È morto Renzo Casellato, uno dei tenori lirico leggeri più rappresentativi del secolo scorso; era nato ad Adria (RO) nel 1936 ed è nell'ospedale civile della stessa cittadina polesana che mercoledì 26 ottobre si è spento per le conseguenze di una caduta.
Casellato, dopo gli studi al Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia sotto la guida del soprano Maria Carbone venne selezionato per una serie di concerti e venne chiamato a partecipare nel 1959 alla celebre registrazione londinese di Lucia di Lammermooor con Maria Callas nel ruolo della protagonista e Ferruccio Tagliavini quale Edgardo. All'epoca il tenore di Adria aveva solamente 23 anni e riuscì comunque a lasciare il segno seppure nel piccolo ruolo del Normanno.Il debutto in una prima parte avvenne nel 1963 nell'Elisir d'amore al Teatro Regio di Parma dove si distinse come Nemorino. Nello stesso anno esordì alla Scala come Fenton nel Falstaff. Alla Scala tornò nel 1966 per cantare ne La clemenza di Tito e ancora negli anni a venire.
Nel corso del ventennio successivo cantò in tutti i principali teatri italiani ed esteri fra i quali Teatro Colón di Buenos Aires, Wiener Staatsoper, Teatro Municipal di Rio, Teatro Bolshoi di Mosca. Inoltre cantò spesso nei principali teatri francesi ed in importanti piazze statunitensi fra le quali Chicago e Dallas.
Nel 1986 ancora una volta al Colon nel ruolo di Orombello della Beatrice di Tenda di Vincenzo Bellini.
I ruoli che contribuirono a rendere importante la carriera del tenore veneto furono Almaviva ne Il barbiere di Siviglia, Ramiro ne La Cenerentola, Alfredo ne La Traviata, Nadir de I pescatori di perle, Paolino del Matrimonio segreto, Ernesto del Don Pasquale, Werther, Edgardo in Lucia di Lammermoor.
Negli anni '90 del secolo scorso decise di diradare i suoi impegni.
Nel febbraio 1992 cantò presso il Teatro Politeama di Palermo il ruolo di Edrisi nel Re Ruggero di Karol Szymanowski sotto la direzione di Karl Martin e la regia di Krzysztof Zanussi. Nello stesso anno i suoi impegni proseguirono in Sicilia con una serie di Requiem verdiani cantati nei maggiori teatri dell'isola.
Nel 1994 fu impegnato ancora una volta alla Scala nella parte di Prunier della Rondine e successivamente ne L'Affare Makropoulos di Janaceck che andò in scena al Comunale di Bologna. Al Teatro Donizetti di Bergamo nel 1995 destò scalpore per lo squillo evidenziato nella pur marginale parte di Strozzi della Caterina Cornaro: eravamo presenti e lo ricordiamo benissimo.
Chiuse la carriera nel 1995 con Les contes d'Hoffmann quando era ancora in piena forma vocale.
Va ricordato che a partire dal 1960 sino al 1979 collaborò in parecchie produzioni operistiche della RAI fra le quali rammentiamo nel 1968 L'elisir d'amore con Mirella Freni e Sesto Bruscantini, Pia dei Tolomei di Gaetano Donizetti con la Cuberli e di Mozart Il flauto magico ed il Ratto dal serraglio.
Renzo Casellato era dotato di una tecnica di prim'ordine che gli permetteva di superare le numerose asperità presenti nei ruoli interpretati senza mai lasciar trapelare la seppur minima forzatura. Le messe di voce erano esemplari in virtù di un uso magistrale del fiato grazie al quale sfoggiava notevoli dinamiche e mezzevoci di grande effetto. Inoltre era molto bravo nell'uso dei suoni misti che sapeva dosare perfettamente in base alle esigenze. Nel corso degli anni la sua vocalità maturò ed anche lo squillo si fece particolarmente incisivo; doti tecniche che accompagnava ad una rara sensibilità interpretativa.
Per tutta la vita rimase molto legato alla sua Adria che, al pari del celebre direttore Nello Santi, non mancava mai di ricordare.
Danilo Boaretto
Danilo Boaretto