici ricomposti". Ci vorrebbe un lungo articolo per analizzare per bene i motivi, ma principalmente si è rivelata un'idea sbagliata tout court, al di là dei tanti problemi concreti e delle cose non riuscite nelle singole messe in scena.
L'idea vincente del trittico pucciniano, seguendo il principio della variatio già chiaro e caro agli antichi (basti citare il proficuo accostamento tra tragedie e "drammi satireschi" che aveva luogo nelle feste ateniesi), era proprio l'alternanza emotivo-psicologico-musicale; cassarla, per proporre dittici "affini" vuol dire non aver valutato con chiarezza il valore, in primis, di quel principio. Non a caso, il problema principale di questi "dittici ricomposti" è stato proprio che sono state serate per lo più noiose e monocromatiche.
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Re: Suor Angelica e il Prigioniero - Opera di Roma
Ho appena visto su Rai 5, Suor Angelica.
Grandissimo Mariotti (raramente ho trovato una cura, una puntigliosità nei dettagli, disvelando il linguaggio musicale pucciniano in tutta la sua modernità).
Grandissima la Lemieux, Zia Principessa monumentale, dandone o meglio esaltandone più il carattere caritatevole, piuttosto che l’inflessibilità e l’indifferenza . Se penso cosa tratteggiava la Hongen, mai più superata. La Lemieux ha avuto l’intelligenza di rivelare un nuovo aspetto di questo tragico personaggio.
La Winters in un ruolo in cui dovrebbe travolgerci di emozioni, comunica poco e con un canto in effetti sforzato e poco coinvolgente. Mi sembra pecca non indifferente.
Le comprimarie, mi son sembrate figlie dirette della Sutherland : non si capiva un’acca di quel che cantavano.
Mi ha sorpreso il regista Bieto. Non ho visto nessuna goccia di sangue sul palcoscenico.
Grandissimo Mariotti (raramente ho trovato una cura, una puntigliosità nei dettagli, disvelando il linguaggio musicale pucciniano in tutta la sua modernità).
Grandissima la Lemieux, Zia Principessa monumentale, dandone o meglio esaltandone più il carattere caritatevole, piuttosto che l’inflessibilità e l’indifferenza . Se penso cosa tratteggiava la Hongen, mai più superata. La Lemieux ha avuto l’intelligenza di rivelare un nuovo aspetto di questo tragico personaggio.
La Winters in un ruolo in cui dovrebbe travolgerci di emozioni, comunica poco e con un canto in effetti sforzato e poco coinvolgente. Mi sembra pecca non indifferente.
Le comprimarie, mi son sembrate figlie dirette della Sutherland : non si capiva un’acca di quel che cantavano.
Mi ha sorpreso il regista Bieto. Non ho visto nessuna goccia di sangue sul palcoscenico.

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Re: Suor Angelica e il Prigioniero - Opera di Roma
veramente mi sembrava di aver visto una suora al proscenio come se stesse partorendo e il sangue non mancava....
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Re: Suor Angelica e il Prigioniero - Opera di Roma
Io l'ho vista ieri sera in TV non ho assistito allo spettacolo in teatroUltrasFolgoreVerano ha scritto: ↑13 giu 2025 16:44Scherzi??? Sai che mi è sfuggito in Tv … a meno che la Rai non l’abbia proprio ripresa sta scena.
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Re: Suor Angelica e il Prigioniero - Opera di Roma
Oltre che sordo, pure cecato? Ahimè … penso che lascerò il forum.