Con la scomparsa di Dino Foresio Taranto e la Puglia perdono una delle voci più autorevoli e prestigiose del giornalismo, della musicologia e della critica musicale: avrebbe compiuto 71 anni a novembre ma non stava bene da diverso tempo. Ha raccontato per anni su OperaClick le stagioni liriche della sua città, del Petruzzelli e del Politeama Greco di Lecce, e ovviamente le tantissime edizioni del Festival della Valle d’Itria. E prima ancora lo aveva fatto per oltre tre lustri dalle pagine del Quotidiano di Lecce, Brindisi e Taranto, collaborando anche con Opera International di Parigi, L’Opera di Milano e Contrappunti.
Sempre con il suo stile esemplare, ricco di contenuti ma scorrevole ed estremamente godibile nella lettura. E con un’attenzione particolare alle cronologie delle rappresentazioni operistiche nei teatri pugliesi. Ha anche insegnato “Tecniche della comunicazione musicale” ai corsi dell’Istituto d’Alta Cultura Musicale “G. Paisiello” di Taranto. Ed è stato autore di vari studi e ricerche sul teatro lirico pubblicate in riviste specializzate, nonché di numerosi volumi monografici e collettanei dedicati alla figura e all’opera di compositori pugliesi attivi tra il Settecento e il Novecento.
Ovviamente il suo interesse si è soprattutto concentrato sul sommo tarantino Giovanni Paisiello, di cui è stato uno dei più autorevoli studiosi e al quale ha dedicato, fra gli altri testi, la bellissima monografia “Il migrante dorato. Giovanni Paisiello 1740-1816”, pubblicato da Bongiovanni nel 2016 in occasione del bicentenario della morte del compositore. E ne fece un ritratto da par suo, seguendo Paisiello negli innumerevoli viaggi presso le maggiori corti europee, analizzando i rapporti che ebbe con la politica e i personaggi illustri come Napoleone e Mozart.
E poi l’impegno sul campo, fondando nel 1986 il Festival Paisiello di cui fino al 1994 è stato direttore artistico. Stessa carica ricoperta dal 2003 al 2005 nel Giovanni Paisiello Festival istituito dall’Associazione Amici della Musica “A. Speranza”. Tantissimi gli incontri e le memorabili serate con i recital, fra gli altri, di stelle della lirica mondiale come Rockwell Blake, Luciana Serra, Katia Ricciarelli e Lella Cuberli, madrina della prima edizione.
Ha poi tenuto conferenze e conversazioni e scritto saggi per i programmi di sala di istituzioni prestigiose quali il Teatro Regio di Torino, il Museo Teatrale alla Scala di Milano, il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, l’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto, il Teatro Petruzzelli di Bari, Casa Piccinni di Bari, Scuola di Musica “G. Sarti” di Faenza, Corale “G. Verdi” di Ostiglia, Conservatorio di Musica “N. Rota” di Monopoli, Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi e Fondazione “Tito Schipa” di Lecce.
Iscritto dal 1998 all’Associazione Nazionale Critici Musicale, dal 2011 al 2013 ne è stato anche il segretario nazionale, e in diverse edizioni ha fatto parte della Giuria del Premio Nazionale della Critica Musicale “Franco Abbiati”. Tra i tanti riconoscimenti avuti per la sua meritoria attività scientifica e divulgativa, nel 1994 la Fondazione Nuove Proposte di Martina Franca e il Centro Culturale “Il Casale” di Spoleto gli hanno conferito il Premio Nazionale di Giornalismo “Manuel Campus” per la critica musicale.
Eraldo Martucci