Il 19 gennaio 2024 si è spenta Ewa Podles contralto polacco nato a Varsavia il 26 aprile 1952.
Podles può senza dubbio essere annoverata tra le più grandi e magistrali interpreti del repertorio rossiniano dell’ultimo secolo, inverando nella modernità l’ideale contraltile rossiniano per omogeneità timbrica, legato, emissione fluida, pertinenza stilistica, afflato, prodezza virtuosistica, tecnica saldissima, profondità interpretativa, ricchezza dinamica, nobiltà e timbrica ricchissima.
Nota anche per l’eccezionalità della resa esecutiva nel repertorio handeliano e per le sue audaci escursioni repertoristiche (Verdi, Strauss ecc.) rimane nel cuore di tutti i cultori di Rossini come l’ultimo baluardo di un belcantismo antico capace di destare mirabili emozioni attraverso tutta la gamma delle potenzialità espressive della voce e dell’anima intimamente fuse; un belcantismo in grado di restituirci ed evocare quelle alture interpretative che trasfigurano tutto in universali sonori e in quell’italico “Cantar che nell’anima si sente”.
Possiamo solo auspicare che la eredità di questa grande Signora del Teatro musicale sia raccolta dalle nuove generazioni e che la abnegazione e i sacrifici di questi testimoni di bellezza possano germogliare.
Giovanni Botta