“For all of my fans and well wishers: I have waited till the end of the Bayreuth festival, so as not to hinder the tremendous and heroic efforts displayed by this years 2023 team. I have nothing but joy and admiration for the Werkstatt continuing efforts toward excellence.
I was diagnosed with bile duct cancer with complications. It is Cholangio- Carcinoma, a fatal disease with an outlook of several months to 10 months. There is no cure.
I did not wish anything to cloud this years achievements, and I am grateful to Bayreuth, for teaching me all that I could have hoped to know about the performance of this great musicians works.
With many found memories… Stephen Gould”
Con questo comunicato apparso lo scorso 25 agosto sul suo sito internet Stephen Gould annunciava la terribile malattia che nemmeno un mese dopo, il 19 settembre, lo ha condotto alla morte.
Riteniamo che, lette queste parole, non servano frasi di convenienza per descrivere “l’uomo Gould”, famoso heldentenor tra l’altro protagonista in un centinaio di rappresentazioni, dal 2004 al 2022, al Festival di Bayreuth.
Un “corridore sulla lunga distanza”, così lo definisce il festival che commenta “Con lui il Festival di Bayreuth e l’intero mondo dell’opera perdono un cantante, interprete, educatore, amico e stimato collega eccezionale”.
Era ancora giovane, Gould, nato in Virginia nel 1962.
Gli studi alla Olivet Nazarene University e la laurea in lettere nel 1984 andarono di pari passo con gli studi musicali che lo portarono a cantare, come baritono, in più di tremila recite de Il fantasma dell’Opera.
Presto la sua natura tenorile venne assecondata e nel 1989 fu chiamato a sostituire l’indisposto Merrit, come Argirio nel Tancredi, alla Los Angeles Opera al fianco di Marilyn Horne.
I ruoli schiettamente lirici vennero presto abbandonati e venne fuori l’eroico heldentenor in tanti ruoli wagneriani: Siegfried, Tristan, Parsifal, Lohengrin e Tannhäuser; un ruolo, quest’ultimo, che riteneva assai più adatto alle sue corde che non Siegfrid.
Lo ricordiamo anche interprete di Florestano, Otello, Paolo, Peter Grimes, Bacco e il Tenore dell’Arianna a Nasso.
Ha calcato i palcoscenici più importanti al mondo, a iniziare da quello sulla collina verde, ed è con commozione che scorrendo Operabase leggiamo che il suo ultimo impegno annunciato lo avrebbe visto come Tristano, nel maggio 2024, al Teatro Massimo di Palermo.
Per conoscere meglio “l’uomo Gould” segnaliamo questa bella intervista apparsa su Wagneropera.net
La redazione tutta di Operaclick si unisce al cordoglio.
Redazione OperaClick